Salute e benessere dei dipendenti. Strategia vincente.
Secondo una ricerca condotta da willistowerswatson.com su salute e benessere dei dipendenti, anche dal punto di vista economico, sono diventati una delle sfide chiave per le organizzazioni moderne. In Europa occidentale non meno del 44% dei datori di lavoro indica che la salute e il benessere saranno inclusi nei loro obiettivi aziendali nei prossimi tre anni. I driver per questa tendenza sono la continua competizione per i talenti e il riconoscimento che lo stress è la prima causa di assenze dei dipendenti.
Costruire una strategia dei benefici e la necessità di riprogettazione è confermata dal fatto che già il 37% dei datori di lavoro occidentali lo ritiene opportuno. Esiste però una discrepanza nella percezione fra dipendenti e datori di lavoro: i datori di lavoro sopravvalutano l’importanza da parte dei dipendenti di taluni pacchetti di prestazioni che potrebbero essere offerte: 67% rispetto al 53% di dipendenti. I datori di lavoro hanno in programma di rendere i loro programmi di salute e benessere dei dipendenti una chiave di vantaggio competitivo. Il 71% prevede di farlo entro i prossimi 3 anni.
I driver nella progettazione di questi piani sono: benchmarking contro la concorrenza, esaminare le esigenze specifiche della forza lavoro o raggiungere la coerenza tra tutte le sedi nella regione o in tutto il mondo. Secondo questa ricerca, per aumentare il coinvolgimento dei dipendenti i piani devono essere più flessibili e offrire più scelta. Il sondaggio effettuato tra aprile e giugno 2017, completato da 762 datori di lavoro nell’Europa occidentale, mostra che quasi il doppio dei dipendenti apprezza i benefici se gli viene offerta una scelta
Cesare Lai, responsabile Welfare & Benefits per l’Italia di Willis Towers Watson, commenta: «Salute e benessere dei dipendenti sono temi cari ai vertici aziendali e di conseguenza viene riconosciuta l’importanza di un pacchetto benefit competitivo e completo. Vi sono evidenti collegamenti fra un piano benefit strutturato e ben comunicato, con l’engament e produttività. È significativo dell’esigenza del cambiamento che così tante aziende stiano pianificando di allineare la loro strategia di benefit agli obiettivi organizzativi e di personalizzazione della propria offerta. Elementi fondamentali per il raggiungimento dell’obiettivo saranno l’identificazione della strategia, benchmark di mercato, competenze tecniche ed un plan design adeguato».
Nello specifico del mercato italiano, nell’analisi pubblicata dal quotidiano “Avvenire”confrontando i dati più estesi dell’area Emea (Europe, the Middle East and Africa) emerge che per le aziende le principali sfide per i prossimi anni sono la crescita nei costi dei benefit (64% dei datori di lavoro a fronte del 55% dell’area Emea), l’impatto dei cambiamenti normativi e il cambiamento dei benefit obbligatori (50% versus 35%) e la disponibilità di un budget insufficiente per realizzare i cambiamenti necessari nei piani di benefit (44% a fronte del 40%). La mancanza di una chiara strategia da parte dei datori di lavoro e la mancanza di engagement da parte dei dipendenti con riferimento ai programmi di benefit sono altri due aspetti che preoccupano le aziende italiane. Rispetto al resto dell’area Emea i cambiamenti organizzativi derivanti dall’M & A e outsourcing non sono percepiti come un problema (11% a fronte del 20%).
«Fra le priorità delle aziende italiane per i prossimi tre anni – conclude Cesare Lai – quella più rilevante è la possibilità di introdurre scelte e flessibilità nel disegno dei piani e nel potenziamento dei programmi di well-being. In particolare i datori di lavoro si stanno muovendo verso l’introduzione di piani di benefit che rispondano alle esigenze dei dipendenti attraverso un giusto mix fra benefit tradizionali, flessibili e legati alla persona, aumentando per esempio la possibilità di scelta di benefit a disposizione e il ricorso a programmi integrati per ottenere il rimborso delle spese mediche sostenute. La creazione di una vera e propria shopping experience sul portale web aziendale è un’opportunità considerata rilevante dal 32% di chi ha risposto. Troppe aziende non hanno una chiara conoscenza di quanto stanno spendendo e della ragione per cui lo stanno facendo. Al fine di evitare di porre in essere un mosaico mal gestito di iniziative per la salute e il benessere, è importante riunire queste per creare una strategia di benefit allineata, completa e con costi ben ragionati, che sia poi comunicata per attrarre e coinvolgere il personale».
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