Tutte le novità dell’Agenda Digitale italiana, ecco come cambia la burocrazia
Il premier Enrico Letta si affida a Francesco Caio per sbloccare l’Agenda Digitale italiana. Il manager di Avio ha accettato di fare da super consulente a Letta gratuitamente, tant’è che continuerà a svolgere il suo ruolo di ceo nell’azienda che si occupa di aviazione.
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Fatto sta che la partita da vincere è davvero ardua, finora ha costituito una sorta di tabù per i governi di ogni colore che si sono succeduti negli ultimo 20 anni: è quelle della digitalizzazione della pubblica amministrazione per rendere finalmente la burocrazia agile e veramente vicina ai bisogni dei cittadini.
Caio, ex manager Finmeccanica e private equity, lavorerà a contatto con una Cabina di regia composta da 5 ministri e il premier. L’impegno di Letta, quindi, è di quelli di frontiera. Nel senso che il Presidente del Consiglio ci mette la faccia, come gli ha chiesto il numero uno di Confindustria digitale, Stefano Parisi. Per la serie, è tempo di passare dalle parole ai fatti.
Quali sono i campi in cui la digitalizzazione dovrebbe cambiare (al meglio) la vita degli italiani? Presto detto: sanità, con forti risparmi attesi e maggiore efficienza nei sistemi di prenotazione. Scuola, che fornirà più formazione grazie alle nuove tecnologie. Sicurezza, con un controllo del territorio più efficiente da parte delle Forze dell’Ordine.
Last but not least, sarà introdotto il domicilio digitale: all’atto della richiesta della carta d’identità elettronica o del documento unificato, il cittadino potrà chiedere una casella di posta elettronica certificata.
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