– di Letizia Dehò –
In un momento d’emergenza così delicato, l’attenzione e il sostegno di Stati, di Regioni e dei cittadini, si sono completamente dirottati su sanità e società, lasciando indietro un settore di estrema importanza: il settore culturale.
Seppure questo rappresenti un nervo fondamentale per ogni sistema sociale, è, al tempo stesso, aiutato pochissimo.
A proporre una via da imboccare per ripartire, un segnale concreto di supporto al business culturale del nostro Paese, ci pensa t2i ( società consortile dedicata all’innovazione, fondata dalle Camere di Commercio di Treviso-Belluno, di Verona e di Venezia-Rovigo) che, insieme alla piattaforma di Fundraising “Produzioni dal Basso” (prima piattaforma italiana di crowdfunding e social innovation) promuove 5 progetti per la valorizzazione del patrimonio culturale.
ARTISTIC
Si tratta di un progetto che mira alla valorizzazione del capitale culturale. Coinvolge 12 partner, tra cui l’Italia e altri Paesi provenienti dalla Central Europe, con baricentro Vienna: Paesi con lunghe tradizioni e una storia comune molto forte. Il budget messo a disposizione è di circa 2.5 mln di Euro.
L’obiettivo è chiaro: valorizzare il patrimonio intangibile di queste aree per farne business, generando nuova occupazione anche attraverso la creazione di nuove imprese e start up sostenibili.
Roberto Santolomazza, direttore di t2i, ci tiene a ricordare: “Particolare attenzione è rivolta al grande tema della sostenibilità, intesa nelle sue varie declinazioni. Con sostenibilità intendiamo non solo quella ambientale, ma facciamo riferimento anche alle altre sue due principali accezioni: sostenibilità economica, cioè sul medio e lungo periodo così che l’idea di business sia in grado di crescere e prosperare, e sostenibilità sociale, intesa come inclusione e partecipazione delle persone.
È un obiettivo molto sfidante”. Il progetto ha già coinvolto centinaia di persone in quest’area d’Europa e in Italia, in particolare, sono state selezionate 5 idee di impresa interessanti e in linea con l’obiettivo del progetto.
I 5 PROGETTI ITALIANI
“Leo alla scoperto del Veneto” di Chiara Reggio e Chiara Zen. Sono un gruppo di tre archeologi che lavorano da anni nella didattica, usando il linguaggio dei fumetti e da anni realizzano contenuti per musei e altri enti di formazione, educazione e diffusione culturale. Ma questo è il loro sogno: realizzare la loro idea culturale.
Si tratta di un libro rivolto a bambini, insegnanti ed educatori. Nel volume tecniche di disegno a fumetto, uno spazio in cui il lettore potrà illustrare il proprio finale e molto altro.
“Coloramisù” di Caterina Munafò e Mario Botter Giovani amanti dell’arte e di Treviso, conosciuta da sempre per le sue case affrescate. Questo team si propone di valorizzare la forma d’arte popolare dell’affrescare le facciate delle case trevigiane e, insieme, far riscoprire la peculiarità di Treviso.
Nell’antichità i cittadini entravano in competizione per realizzare la facciata più bella. Così i partecipanti a questo progetto si cimenteranno nel realizzare opere d’arte che saranno proiettate sulle facciate attraverso innovative tecnologie.
“Diversamente in Danza” di Giorgia Panetto Progetto nato 16 anni fa, coinvolge persone diverse tra loro, persone abili e disabili, danzatori da anni e chi invece ha appena imparato. La loro storia è raccontata nel libro “Punte di gesso e fiocchi di neve”: un
riferimento alla danza classica e poi i fiocchi sono qualcosa di bello ma molto delicato, tutti diversi l’uno dall’altro ma quando danzano scendendo dal cielo regalano magia.
L’obiettivo è realizzare lo spettacolo e ricevere un aiuto economico per coprire i costi di produzione.
“Canti per non dimenticare” di Claudio Lovato Per salvaguardare e recuperare i canti popolari. Come? Coinvolgendo chi ne custodisce la memoria, gli anziani per esempio, e creando una piattaforma per trasferirle alle generazioni future.
Il progetto è portato
avanti dal coro di voci maschili El Moreto che, come detto, si propone di sensibilizzare le nuove generazioni su questo vasto patrimonio culturale attraverso il riarrangiamento del repertorio canoro tradizionale, al fine di renderlo più moderno e fresco senza comprometterne il messaggio e l’autenticità originali.
Attraverso la campagna di crowdfunding il coro – che, grazie alle attività del progetto ARTISTIC, si è di recente costituito in associazione – vuole produrre il suo primo CD
“Shakespeare Week” di Solimano Pontarollo E’ il progetto presentato da Casa Shakespeare, la compagnia di produzione teatrale che esegue – in italiano
e in lingua originale – le opere del Bardo dell’Avon nella città di Romeo e Giulietta.
L’obiettivo della raccolta fondi è realizzare la Shakespeare Week come evento di teatro interattivo, capace di coinvolgere il pubblico online e trasportarlo nelle atmosfere elisabettiane. Si tratta di un’associazione che già opera sul territorio veronese.
“Produzioni dal Basso”
E’ la prima piattaforma italiana di crowdfunding e social innovation . Negli ultimi anni infatti si è orientata a sostenere progetti anche di rigenerazione urbana, inclusione sociale e questo ha reso questo spazio sempre più complesso.
Ad oggi, ci sono quasi più di 4500 progetti pubblicati che stanno facendo raccolta fondi. I progetti sono tutti di taglio social culturale, molto vari tra loro, tutti con un impianto narrativo di un certo
tipo (molto importante per il crowdfunding).
Angelo Rindone, fondatore di Produzione dal basso, dichiara: «Siamo impegnati in questa fase a favorire la nascita di nuove partnership territoriali, come questa con t2i in Veneto, per la realizzazione delle campagne nate nel contesto del progetto ARTISTIC in Italia.
L’impegno della nostra piattaforma è quello di accogliere comunità e promuovere progetti di imprese sociali e culturali, con un’attenzione particolare a iniziative in
grado di generare un impatto positivo».
Emergenza sanitaria
E’ evidente che in questo momento tutto il mondo del fundraising si è dirottato sull’emergenza sanitaria e, ad aprile, sull’emergenza sociale.
Quindi si è in un momento particolare in cui la generosità delle persone si è traferita su temi inattesi ma al tempo stesso è necessario capire se progetti culturali, che sono il nervo di una società civile, possano in qualche modo essere aiutati sin da ora.
Si tratta infatti di iniziative che stanno soffrendo di più di tante altre, ma anche quelle che sono aiutate di meno. Arriveranno decine di bandi, ma con questi progetti si apre questa sfida.
Progetto nato 16 anni fa, coinvolge persone diverse tra loro, persone abili e disabili, danzatori da anni e chi invece ha appena imparato. La loro storia è raccontata nel libro “Punte di gesso e fiocchi di neve”: un riferimento alla danza classica e poi i fiocchi sono qualcosa di bello ma molto delicato, tutti diversi l’uno dall’altro ma quando danzano scendendo dal cielo regalano magia.
L’obiettivo è realizzare lo spettacolo e ricevere un aiuto economico per coprire i costi di produzione. “Canti per non dimenticare” di Claudio Lovato Per salvaguardare e recuperare i canti popolari. Come? Coinvolgendo chi ne custodisce la memoria, gli anziani per esempio, e creando una piattaforma per trasferirle alle generazioni future. Il progetto è portato avanti dal coro di voci maschili El Moreto che, come detto, si propone di sensibilizzare le nuove generazioni su questo vasto patrimonio culturale attraverso il riarrangiamento del repertorio canoro tradizionale, al fine di renderlo più moderno e fresco senza comprometterne il messaggio e l’autenticità originali.
Attraverso la campagna di crowdfunding il coro – che, grazie alle attività del progetto ARTISTIC, si è di recente costituito in associazione – vuole produrre il suo primo CD “Shakespeare Week” di Solimano Pontarollo E’ il progetto presentato da Casa Shakespeare, la compagnia di produzione teatrale che esegue – in italiano e in lingua originale – le opere del Bardo dell’Avon nella città di Romeo e Giulietta. L’obiettivo della raccolta fondi è realizzare la Shakespeare Week come evento di teatro interattivo, capace di coinvolgere il pubblico online e trasportarlo nelle atmosfere elisabettiane. Si tratta di un’associazione che già opera sul territorio veronese.
“Produzioni dal Basso” E’ la prima piattaforma italiana di crowdfunding e social innovation . Negli ultimi anni infatti si è orientata a sostenere progetti anche di rigenerazione urbana, inclusione sociale e questo ha reso questo spazio sempre più complesso. Ad oggi, ci sono quasi più di 4500 progetti pubblicati che stanno facendo raccolta fondi. I progetti sono tutti di taglio social culturale, molto vari tra loro, tutti con un impianto narrativo di un certo tipo (molto importante per il crowdfunding).
Angelo Rindone, fondatore di “Produzione dal basso, dichiara: «Siamo impegnati in questa fase a favorire la nascita di nuove partnership territoriali, come questa con t2i in Veneto, per la realizzazione delle campagne nate nel contesto del progetto ARTISTIC in Italia.
L’impegno della nostra piattaforma è quello di accogliere comunità e promuovere progetti di imprese sociali e culturali, con un’attenzione particolare a iniziative in grado di generare un impatto positivo». E’ evidente che in questo momento tutto il mondo del fundraising si è dirottato sull’emergenza sanitaria e, ad aprile, sull’emergenza sociale.
Quindi si è in un momento particolare in cui la generosità delle persone si è traferita su temi inattesi ma al tempo stesso è necessario capire se progetti culturali, che sono il nervo di una società civile, possano in qualche modo essere aiutati sin da ora. Si tratta infatti di iniziative che stanno soffrendo di più di tante altre, ma anche quelle che sono aiutate di meno. Arriveranno decine di bandi, ma con questi progetti si apre questa sfida.