Anche le idee capaci di riscuotere il successo più clamoroso hanno pur sempre un inizio, una scintilla che ha iniziato a far ardere il fuoco: quello di uno dei più popolari social network a livello planetario, Twitter, può essere fissato al 21 marzo del 2006, dunque esattamente sette anni fa, quando il primo cinguettio di prova diede inizio ad una storia straordinaria, e soprattutto ad un servizio capace ad oggi di arrivare a centinaia di milioni di persone.
Per la precisione, si parla di duecento milioni di utenti registrati e soprattutto di quattrocento milioni di tweet, i cinguettii da centoquaranta caratteri grazie ai quali si può comunicare con i propri followers, le persone che ci seguono (e che a nostra volta possiamo seguire) sulla piattaforma.
E come ogni social network che si rispetti, al di là dei principi generali di condivisione, anche Twitter ha assunto con il passare del tempo una funzione propria: come Facebook ha esaltato il suo ruolo di diario della nostra vita, Twitter è ormai diventata una fonte di prima mano per scambiarsi notizie, opinioni su temi caldi, e spesso diventa anche una fonte giornalistica di prima mano.
Questo grazie all’efficientissimo sistema degli hashtag, il “cancelletto” grazie al quale si possono regolare i flussi ed i temi di discussione, inserendo il simbolo prima della parola prestabilita. E così per documentarsi sui grandi eventi del nostro tempo, Twitter è diventata la piazza virtuale per eccellenza dove recarsi e sapere tutto, ad esempio, sull’elezione del Papa Francesco, sulle rivolte della cosiddetta primavera araba oppure sulla rielezione del presidente degli Stati Uniti Barack Obama, solo per citare tre degli eventi che a livello mondiale hanno fatto spendere agli utenti il maggior numero di tweet, e che soprattutto hanno visto Twitter essere la piattaforma sulla quale le notizie passavano per prime, spesso anche in anticipo rispetto alle agenzie di stampa.
A sette anni dalla sua nascita, si può dire che Twitter ha imposto e diffuso a livello mondiale il concetto di microblogging, con gli utenti che possono fare opinione, e spesso e volentieri anche tendenza, anche con i messaggi “flash” di centoquaranta caratteri, spazi compresi, imposti dal social network.
Per festeggiare la propria incoronazione a mezzo di comunicazione di massa universalmente riconosciuto, Twitter celebra la ricorrenza del 21 marzo e del primo tweet di tutti i tempi, che fu la frase “Just setting up my Twitter”, che il fondatore della piattaforma Jack Dorsey inviò come messaggio ufficiale di prova, pubblicando un video che diventa un vero e proprio amarcord di tutti i passi compiuti dal social network negli ultimi sette anni.
Un traguardo importantissimo, in attesa di scoprire quale sorprese avrà in serbo il futuro, e quali nuovi interazioni saranno possibili grazie alla rivoluzione, ancora in corso, di Twitter.