Maxi multa Apple, iTunes viola i brevetti
Tutta colpa di iTunes. Al centro della maxi multa ad Apple infiltta da una giuria texana tre invenzioni brevettate e non approvate da Smartflash una società texana fondata nei primi anni del 2000 dall’inventore Patrick Racz e specializzata nel dare in licenza brevetti.
Lo sapevi che chiedere la pubblicazione di comunicati stampa promozionali gratuitamente è evasione fiscale. ==> LEGGI QUI perchè.
Una multa da oltre mezzo milione di dollari “combinata” alla casa di Cupertino con una sentenza arrivata dopo una riunione di 8 ore della giuria, la quale imputa a Apple non solo di aver usato i brevetti senza permesso, ma anche di averlo fatto con l’aggravante della caparbietà. iTunes, il software per l’acquisto di musica e video, secondo la corte viola brevetti sull’immagazzinamento di dati e la gestione dei pagamenti.
Smartflash aveva chiesto 852 milioni di dollari di danni, mentre Apple, che ha annunciato ricorso, aveva quantificato il danno in 4,5 milioni. Oltre che alla Mela, Smartflash ha fatto causa a Samsung, Google e Amazon.
Maxi multa Apple, la risposta della Mela
“Smartflash non fa prodotti, non ha dipendenti, non crea posti di lavoro, non ha una presenza negli Stati Uniti e sta sfruttando il nostro sistema di brevetti per cercare royalty sulla tecnologia che Apple ha inventato”, ha dichiarato Kristin Huguet, un portavoce di Apple, secondo quanto riportato da Bloomberg. “Ci siamo rifiutati di pagare questa azienda per le idee che i nostri dipendenti hanno trascorso anni ad innovare, e sfortunatamente non c’è stata data altra scelta che intraprendere questa lotta attraverso il sistema giudiziario”.
Lo sapevi che chiedere la pubblicazione di comunicati stampa promozionali gratuitamente è evasione fiscale. ==> LEGGI QUI perchè.