Chiudono migliaia di negozi fisici in Lombardia: tutta colpa della crisi, di Amazon e dell’ecommerce?
Il Declino Commerciale in Lombardia: Una Visione Critica
Nel cuore dell’Italia settentrionale, la Lombardia, nota per il suo fervore economico e culturale, sta affrontando una sfida significativa che minaccia il tessuto delle sue città e dei suoi centri storici.
Un recente studio condotto da Confcommercio e dal Centro studi delle Camere di Commercio Guglielmo Tagliacarne ha rivelato una tendenza preoccupante: in soli 11 anni, la regione ha visto una diminuzione del 13% delle sue attività commerciali, un campanello d’allarme per l’economia locale e per la vitalità urbana.
La Scomparsa delle Attività Commerciali: Una Tendenza Allarmante
Il declino registrato tra il 2012 e il 2023 è stato analizzato in diverse città lombarde, tra cui Bergamo, Brescia, e Monza, evidenziando una perdita netta di 2.334 unità nel settore del commercio al dettaglio, dei servizi di alloggio, e nella ristorazione.
Questo calo del 13,4% rispecchia non solo le sfide economiche ma anche i cambiamenti nei comportamenti di consumo e le difficoltà strutturali che le piccole imprese affrontano nell’adattarsi alle nuove realtà di mercato.
Il focus sulla Lombardia ha sottolineato una crisi particolarmente acuta nei centri storici, dove il calo ha raggiunto il 15,9%. Queste aree, un tempo cuore pulsante dell’attività commerciale e culturale, stanno vivendo una contrazione significativa che minaccia il loro ruolo tradizionale come centri di vita comunitaria e turismo.
Categorie Colpite e Sopravvivenza Urbana
Analizzando le diverse categorie, emerge che il commercio al dettaglio è il settore più colpito, con una riduzione del 23,4% nei centri storici. Questo declino non solo riflette la crescente competizione del commercio elettronico ma anche una trasformazione nelle abitudini di acquisto che privilegia la convenienza rispetto alla esperienza d’acquisto tradizionale.
Contrastando questa tendenza negativa, i servizi di alloggio e la ristorazione mostrano una resilienza maggiore, con un leggero aumento nelle aree periferiche. Questo suggerisce una diversificazione delle opportunità economiche e una potenziale via di ripresa per le imprese che riescono ad adattarsi alle nuove esigenze del mercato.
Riflessioni Finali e Vie di Sviluppo
Il vicepresidente vicario di Confcommercio Lombardia, Carlo Massoletti, sottolinea l’importanza vitale che negozi, bar, ristoranti e alberghi hanno nel rendere le città sicure, vive e attraenti. La chiusura di un’attività commerciale non è solo una perdita economica ma rappresenta un impoverimento del tessuto urbano e sociale.
L’impatto di queste chiusure è amplificato dai cambiamenti demografici e dalle nuove abitudini di consumo, che richiedono una maggiore offerta di servizi di prossimità. Per affrontare queste sfide, è cruciale un approccio multisettoriale che includa politiche di sostegno alle imprese, incentivi all’innovazione e strategie per la rivitalizzazione dei centri urbani.
In conclusione, la Lombardia si trova a un bivio: da una parte, la pressione delle tendenze economiche globali e dei cambiamenti nel comportamento dei consumatori; dall’altra, la possibilità di reinventarsi attraverso politiche innovative e una nuova visione dello sviluppo urbano. La strada verso la ripresa sarà complessa ma, con un impegno congiunto di imprenditori, policy maker e comunità locali, le città lombarde possono aspirare a un futuro prospero e inclusivo.