Nuove restrizioni sui chip negli Stati Uniti: i legislatori individuano potenziali scappatoie per Huawei secondo un rapporto
Nuove restrizioni sui chip americani e Huawei
Di recente, il governo statunitense ha introdotto nuove restrizioni sui chip destinate alla Cina, ma un legislatore ha evidenziato che tali regolamenti possono essere interpretati come “scappatoie” a favore di Huawei. John Moolenaar, presidente del China Select Committee, ha sollevato preoccupazioni riguardo alla possibilità che alcune di queste disposizioni possano non solo risultare inefficaci, ma addirittura facilitare le operazioni di aziende cinesi come Huawei.
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Nella sua lettera al Segretario del Commercio, Gina Raimondo, Moolenaar sottolinea che le attuali normative non limitano effettivamente le attività di Huawei e delle sue collaborazioni, aprendo quindi la strada a potenziali elusioni delle sanzioni. Ha descritto il contesto attuale come problematico, affermando che le regole, mentre bloccano le spedizioni verso il centro di SMIC a Pechino, consentono vendite caso per caso verso l’impianto di SMIC a Shanghai.
Preoccupazioni del legislatore
Critiche alle attuali normative
Il presidente della China Select Committee, John Moolenaar, ha espresso forti critiche riguardo alle attuali normative relative alle restrizioni sui chip. Secondo lui, alcuni requisiti di licenza per i fornitori di chip di Huawei sollevano interrogativi sulla cultura operativa del Bureau of Industry and Security (BIS), suggerendo che le autorità continuino a facilitare le spedizioni di tecnologia statunitense verso la Cina. Moolenaar ha dichiarato: “Non c’è alcuna giustificazione per la sicurezza nazionale per queste scappatoie,” riferendosi esplicitamente alle eccezioni che permettono negoziazioni individuali per aziende come Qingdao Si’En e Shenzhen Pensun Technology Co.
Inoltre, la sua lettera al Segretario del Commercio ha esortato a preservare tutta la documentazione riguardante i nuovi controlli, facilitando un’eventuale revisione futura da parte della squadra di Trump, nel tentativo di identificare ulteriori vulnerabilità nelle normative vigenti. La prospettiva di un’amministrazione repubblicana futura potrebbe portare a regolamenti più severi, suggerendo un clima di crescente preoccupazione riguardo alla sicurezza nazionale e alla tecnologia strategica.
Critiche alle attuali normative
John Moolenaar, presidente del China Select Committee, ha sollevato forti obiezioni riguardo alle normative attuali sulle restrizioni dei chip. Secondo le sue osservazioni, i requisiti di licenza applicati ai fornitori di chip di Huawei mettono in discussione l’operato del Bureau of Industry and Security (BIS), insinuando che vi sia un’agevolazione delle spedizioni di tecnologia statunitense verso la Cina. Moolenaar ha sottolineato che queste scappatoie, come le eccezioni per aziende come Qingdao Si’En e Shenzhen Pensun Technology Co., non trovano alcun sostegno in termini di sicurezza nazionale.
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Nella sua missiva al Segretario del Commercio, ha inoltre richiesto che venga mantenuta la documentazione sui nuovi controlli, per permettere una futura valutazione da parte di un’amministrazione repubblicana, con l’obiettivo di identificare eventuali ulteriori lacune nelle restrizioni imposte. Moolenaar ha chiarito che, con un possibile ritorno al potere di Trump, potrebbero essere adottate misure più rigorose nel campo della sicurezza e delle tecnologie strategiche, enfatizzando l’importanza di un approccio rigoroso e di un monitoraggio costante delle normative vigenti.
Misure imposte dagli Stati Uniti
Le recenti restrizioni imposte dagli Stati Uniti mirano a limitare le capacità tecnologiche della Cina, in particolare nel settore dei semiconduttori. Tra le nuove misure, spiccano i controlli sulle memorie ad alta capacità (HBM), riconosciute come elementi cruciali per lo sviluppo dell’intelligenza artificiale. Oltre a questo, è stata introdotta una nuova “guida per le bandiere rosse” per affrontare questioni di conformità e prevenire potenziali deviazioni. Il governo ha anche ampliato la sua Entità Lista, con 140 nuovi inserimenti e 14 modifiche, concentrando l’attenzione su produttori di strumenti, fabbriche di semiconduttori e aziende d’investimento della Cina coinvolte nel rafforzamento della modernizzazione militare della Repubblica Popolare Cinese.
Altre modifiche regolamentari hanno lo scopo di migliorare l’efficacia delle restrizioni precedenti, contribuendo a un approccio più rigoroso e sistematico per limitare le esportazioni verso aziende cinesi che potrebbero sostenere gli obiettivi militari del governo cinese. In questo contesto, è fondamentale tenere sotto stretto controllo le transazioni commerciali per garantire il rispetto delle nuove normative e prevenire le elusioni delle stesse.
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