Le nuove multe per Google potrebbero essere evitate grazie ad un accordo con l’Antitrust EU, le Lobby sono al lavoro.
Google sarebbe prossima a raggiungere un accordo con la sezione antitrust dell’Unione Europea, con la quale si trova ai ferri corti da tre anni a questa parte a causa di un’inchiesta che vede coinvolta la compagnia di Mountain View per abuso di posizione dominante: in questo modo, il motore di ricerca più popolare del web eviterebbe di incorrere in una sanzione che si preannuncia salatissima e metterebbe la parola fine alla lunga indagine.
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A rivelare quest’ultima indiscrezione è il quotidiano “Financial Times” che ha riportato come le due parti in causa stiano discutendo per trovare una soluzione pacifica alla diatriba: da qui ai prossimi anni, Google si impegnerebbe a rispettare il vincolo per cui sarà obbligata a indicare esplicitamente, nel caso di promozioni pubblicitarie a negozi on-line, locali e servizi bancari, che intende proporre piattaforme di ricerca sviluppate dai programmatori che lavorano in seno alla società di Mountain View. Non solo, Google sarà costretta a rendere chiaramente visibili anche i link che rimandano ad alcuni siti concorrenti come Yahoo, Bing ed Excite.
Di conseguenza, cambierà radicalmente l’aspetto delle pagine che mostrano i risultati delle query in Europa e, come fa notare anche il Financial Times, sarebbe la prima volta in assoluto che un colosso come Google si piega alle volontà della commissione antitrust europea in merito al suo core business.
La bega era nata nel novembre 2010, quando alcune multinazionali del settore, tra cui la Microsoft, fecero causa a Google per aver assunto una posizione troppo dominante sul mercato e pertanto si rivolsero all’antitrust dell’Unione Europea per avviare un’inchiesta ufficiale. Ma anche negli Stati Uniti, Google se l’è vista brutta quando la FTC (acronimo che sta per “Federal Trade Commission”) aveva effettuato degli accertamenti, senza però incriminare formalmente la società di Mountain View poiché non era riuscita a trovare delle prove che incastrassero Google di aver danneggiato la concorrenza.
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In queste ultime settimane, invece, la commissione europea ha illustrato le proprie valutazioni esprimendo viva preoccupazione in merito alla vicenda, per questa ragione Google ha deciso di assumersi degli impegni che ora è assolutamente chiamata a rispettare nei prossimi cinque anni per non incorrere in sanzioni pecuniarie pesantissime. Sulle proposte presentate dalla compagnia di Mountain View saranno ora chiamate a esprimere un giudizio le società rivali che hanno presentato ricorso, ossia Microsoft, Expedia e TripAdvisor.
Al momento, l’antitrust europeo non ha ancora fissato una data precisa nella quale emettere una sua sentenza, ma è probabile che il dossier rimarrà aperto fino al termine della prossima estate.
Nel frattempo, altre società che formano il consorzio FairSearch hanno presentato un altro appello contro il sistema operativo Android.
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