Il nuovo potere editoriale digitale passa da Murdoch che acquisisce Storyful leader nel crowdsourcing dei video prodotti dagli utenti

Giorno rivoluzionario per l’editoria digitale quello che ha visto il magnate dell’informazione Ruperth Murdoch acquistare la Storyful, società leader del video-editing online.

Con tale acquisizione da 25 milioni di dollari, Murdoch ha infatti cominciato una nuova rivoluzione all’interno dell’editoria che diventa sempre più tecnologica e digitale.

La Storyful, nata a Dublino nel 2008, si occupa di social video, ovvero è impegnata nel ricercare contenuti video che gli utenti pubblicano online per verificarne la fonte e la validità. Si tratta quindi di una società all’avanguardia che vende i migliori contenuti del web ai clienti più esigenti, tra i quali vi sono anche molte testate giornalistiche di prestigio come il Wall Street Journal.

Tale acquisizione costituisce un profondo cambiamento anche per la sola società di Murdoch, che dalla scorsa estate prende il nome di News Corp. nonché gran parte delle attività della precedente News Corporation. Con questa decisione infatti l’impero Murdoch prende una nuova strada, quella della tecnologia e della innovazione digitale.

La Storyful infatti rappresenta senza dubbio il meglio nel settore dei video online, dal 2008 ha centrato l’obiettivo riuscendo ad accaparrarsi molti tra i migliori clienti che richiedono tale servizio per i contenuti video. Non si tratta quindi di una semplice star up ma di una vera e propria azienda leader del settore che può rappresentare una forte potenzialità per la News Corp. dell’avvenire.

Lo stesso direttore esecutivo della News Corp, Robert Thomson spiega, dopo l’acquisizione, come tale azienda può determinare una svolta per i nuovi progetti del famoso impero editoriale. Secondo Thomson infatti la Storyful permetterà di incrementare e migliorare l’offerta di contenuti video nonché rendere le informazioni di più facile diffusione in tutto il mondo.

Tale acquisto però è importante non solo per la News Corp. ma anche per l’editoria mondiale, in quanto è un passo in avanti verso la fusione tra l’editoria classica e la digitalizzazione delle informazioni. Ciò permetterà di avere sempre più informazione, di conseguenza la diffusione sarà più ampia e veloce, in modo da rendere più semplice anche a globalizzazione dell’editoria.