Pregare con un’app: il mondo digitale apre le porte a musulmani, ebraici e buddisti
Se il tuo credo è islamico e vuoi sapere con esattezza dove si trovi La Mecca oppure quale sia il ristorante halal più vicino a te, nessun problema: il web 2.0 offre infinite opportunità non solo ai cristiani, ma anche ai professanti di ogni fede!
Lo sapevi che chiedere la pubblicazione di comunicati stampa promozionali gratuitamente è evasione fiscale. ==> LEGGI QUI perchè.
Diverse, infatti, sono le religioni che trovano nella rete opportuni strumenti e luoghi di culto. Tra i musulmani, ad esempio, molto popolare è il social network “Naseeb”, il quale vanta in media 3.017 visitatori al giorno. Gestito dalla californiana Naseeb Networks, “Naseeb” consente ai single islamici di trovare l’anima gemella. Sorprende il fatto che, durante la fase di registrazione, sia possibile qualificarsi come appartenente a qualsiasi confessione (cristiano, induista, ebreo, sunnita) o a nessuna.
Sempre in ambito islamico, è relativamente recente la nascita di “Salam World”, network “alternativo” a Facebook, orientato a promuovere i valori islamici. Secondo Ahmed Azimov, vice presidente e fondatore del progetto, «Salam Network World ha come obiettivo principale quello di unire i giovani musulmani in una visione comune ai sani valori dell’Islam e di diffondere notizie e informazioni che non offendono il mondo musulmano». Tra le opportunità offerte dal network, è possibile accedere a notizie, informazioni e approfondimenti sulla realtà islamica e, addirittura, trovare la moschea o il negozio halal più vicino.
La religione ebraica, invece, ha visto la nascita di GoYid.com e “Faceglat”. Il primo è un sito web, che, nato con l’obiettivo di aiutare nella ricerca di aziende gestite da persone di fede ebraica, è aperto a tutti, compresi gli ebrei non osservanti e gli individui di ogni fede e cultura. Più intransigente è “Faceglat”, rete sociale dedicata solo agli ebrei ultraortodossi. Il social network, infatti, esclude qualsiasi contatto virtuale tra i due sessi, anche se si tratta di marito e moglie. La stessa home page si divide in due, presentando le iscrizioni separate per uomini e donne. Sono vietati la pubblicità, qualsiasi immagine considerata “immodesta” dai parametri dell’ebraismo e commenti o status non in linea con la religione.
Se poi ci inoltriamo nel mondo delle app e dei games, lo stupore è assicurato. Ogni religione ha nello store la sua applicazione: si va da “iSalam”, la bussola che indica la posizione esatta della Mecca per i musulmani, al “Buddha Box”, il jukebox di canti sacri buddisti – da utilizzare quando non si può andare al tempio o quando si vuole salmodiare o meditare mentre si è per strada –, dall’app che indica gli orari del digiuno durante il Ramadan fino al “Sacro Corano”, che consente di consultare il testo e di ripetere i versetti, recitati anche da famosi dicitori. Tra i games, sfavilla fra tutti “Happy Farm”, una sorta di Farmville senza maiali e con le contadine in hijab.
Non sprecare soldi comprando pubblicità programmatica ma investi su contenuti eterni. ==> LEGGI QUI perchè.
Non sprecare soldi comprando pubblicità programmatica ma investi su contenuti eterni. ==> LEGGI QUI perchè.