Mi sento grasso, la emoticons della discordia, ma in Italia non esiste
Mi sento grasso. Un autentico polverone sul web per una petizione partita sul sito Change.org contro Facebook che riguarda una emoticons che è presente sul social network e che riguarda uno degli stati predefiniti che si possono utilizzare per comunicare nella timeline il proprio stato, per l’appunto, il mi sento grasso.
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La petizione diretta a Facebook ha come oggetto Remove the “Feeling Fat” EmoticonOption, ovvero Rimuovere il mi sento grasso dalle opzioni delle emoticons. Autrice Catherine Weingarten e Endangered Bodies di Philadelphia.
Premessa. Change.org è un sito dove ognuno può lanciare una petizione, basta essere registrati al sito e sempre se si è registrati si possono firmare le petizioni lanciate da altri utenti. Da tutto il mondo.
esso e concesso che una petizione del genere è alquanto discutibile in quanto secondo la logica dovrebbero essere cancellate anche “mi sento vecchia” perché denigra gli anziani, “mi sento depressa” perché la depressione è una malattia seria da non sottovalutare, “mi sento incompleta” perché è antifemminista, il “mi sento grasso” in Italia, sul Facebook italiano, non esiste.
Sarebbe quindi interessante capire com’è possibile che in rete giri questa immagine che è chiaramente un fake e che non rispecchia quella che è la realtà delle emoticons presenti su Facebook in Italia.
Ripresa da più portali questa è chiaramente un immagine non veritiera in quanto se voi stessi provate a scrivere “mi sento grasso” sul vostro stato non esiste. Sarebbe stato meglio sottolineare che quello stato per chi utilizza Facebook in Italia non esiste senza nemmeno troppo confondere le idee e spingere anche gli utenti italiani a firmare una petizione con una falsa immagine.
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Questa comunque la risposta alquanto priva di contenuti di Facebook arrivata in merito alla petizione lanciata su Change.org
“Le persone usano Facebook per condividere il proprio stato d’animo e per supportarsi uno con l’altro. Una delle opzioni che offriamo è quella di esprimere come ci si sente all’interno dei post. Si può scegliere uno dei 100 stati d’animo già presenti oppure crearne uno proprio”
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