Token celebri che hanno brillato intensamente ma si sono spenti velocemente
Celeb tokens nel 2024: un fenomeno fugace
Il 2024 ha segnato l’emergere di un fenomeno noto come “celebrity memecoin meta”, dove numerosi volti pubblici hanno sfruttato la loro fama per lanciare token crittografici dedicati. Questa iniziativa ha generato un interessante entusiasmo all’inizio dell’anno, coincidente con un generale rialzo del mercato cripto. Tuttavia, la maggior parte di questi token ha visto un calo vertiginoso del loro valore ben poco dopo il lancio, evidenziando la volatilità intrinseca di questo settore.
Molti di questi token, una volta celebrati, hanno presto perso appetibilità, con i loro valori che sono precipitati dai picchi iniziali. Ad un certo punto, le celebrità stesse si sono trovate coinvolte in controversie legali, spesso accusate di aver promosso titoli non registrati o di aver orchestrato vendite anticipate di massa. Per esempio, report di analisi come quelli di Bubblemaps hanno rivelato che una significativa porzione dell’offerta di vari token era controllata da un numero ristretto di portafogli che hanno liquidato rapidamente le proprie posizioni per realizzare profitti cospicui.
Il caso di Caitlyn Jenner, Iggy Azalea e altri ha messo in evidenza non solo le opportunità ma anche i rischi estremi di questo mercato. Lipopponendo alla luce il ruolo che queste celebrità hanno giocato, è chiaro che molti di loro potrebbero affrontare sfide legali man mano che il panorama cripto evolve e che le autorità di regolamentazione si fanno sempre più severe. La capacidad di vendere token legati alla propria immagine, senza adeguate misure di protezione per gli investitori, rappresenta un’area grigia che necessità di maggiore attenzione sia da parte dei creatori di token che degli acquirenti.
Quelle che all’inizio sembravano occasioni straordinarie si sono rivelate, per molti, delle trappole, testimoniando l’inevitabile volatilità e i rischi insiti nel mondo delle celebrità legate alle criptovalute.
Caitlyn Jenner e il token JENNER: trionfo e declino
Caitlyn Jenner ha rappresentato uno dei volti emblematici del fenomeno dei celeb memecoin nel 2024, lanciando il suo token autointitolato JENNER attraverso la piattaforma Solana di Pump.fun a fine maggio. Tuttavia, la sua partenza è stata segnata da incertezze. Molti utenti sui social media iniziarono a sospettare che il suo account X fosse stato compromesso, generando confusione e scetticismo in merito alla legittimità del progetto. Anche alcuni video, ora rimossi, che garantivano l’assenza di violazioni, vennero accolti con scetticismo, considerati come potenziali manipolazioni.
La dinamica del token ha seguito schemi familiari già visti con il lancio di altri memecoin: il 25% dell’offerta iniziale era concentrato in pochi portafogli, che hanno liquidato le proprie posizioni poco dopo il lancio, accumulando un profitto stimato di 500.000 dollari, come riportato da Bubblemaps. Questa dinamica ha portato a una perdita di fiducia in Jenner, che ha poi accusato il proprio team, in particolare un certo Sahil Arora, di aver orchestrato una truffa ai danni dei suoi sostenitori.
Dopo i primi segnali di cedimento, Jenner ha tentato di rilanciare il token su Ethereum, ma i risultati sono stati disastrosi, con una svalutazione del 98,5% rispetto ai massimi storici, secondo CoinGecko. A novembre, l’ex atleta è stata coinvolta in un processo collettivo che la accusava di aver “fraudolentemente sollecitato investitori non esperti” per l’acquisto di titoli non registrati. Nonostante i tentativi di risposta, Jenner e la sua manager, Sophia Hutchins, non sono state in grado di comunicare, rispondendo alle crescenti preoccupazioni legali che circondano le loro iniziative.
Iggy Azalea e Mother Iggy: dalla gloria alla crisi
Iggy Azalea, nota rapper australiana, ha tentato di capitalizzare sulla crescente mania dei token associati a celebrità lanciando il suo token Mother Iggy (MOTHER) nel maggio 2024. La rapper, il cui nome vero è Amethyst Kelly, ha visto il suo memecoin decollare inizialmente, raggiungendo un picco di 23 centesimi a giugno. Tuttavia, la successiva caduta è stata rapida e drammatica, con il valore attuale che si avvicina al 87% in meno rispetto ai massimi.
La promozione del token da parte dell’artista non è stata priva di controversie. I rumor suggerivano che Sahil Arora, già sotto accusa per la conduzione di altre campagne di celeb token problematiche, avesse cercato di lanciare un token utilizzando l’immagine di Azalea senza la sua autorizzazione. In risposta, MOTHER è stato lanciato, ma non è riuscito a mantenere lo slancio originale.
Nonostante il rapido deprezzamento del token, Azalea ha continuato a battere il ferro, cercando di trovare una “utilità” per MOTHER. Ha addirittura creato un casinò online chiamato Motherland, avviato pochi giorni prima di Natale, dove il token poteva essere utilizzato per il gioco. Inoltre, la rapper ha rilanciato la sua compagnia telefonica Unreal Mobile, introducendo piani che accettano MOTHER come forma di pagamento.
Le analisi di Bubblemaps hanno rivelato che, al momento del lancio, un gruppo ristretto di portafogli deteneva il 20% della fornitura totale del token e ha liquidato le posizioni per realizzare profitti pari a 2 milioni di dollari. I legali avvertono che Azalea e altre celebrità americane potrebbero affrontare problemi legali con la Commissione per i titoli e gli scambi, che considera la maggior parte dei token crittografici come titoli. La rapper non ha per ora rilasciato dichiarazioni ufficiali in merito alle preoccupazioni legali circostanti il suo token e alla situazione complessiva che ne è derivata.
Hawk Tuah: dalla viralità all’incubo PR
Haliey Welch, conosciuta per il suo celebre video virale su YouTube, ha scelto di lanciarsi nel mondo delle criptovalute con il token Hawk Tuah (HAWK). Presentato il 4 dicembre 2024, il token sembrava promettere bene inizialmente, ma è rapidamente diventato un incubo dal punto di vista della pubbliche relazioni. Lato negativo, è emerso che una fetta significativa degli acquisti iniziali era stata effettuata da diversi portafogli che hanno immediatamente svenduto i propri token, facendo precipitare il valore del progetto.
Secondo le analisi di Bubblemaps, l’attività di trading insinuava che ci fosse prevista manipolazione del mercato, con alcuni individui che avevano accumulato quantità rilevanti del token prima che la comunità avesse avuto modo di reagire all’annuncio ufficiale. I problemi si sono intensificati quando Welch ha negato qualsiasi connessione con queste pratiche, ma il danno era già stato fatto, e il suo team si è trovato nel bel mezzo di un disastro mediatico.
Il caos ha portato a una risposta difensiva da parte della Welch, con misure che includevano la diffusione di post sulle allocazioni del token e sulla linea temporale delle sue uscite. Tuttavia, il suo tentativo di controllare la narrativa non ha impedito a molti di sottolineare le irregolarità occorse. La situazione è precipitata ulteriormente con un livestream appositamente dedicato, che ha visto il coinvolgimento di Stephen Findeisen, noto come Coffeezilla, che si è scagliato contro la Welch e il suo team durante la trasmissione, evidenziando la mancanza di professionalità dell’intero progetto.
In un centro di tumulto, la piattaforma crypto OverHere ha deciso di prendere le distanze dal lancio di HAWK, responsabilizzando esclusivamente Alex Shultz, uno dei membri del team, e rilasciando dichiarazioni pubbliche in cui si dissociava dagli sviluppi recenti. In un’ulteriore spiacevole coincidenza, entro il 20 dicembre, un gruppo di investitori ha avviato una causa collettiva contro Shultz e altri membri del team, pur escludendo Welch da qualsiasi coinvolgimento legale. Welch, che sembrava aver evitato il peggio riguardo alle azioni legali, ha comunque fatto dichiarazioni pubbliche in cui esprimeva la volontà di collaborare con gli investitori colpiti. Questo episodio ha dimostrato quanto possa essere volatile e rischioso il panorama dei celeb token, dove la distinzione tra celebrazione e crisi è spesso sottile e labile.
Altri celeb token: un 2024 da dimenticare
Il 2024 ha visto molti altri personaggi pubblici lanciarsi nel mercato dei token crittografici, solo per assistere a crolli vertiginosi delle loro valute. Celebrità come Lil Pump, Waka Flocka Flame, Davido e French Montana hanno cercato di cavalcare l’onda delle memecoin, ma si sono ritrovate a fronteggiare situazioni ben lontane dall’effimera gloria iniziale. La dinamica dei loro token segue spesso lo stesso schema: un inizio promettente seguito da una drammatica perdita di valore, spesso accompagnata da accuse di manipolazioni del mercato e insider trading.
Ad esempio, il token di Jason Derulo, nominato JASON, ha patito una perdita di oltre il 98% del suo valore dai massimi storici, mentre il suo coinvolgimento pubblico nel progetto è diminuito notevolmente fino a rimanere praticamente assente per mesi. Anche Cardi B, con il suo token WAP, ha visto il valore crollare del 99,7% e ha rapidamente attirato critiche per la concentrazione dell’allocazione dei token tra investitori insider, con oltre la metà della fornitura iniziale destinata a pochi eletti.
Questi lanci problematici non sono solo un campanello d’allarme per gli investitori poco esperti; sono anche testimonianze della necessità di una maggiore regolamentazione nel settore. I legali specializzati mettono in guardia le celebrità, avvertendo che le autorità di regolamentazione dei titoli potrebbero inasprirsi nel perseguire coloro che violano le leggi su titoli, un argomento che sta già emergendo in diverse cause contro i lanci di memecoin.
Con una crescente pressione legale e la perdita di valore dei token, il 2024 si preannuncia come un anno da dimenticare per molte di queste celebrità che hanno cercato di monetizzare la loro immagine nel mondo delle criptovalute, ma che si sono trovate intrappolate in scandali e battaglie legali, una realtà ben lontana dalla facciata scintillante dei memecoin che avevano inizialmente cercato di promuovere.