Renault Espace Initiale Paris: prova su strada a Courmayeur
Un weekend sulla neve con mia moglie Paola destinazione Courmayeur. Partiamo con la nuova Renault Espace Initiale Paris, sarà il primo vero test per la nostra nuova macchina. Puntiamo la sveglia presto perché anche se i bagagli sono già sulla porta abbiamo bisogno del nostro tempo per prepararci. Colazione veloce ed eccoci pronti per partire.
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La prima prova sarà lo spazio, mia moglie si porta dietro sempre l’armadio intero! Ma la Renault Espace Initiale Paris non delude grazie ai suoi oltre 4800 m di lunghezza. Arrivo con una valigia e un trolley e non ho bisogno di appoggiarli per terra, grazie al portellone motorizzato basta che faccio passare il piede sotto il paraurti posteriore e il portellone si apre come per magia.
Ci sta tutto alla grande e c’è ancora spazio nel bagagliaio che ha una capienza di 594 l. La modularità One Touche permette di ribaltare i sedili tutti insieme o uno a uno solo sfiorando il display centrale o i pulsanti nel bagagliaio. E’ davvero un ottimo crossover.
Ci siamo tutti? Allora si parte. Mia moglie si è addormentata quasi subito. I sedili extra comfort, il tetto panoramico e l’atmosfera luminosa del multi-sense favoriscono il sonno. Io mi godo il viaggio al volante e scelgo la guida comfort con tanto di sedile massaggiante. La bassa sonorità del motore rendono il viaggio perfetto.
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Il viaggio fila liscio, mi sono goduto al massimo la Renault Espace Initiale Paris alla guida. Arriviamo a Courmayeur e cerco subito il nostro hotel. Mi cade l’occhio sul consumo di benzina, appena 4,7 l ogni 100 km. Un bel risparmio!
Ci danno la nostra camera, è spaziosa. Abbiamo anche un balconcino con vista sugli impianti. E’ perfetta. Ci sistemiamo e decidiamo di scendere subito a fare un giro in paese.
Purtroppo quest’anno la neve si fa desiderare e anche le temperature sono sotto quelle stagionali. Si sta comunque molto bene, passeggiamo per le vie di Courmayeur e rimaniamo estasiati dalla cura e dall’eleganza delle vetrine dei negozi. Arrivati in piazza si apre davanti a noi il panorama delle montagne innevate. E’ un paesaggio che mi conquista sempre e non vedo l’ora di mettere gli sci. Oggi però lo dedichiamo al relax.
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Troviamo un bel ristorante dove pranzare, siamo affamati. Optiamo per i piatti tipici, salsiccia e polenta valdostana con formaggio filante. Dopo pranzo ci avviamo verso l’hotel per riposare un po.
Visita al Museo Alpino Duca degli Abruzzi
Nel pomeriggio decidiamo di visitare il Museo Alpino Duca degli Abruzzi. Si trova nelle Casa delle Guide Alpine un edificio simbolo della loro dell’attività, fin da quando, nel 1850, hanno dato il via all’avventura dell’alpinismo italiano. Nel museo si trovano cimeli, ricordi, attrezzature d’epoca, reperti naturalistici e ricordi delle spedizioni più famose delle guide alpine di Courmayeur, come quelle sul K2 e al Polo Nord, sull’Himalaya e sullo Yosemite negli Stati Uniti.
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Visitiamo anche la mostra dedicata a Luigi Amedeo di Savoia. Centodieci anni fa il Duca degli Abruzzi esplorava e saliva le principali vette del massiccio africano del Ruwenzori. La stampa dedicò all’impresa ampio spazio e molte copertine delle principali riviste dell’epoca. Altrettanto era avvenuto anni prima per la scalata del Sant’Elia e l’avventura verso il Polo Nord. Succederà anche per a spedizione in Karakorum. Luigi Amedeo di Savoia scomparve in Somalia nel 1933.
La mattina dopo sveglia presto, si va a sciare. Dopo la colazione abbondante in hotel ci dirigiamo verso gli impianti di risalita. Nonostante sia ancora presto il parcheggio è già quasi al completo. Riesco a trovate un parcheggio tra due macchine ma è molto stretto. Niente paura con il Park City parcheggiare la mia Renault Espace Initiale Paris è un gioco da ragazzi! Il sistema misura lo spazio disponibile e definisce la traiettoria. Inoltre le telecamera di retromarcia e i sensori anteriori, posteriori e laterali mi permettono di parcheggiare in tutta sicurezza.
Prendiamo la funivia e in un attimo siamo in cima. Abbiamo deciso di passare qui solo la mattinata anche perché ci ricordiamo che nel pomeriggio le piste sono all’ombra e le temperature scendono parecchio. Pranziamo al rifugio, ci rilassiamo prendendo un po’ il sole e poi scendiamo a valle.
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Il primo e unico Parco Faunistico delle Valle D’Aosta
Dopo il riposino pomeridiano decidiamo di passare il pomeriggio in un parco che ci hanno consigliato. Il Parc Animalier d’Introd è il primo e unico della Valle D’Aosta, qui flora e fauna alpina vivono indisturbati. Gli ospiti del parco sono ricci, camosci, stambecchi, cervi, cinghiali, marmotte, volpi, tassi, scoiattoli e alcune specie di rapaci.
All’interno del Parc Animalier d’ Introd è possibile ammirare diverse specie di flora multicolore autoctona, come la Stella Alpina, l’ Imperatoria. La stella alpina (Leontopodium alpinum) è una pianta appartenente alla famiglia delle Asteraceae o Compositae che cresce spontaneamente in Cina, sulle Ande, sulle Alpi europee e sugli Appennini. Il suo nome deriva dal greco lèon (leone) e poùs (piede); in passato si supponeva appunto che il suo fiore assomigliasse agli arti del leone. I fiori hanno brattee carnose e vellutate di colore biancastro che formano un fiore a stella.
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Sul tetto d’Europa: il Monte Bianco
Non possiamo tornare a casa senza prima aver visto lui, il re delle montagne, l’ottava meraviglia del mondo: il Monte Bianco. Riprendiamo la nostra Renault Espace Initiale Paris e ci dirigiamo alle Funivie Skyway Monte Bianco. L’impianto, inaugurato a giugno 2015, ha tre stazioni: Courmayeur (1.300 m), il punto di partenza dove si trovano le biglietterie, i parcheggi e il bar; Pavillon du Mont Fréty (2.200 m), la stazione intermedia che offre diverse attrazioni come una cantina ad alta quota, 2 ristoranti, una sala conferenze da 150 posti e una speciale shopping area e infine Punta Helbronner (3.466 m) dove ammirare il Monte Bianco dalla meravigliosa terrazza panoramica a 360°.
Gli impianti sono ultra tecnologici, il prezzo vale sicuramente l’esperienza. In pochi minuti siamo nella stazione intermedia a Pavillon du Mont Fréty, sotto i nostri piedi Courmayeur, sopra la nostra testa l’imponente Monte Bianco.
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C’è un bar in vetro da dove è possibile ammirare il panorama, c’è anche una terrazza dove prendere il sole e una spazio attrezzato con giochi per i bimbi. Proseguiamo fino al punto più alto, Punta Helbronner. La giornata è perfetta, neanche una nuvola e un sole quasi accecante.
Il panorama è mozzafiato, da un lato il Monte Bianco dall’altro il ghiacciaio del Toula e dei Marbrèes. Nella terrazza a 360° è possibile ammirare il Gigante d’Europa e le vette circostanti come il Cervino, il Monte Rosa e il Gran Paradiso. La stazione di Punta Helbronner è anche il punto di partenza per percorsi alpinistici e fuori pista nei 24 Km della Vallée Blanche, che conducono fino a Chamonix in Francia. Ma bisogna essere attrezzati e preparati, è una discesa per esperti.
In cima è possibile visitare anche la sala “Hans Marguerettaz” che ospita la mostra permanente dei cristalli del Monte Bianco dove si possono ammirare i gioielli delle nostre montagne. Tutti pezzi bellissimi e di varie dimensioni estratti nell’arco degli anni da vari appassionati “cristalliers” valdostani nel massiccio del Monte Bianco.
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Torniamo al Pavillon du Mont Fréty e ci fermiamo a pranzo nel ristorante con vista sul Monte Bianco. Un’esperienza impagabile! Approfittiamo della giornata di sole ci godiamo il panorama nella terrazza. Prendiamo l’ultima funivia e scendiamo. E’ davvero un’esperienza unica!
Ci dirigiamo nel nostro hotel per riposarci un po’ e prepararci per la cena in hotel. Purtroppo questa sarà la nostra ultima notte a Courmayeur. La mattina dopo ci svegliamo con calma facciamo colazione e iniziamo a caricare i nostri bagagli. C’è solo un motivo per cui non mi dispiace lasciare Courmayeur, il viaggio di ritorno sulla mia Renault Espace Initiale Paris.
Imposto subito il navigatore per sapere la viabilità. Grazie al sistema R-LINK 2, posso usufruire del servizio TomTom Traffic & Connettività gratis per 1 anno. Inoltre ci sono tantissime applicazioni che si possono gestire dal computer di casa tramite il mio account MY Renault. Il Tom Tom Traffic mi dice che non c’è traffico, il viaggio promette bene.
Bagagli caricati, Paola si è già messa comoda, possiamo partire. Per me inizia un’altra esperienza multi sensoriale. Musica di sottofondo e atmosfera luminosa. Questa volta voglio provare la guida sportiva almeno in questo primo tratto di montagna fino all’imbocco con l’Autostrada. Il sistema 4Control garantisce la massima aderenza all’asfalto e assicura una tenuta ottimale. La Renault Espace Initiale Paris risponde molto bene alle sollecitazione del terreno.
Inoltre grazie all’abbinamento del telaio 4Control al controllo delle sospensioni, la Renault Espace Initiale Paris offre un comfort esclusivo e una straordinaria stabilità della scocca. Una serie di sensori analizza costantemente le condizioni della strada e l’ambiente esterno, per adattarsi all’assetto di guida Multi-sense scelto dal conducente.
Non ho più alcun dubbio, è la macchina perfetta per me e per Paola. Spaziosa per i suoi bagagli e grintosa per me al punto giusto. Vorrei fermare il tempo per godermi questo momento unico alla guida della mia Renault Espace Initiale Paris. Ma purtroppo siamo arrivati a casa. Sono pronto per ripartire, ho già la testa nel mio prossimo viaggio ma questa volta più lontano. Con la Renault Espace le distanze si accorciano.
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