Uno studio rileva che i controlli gestuali per i dispositivi tecnologici stanno divenendo naturali quanto i gesti che utilizziamo quotidianamente
Secondo quanto rilevato da un nuovo studio paneuropeo diramato oggi da HP, le nuove tecnologie stanno modificando il modo in cui le persone comunicano mediante i gesti delle mani e il linguaggio del corpo mentre ai segni tradizionali si affiancano nuovi gesti basati sui moderni comandi digitali.
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Per anni gesti specifici delle mani, come chiedere il conto scrivendo con una penna immaginaria o toccarsi il polso per chiedere l’ora, hanno salvato molti turisti con carenze linguistiche. Ma ora una nuova ondata di gesti, comunemente utilizzati per attivare le funzioni controllate tramite movimento su tablet e telefoni cellulari, sta superando le barriere linguistiche e si sta fondendo con la comunicazione di ogni giorno.
Per comprendere meglio come le persone utilizzano i gesti con riferimento alle azioni che eseguono sui dispositivi digitali, HP ha effettuato un sondaggio su 6.000 persone di Regno Unito, Francia, Germania, Spagna, Italia e Russia* e ha chiesto loro di identificare nove azioni. Le prime tre si riferivano a gesti tradizionali della quotidianità, tra cui unire pollice e indice in un anello per dire OK, sollevare un bicchiere immaginario per invitare qualcuno a un drink e toccarsi il polso per chiedere l’ora. Le tre azioni successive si riferivano a gesti tecnologici consueti, tra cui avvicinare un telefono immaginario all’orecchio per dire “chiamami”, picchiettare rapidamente con il pollice per simulare la composizione di un SMS e digitare su una tastiera immaginaria per indicare l’invio di un’email. Agli intervistati è stato quindi chiesto di identificare tre azioni basate sui gesti contemporanei di controllo touchscreen, ossia passare alla pagina successiva, scorrere verso il basso ed effettuare lo zoom indietro.
Risultati chiave:
- L’83% degli intervistati del Regno Unito ha riconosciuto il gesto di invito a un drink (che consisteva nel mimare un “bicchiere grande”), come uno dei gesti più comuni utilizzati nella vita di ogni giorno
- Tuttavia, il numero di persone del Regno Unito che hanno identificato correttamente il gesto “pagina successiva”, ossia l’89%, ha superato il numero di persone che hanno riconosciuto il gesto “ti va una birra?”
- Il 93% ha identificato i gesti tecnologici consueti relativi a chiamata telefonica, digitazione di un’email e composizione di un SMS
- L’81% ha anche identificato correttamente il gesto di “scorrimento verso il basso” e ciò suggerisce come i segni della tecnologia contemporanea siano già radicati nella comunicazione gestuale colloquiale.
I risultati confermano che il riconoscimento della nuova ondata di gesti tecnologici, che si sono tutti sviluppati negli ultimi anni, risulta di molto poco inferiore al riconoscimento di azioni più consuete basate sulla tecnologia, quali comporre un SMS. La tecnologia sembra ricalibrare la comunicazione umana sia che avvenga lontano dallo schermo del PC o che avvenga di fronte ad esso, poiché i nuovi modi di comandare i dispositivi e i gesti correlati vengono rapidamente inclusi nell’interazione di ogni giorno.
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Commentando i risultati, l’esperto di comunicazione gestuale Dr. Peter Collett ha affermato:
“Ogni innovazione tecnologica genera nuovi gesti e nuovi modi di comunicare. Con l’avvento dei tablet stiamo assistendo a un rapido aumento della ‘gestechulation’, ossia dell’adozione diffusa di segnali di comunicazione che replicano i comandi di dispositivi touchscreen controllati tramite movimento. A differenza di molti gesti limitati a un’area geografica o a una cultura specifica, la ‘gestechulation’ si sta radicando in tutto il mondo gettando le basi per un esperanto gestuale basato sulla tecnologia che trascende le barriere linguistiche”.
La nuova tecnologia aumenta la “gestechulation” tra tutte le fasce di età
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Lo studio ha rivelato l’uso diffuso dei nuovi gesti derivanti dalla tecnologia touchscreen indipendentemente dall’età delle persone o dalla frequenza di uso della tecnologia.
Risultati chiave:
- L’età non ha un impatto significativo sulla nostra capacità di riconoscere i gesti della nuova tecnologia: il 71% del gruppo di persone di 65 o più anni del Regno Unito ne ha compreso il significato, contro il 73% del gruppo tra i 18 e i 24 anni.
- Le persone tra i 18 e i 24 anni presentano una probabilità maggiore del doppio di utilizzare un telefono cellulare nella vita di tutti i giorni rispetto alle persone sopra i 65 anni, tuttavia il segmento più anziano presenta una probabilità di identificare il gesto che indica la composizione di un SMS inferiore appena del sette per cento rispetto al segmento più giovane.
- Per quanto riguarda l’utilizzo di tablet touchscreen, le persone di età compresa tra i 25 e i 44 anni ne fanno maggior uso giornaliero, con una percentuale oltre due volte superiore alle persone di età superiore ai 65 anni. Tuttavia, i livelli di riconoscimento dei gesti touchscreen non sono risultati particolarmente diversi tra i due gruppi di età, con una probabilità del gruppo tra i 25 e i 44 anni di comprendere il gesto di “zoom avanti” superiore appena del nove percento.
- Anche le percentuali di riconoscimento dei comandi “scorrimento verso il basso” e “pagina successiva” sono alte nel segmento di età più avanzata e ciò mostra come il vocabolario di “gestechulation” sia ampiamente utilizzato in tutta Europa.
“Questa è una storia sull’evoluzione costante dell’umanità, ciò che vediamo è un’istantanea di un processo che si svolge in un modo estremamente affascinante” aggiunge il Dr. Collett. “La generazione più giovane mostra una comprensione innata della tecnologia touchscreen e la sua influenza si estende alle persone di età più avanzata. In brevissimo tempo i gesti derivanti dalla tecnologia touchscreen diverranno parte di una convenzione universale”
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Confusione iconica
Si sono presentate differenze tra culture nella comprensione del gesto “zoom indietro”. Nel Regno Unito la percentuale di riconoscimento è scesa al 18% e anche gli intervistati in Francia (37%), Spagna (18%) e Russia (30%) hanno incontrato qualche difficoltà in più nel riconoscere il gesto di “zoom indietro”. Inoltre, poco meno di un terzo (30%) del campione del Regno Unito ha affermato di non conoscere il significato del gesto “zoom indietro”.
Gli intervistati in Italia e Germania hanno presentato livelli di comprensione decisamente superiori attestandosi rispettivamente al 95 e all’89 percento.
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Il Dr. Collett continua: “I risultati suggeriscono che alcuni gesti danno origine a una ‘confusione iconica’. Nel caso del comando di zoom indietro, ad esempio, le dita in realtà si avvicinano anziché allontanarsi e ciò sembra disegnare una prospettiva più ristretta anziché più ampia. È abbastanza probabile che la contraddizione insita in questo gesto tenda a rallentarne la diffusione, anche nei paesi dove i touchscreen sono ampiamente utilizzati, finché questo gesto non riuscirà a ottenere un sostegno adeguato”.
Prezzi e disponibilità
HP ENVY17 Leap Motion Special Edition (SE) è disponibile in Italia a partire da 1.199 iva inclusa.
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