Jeep Wrangler 75th Anniversary: prova su strada da St Moritz a Madonna di Campiglio
Due località rinomate, ognuna con il suo fascino: St Moritz e Madonna di Campiglio. Io e mia moglie Paola è da tempo che vogliamo conoscerle e finalmente approfittiamo di un weekend libero e partiamo. Con noi abbiamo bisogno di un mezzo all’altezza. E infatti partiremo con la nostra nuova Jeep Wrangler 75th Anniversary. La versione speciale del fuoristrada, un modello capace di affrontare i percorsi più difficili e accidentati. E quale miglior prova delle Alpi svizzere e le Alpi italiane con i loro passi alpini.
Emozionante, sicura, senza limiti. Jeep Wrangler 75th Anniversary si ispira alla iconica Willys – Overland MB del 1941. E’ proposta solo in versione Unlimited, e con un solo motore, il turbodiesel 2.8 litri da 200 cavalli, accoppiato a un cambio automatico 5 marce e trazione integrale. Aggressiva quanto basta per affrontare questo viaggio impegnativo. E soprattutto unica. Ogni veicolo ha il badge che lo identifica come parte di un’edizione limitata: la silhouette della Willys MB e l’indicazione del primo anno di produzione.
Aggressivamente elegante: passaruota in tinta come la carrozzeria e cerchi in lega da 18″ color bronzo, tappettini mopar, pedane laterali con trama antiscivolo e all’interno volante in pelle con comandi audio integrati, leva del cambio in pelle e sedili in pelle (quelli anteriori riscaldabili). Insomma allestimenti top di gamma come non poteva essere altrimenti per questa Jeep Wrangler 75th Anniversary.
La nuova Jeep Wrangler 75th Anniversary è in vendita nell’esclusiva tinta “Jungle Green” con griglia in tinta con feritoie e cornici dei fari color bronzo, cofano “Power Dome” con prese d’aria specifiche, sistema di navigazione con impianto audio premium, Dual Top in tinta carrozzeria. Un vero gioiello!
GUARDA LA FOTOGALLERY DELLA PROVA:
La nostra prima destinazione è St Moritz. Partiamo presto, non vogliamo trovare traffico e vogliamo goderci il viaggio. Il navigatore satellitare mi informa che il traffico è scorrevole. Paola si accomoda sui sedili in pelle nappa dotati di inserto reticolare e con cuciture a contrasto. Anche gli interni sono in pelle. Accendiamo la musica, l’impianto audio Alpine Premium con 8 altoparlanti, subwoofer e amplificatore da 552W non delude le mie aspettative. L’atmosfera è perfetta. Finalmente si parte!
Arriviamo a St Moritz prima del previsto, abbiamo ancora la mattinata per goderci questa bellissima località svizzera. E’ una delle mete turistiche più rinomate e preferite dagli italiani. In pochi sanno però che in origine St. Moritz deve la sua reputazione alle sorgenti termali note da 3.000 anni che gli permisero di affermarsi come località termale estiva.
Ma St Mortiz ha diversi primati: è baciata dal sole in media per 322 giorni all’anno. Proprio quel sole che nel 1930 è stato protetto a norma di legge quale primo simbolo locale. St. Moritz si è spesso contraddistinta nel ruolo di precursore, come quando per il Natale del 1878 brillò la prima lampadina elettrica o nel 1889 vi fu giocato il primo torneo di golf delle Alpi, mentre nel 1935 cominciò a funzionare uno dei primi skilift della Svizzera.
Parcheggiamo e capiamo subito di essere in una città speciale. Un parcheggio che diventa galleria d’arte. Dal passaggio pedonale presso il Badrutt’s Palace fino al lago ci sono 35 vetrine illuminate, in cui ogni anno vengono allestite mostre diverse. L’obiettivo? Mostrare ai passanti dei temi attuali in forma di manifesto. La galleria è aperta tutto l’anno, 24 ore su 24.
Di St Moritz salta subito all’occhio l’eleganza e la raffinatezza dei suoi negozi del centro. Fare una passeggiata è d’obbligo per Paola. Un po’ meno fare shopping. St. Moritz vanta la via dello shopping più alta d’Europa: si tratta della Via Serlas. Ma prima di iniziare la nostra visita ci fermiamo per un caffè nella storica Caffetteria Hanselmann. Non possiamo rinunciare all’ampia offerta di cioccolatini svizzeri, sono troppo goloso. La vista è ottima: le finestre si affacciano sul lago e sulle montagne circostanti. Mi viene voglia di fermarmi qui tutto il giorno. Ma Paola mi sveglia dal sogno. E’ ora di andare.
Uno dei modi più suggestivi per raggiungere St Mortiz è il trenino rosso del Bernina. E’ una delle tratte alpine di valico più spettacolari e più alta d’Europa. La ferrovia retica s’inserisce armoniosamente nella cornice montana dell’Albula e del Bernina. E attraversa ben 55 gallerie, 196 viadotti e pendenze fino al 70 per mille. Ad un’altitudine di 2253 metri si trova poi il punto più alto della Ferrovia, l’Ospizio Bernina: qui natura e cultura si fondono per dar vita al più affascinante dei viaggi alla scoperta delle Alpi. La tratta da Thusis – Valposchiavo – Tirano fa parte del Patrimonio UNESCO. Uno spettacolo unico!
Appena si arriva la prima cartolina che St Moritz offre è il suo lago da vedere soprattutto in inverno quando ghiaccia. A febbraio si può assistere alle celebri corse a cavallo, che durano da oltre 100 anni.
Dopo un giro in centro decidiamo di prendere la funicolare per avere una panoramica dall’alto della città. Prendiamo la funivia che parte da St. Moritz Dorf e arriva fino a Corviglia (2.486 m), con una tappa intermedia a Chantarella (2.005 m). La vista è davvero incredibile. Da Corviglia è possibile proseguire tramite cabinovia fino al Piz Nair, a oltre 3.000 metri di altezza, con una vista ancora più spettacolare delle Alpi. Davvero imperdibile!
Una curiosità: non solo Pisa anche St Moritz ha la sua torre pendente. Risale al XII secolo, è alta 33 metri ed è tutto ciò che resta dell’antica chiesa di S. Maurizio, demolita poco più di 100 anni fa. La sua pendenza è di 5,5 gradi, più di quelli della torre di Pisa e ogni pochi anni deve essere raddrizzata.
Per pranzo ci fermiamo a mangiare in uno dei ristoranti tipici. Ovviamente ordiniamo i patti locali: capnus, involtini di carne e verdure avvolti da una foglia di bieta e maluns, patate grattugiate arrostite nel burro con farina e accompagnate da un formaggio d’alpeggio. Come dessert prendiamo la torta di noci engadinese. Siamo più che soddisfatti!
Ripartiamo verso l’Italia destinazione Madonna di Campiglio. Non mi preoccupa affatto la strada, Jeep Wrangler 75th Anniversary ha un sistema 4×4 Command Trac e un sistema di controllo nelle discese, i passi alpini saranno un gioco da ragazzi!
Arriviamo a Madonna di Campiglio che è sera, cerchiamo subito un hotel per passare la notte. La mattina ci svegliamo presto per scoprire una delle destinazioni più famose e glamour delle Alpi. Madonna di Campiglio si trova adagiata in un’ampia conca tra le Dolomiti di Brenta Patrimonio Unesco e le alte cime dell’Adamello e della Presanella, a 1550 m.
Lanciata turisticamente nella seconda metà del secolo scorso, già luogo di soggiorno della nobiltà e della ricca borghesia austriaca e mitteleuropea, Madonna di Campiglio ebbe tra i suoi ospiti la principessa Sissi e l’imperatore Francesco Giuseppe.
D’inverno è considerata Regina delle nevi grazie ai suoi 150 km di piste collegate scia ai piedi. Ma anche d’estate Madonna ha il suo fascino. I sentieri per le passeggiate e le escursioni in alta quota, i tracciati per la mountain bike consentono di scoprire il meraviglioso paesaggio che la circonda.
Si possono percorrere le più classiche delle vie dolomitiche e il vicino Parco Naturale Adamello Brenta offre ben 450 km di sentieri di montagna agli appassionati di escursionismo e mountain-bike. Bastano pochi passi fuori dal paese per immergersi in un girotondo di laghi, vallette, ruscelli, malghe, rifugi, al cospetto delle maestose Dolomiti di Brenta. Paesaggi imperdibili in ogni stagione. Anche d’autunno con la foliazione e le sue colorazioni lo spettacolo deve essere unico.
Riprendiamo la nostra Jeep Wrangler 75th Anniversary per visitare l’abitato di Cles a pochi chilometri da Madonna. Centro di notevole interesse storico e dai numerosi ed interessanti monumenti. Visitiamo il Palazzo Assessorile, il Castel Cles e le numerose ed antiche Chiese. Cles è famoso per essere stato il paese di nascita di Bernardo Clesio, il vescovo trentino che permise la realizzazione del Concilio di Trento.
D’obbligo scendendo a valle è anche una visita a Trento. Fu principato vescovile attorno all’anno Mille e tra il 1545 ed il 1563 si svolse il Concilio Ecumenico dell’Età Moderna. Passeggiamo nell’incantevole piazza con la Fontana del Nettuno e poi fra i palazzi dalle facciate affrescate, memorie asburgiche, torri e vicoli, fino al Castello del Buonconsiglio, già sontuosa residenza del principe vescovo di Trento e oggi Museo. Riprendiamo la nostra Jeep Wrangler 75th Anniversary, si torna a casa. Son stati due giorni di full immersion tra le montagne.
Due località molto diverse ma entrambe affascinanti sia d’estate che d’inverno. Le Alpi svizzere e le Alpi italiane offrono paesaggi unici. Non a caso entrambe vantano paesaggi Patrimoni dell’Unesco.
Il viaggio a bordo della nostra Jeep Wrangler 75th Anniversary lo ha reso perfetto. Le prestazioni non deludono anche i guidatori più esigenti. E’ una macchina celebrativa ma introduce novità assolute nel segmento che aveva già inventato nel lontano 1946 con la Willys Wagon.
Con Jeep Wrangler 75th Anniversary si completa la gamma celebrativa di un marchio che dal 1941 è sempre stato sinonimo di capacità 4×4 di riferimento, innovazione tecnologica e continua ricerca della perfezione. Eh sì perché con questo veicolo si tocca la perfezione nella guida e negli allestimenti top di gamma. E a bordo si gode di una panoramica unica che solo il marchio Jeep può offrire. Test più che superato per questa Jeep che compie 75 anni di vita.