Le peggiori campagne sui social media: #fail Enel energia, la campagna #guerrieri si trasforma in un boomerang per l’azienda
L’obiettivo era quello di coinvolgere gli utenti e invogliarli a condividere le proprie storie di tutti i giorni attraverso il social, ma la campagna pubblicitaria di Enel energia ha sortito tutt’altro effetto. L’iniziativa, lanciata in rete lo scorso 26 agosto, sta in questi giorni spopolando in rete con una serie di contestazioni e accuse al gruppo, che hanno trasformando l’operazione in una totale debacle.
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L’annuncio del gruppo esordiva così: “Cerchiamo i #guerrieri del quotidiano. Quelle persone che, tra mille difficoltà, stringono i denti e vanno sempre avanti. Che sia sul posto di lavoro, in famiglia, nel volontariato, che sia in risposta a una malattia o a un problema economico, i #guerrieri non mollano”. Lo scopo dell’iniziativa promossa dall’azienda leader nel settore luce e gas è la partecipazione ad un concorso dove verranno estratte le cento storie con più seguaci e la premiazione dei cinque migliori autori con una bicicletta elettrica.
Gli utenti però, contrariamente a quanto pensato da Enel, hanno usato twitter per sferrare un attacco diretto verso l’azienda, definendo guerrieri: “Quelli che ogni giorno, nei territori, si battono contro le centrali a carbone di Enel” e “quelli che devono pagare la bolletta più cara d’Europa e sono in cassa integrazione”.
“Non è la prima volta che una grande azienda inciampa in un hashtag poco felice” commenta Stefano Epifani, docente di Social media management alla Sapienza di Roma. A peggiorare la situazione ha contribuito anche la promozione dell’iniziativa su Twitter e l’acquisto, da parte di Enel, del top trend che ha fatto dilagare il fenomeno a macchia d’olio. Le mention sull’argomento hanno brevemente raggiunto quota 9 mila, con critiche e prese in giro di utenti scatenati contro l’operatore.
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