Marmomac 2024: Omne Vivum in mostra
Da oggi fino al 27 settembre, Verona Fiere ospita Marmomac, un evento internazionale di riferimento nel settore del marmo e delle pietre naturali. In questo contesto, Giacomo Garziano, designer e architetto fondatore dello studio GG-loop, svelerà al pubblico la sua opera scultorea monolitica, Omne Vivum. Questa installazione è parte della mostra Full/Empty, curata da Raffaello Galiotto.
Omne Vivum è un progetto innovativo realizzato in collaborazione con Margraf, azienda veneta leader nella lavorazione dei marmi e delle pietre naturali. L’opera rappresenta uno spazio in cui il design si fonde organicamente con le qualità intrinseche del suono, trasformandosi in una cristallizzazione fisica dell’esperienza sonora. Con le sue dimensioni imponenti, alta 170 centimetri e larga 150, l’installazione trae ispirazione dall’iconografia dell’uovo cosmico, simbolo universale di creazione e connessione.
Progettata per fungere da rifugio meditativo, Omne Vivum invita i visitatori a ritirarsi dalla frenesia esterna e a immergersi in un’atmosfera di introspezione. La monumentale struttura in marmo di Fior di Pesco Carnico combina un guscio esterno elaborato con un interno morbido, evocando una dualità tra la durezza della materia e la fragilità dell’esperienza umana. Garziano afferma che “il padiglione è concepito come un luogo di ritiro, dove i visitatori possono isolarsi dal caos del mondo esterno e immergersi in un regno di introspezione”. All’interno di questo ambiente, ogni ospite è invitato a generare suoni, attivando lo spazio e facendo risuonare le venature del marmo, creando così un’esperienza sonora immersiva e unica.
Omne vivum: un’installazione unica
Omne Vivum si distingue non solo per la sua imponente presenza fisica, ma anche per la sua concezione artistica e interattiva. La struttura è una fusione di design moderno e artigianato tradizionale, creando un ponte tra il passato e il presente. Giacomo Garziano ha saputo cogliere l’essenza del marmo e della sua lavorazione, trasformando un materiale statico in un’esperienza dinamica e emotivamente coinvolgente.
In questo spazio, il visitatore non è un semplice osservatore; è invitato a diventare parte attiva dell’installazione. La possibilità di interagire attraverso la propria voce rende Omne Vivum un’opera viva, capace di adattarsi e rispondere alle azioni umane. Ogni suono emesso all’interno di questo fragile guscio di marmo genera una risposta acustica unica, amplificata dalle proprietà intrinseche del materiale, creando un dialogo diretto tra uomo e arte.
Questa interattività si traduce in un’esperienza collettiva, in cui ogni visitatore contribuisce a plasmare la vibrazione e l’atmosfera del luogo, rendendo Omne Vivum un’esperienza sempre nuova e sorprendente. La scelta dell’uovo cosmico come metafora centrale non è casuale; simbolo di vita e rinascita, invita a riflessioni più profonde sulle connessioni tra essere umano, natura e universo.
In questo modo, Omne Vivum non è semplicemente un’installazione scultorea, ma un invito a esplorare le proprie emozioni e a riscoprire il legame essenziale con il mondo che ci circonda. La scultura diventa quindi un catalizzatore di esperienze, un riflesso dei sentimenti e delle vibrazioni di chi la osserva e la vive in prima persona.
Caratteristiche del progetto
La struttura di Omne Vivum è stata progettata con una particolare attenzione alle riflessioni acustiche, orientando i suoni verso punti focali specifici. Questo design innovativo permette ai visitatori di vivere un’esperienza fisica tangibile attraverso la loro voce. L’ellisse dell’installazione invita gli utenti a esplorare la risonanza fisica generata dal canto, dall’intonazione o dai mormorii, creando vibrazioni che investono il corpo in modo palpabile, intensificandosi all’aumentare della sonorità emessa.
L’opera sfrutta tecniche di fresatura robotica e avanzati processi di modellazione digitale 3D, che consentono una precisione e una complessità senza precedenti nella lavorazione del marmo. Le forme intricate e dettagliate di Omne Vivum, realizzate con tecnologie all’avanguardia, sarebbero state difficilmente ottenibili utilizzando metodi tradizionali. Grazie alla sinergia con Margraf, l’installazione si erge come un esempio di eccellenza nel design, dimostrando quanto alto possa essere il livello di artigianato contemporaneo.
Ogni elemento del progetto è stato concepito per ottimizzare l’esperienza del visitatore, rendendo Omne Vivum un’opera interattiva e coinvolgente. La combinazione di materiali naturali e tecnologia permette di sperimentare un dialogo nuovo tra l’architettura e l’utente, in cui la qualità del suono diventa parte integrante del messaggio artistico. Oltre a essere una scultura, Omne Vivum funge da piattaforma di connessione emotiva, invitando a riflessioni sul rapporto tra la materia, il suono e l’essenza umana.
In questo modo, l’installazione non solo offre un momento di contemplazione, ma stimola anche un’interazione attiva e consapevole da parte dei visitatori, rendendo ogni visita unica e irripetibile. L’approccio artistico di Garziano presenta un’interpretazione innovativa dello spazio e del marmo, elevando l’esperienza estetica a un nuovo livello di coinvolgimento sensoriale.
La tecnologia alla base dell’opera
Il progetto futuro di Portal Universalis
Omne Vivum rappresenta non solo una realizzazione artistica di grande impatto, ma è anche la prima opera all’interno di un progetto ambizioso denominato Portal Universalis. Questo progetto mira a costruire un totale di 999 portali, ciascuno caratterizzato da forme e design unici, da posizionare lungo le “linee di energia sonora” – una rete di vibrazioni naturali che attraversa il pianeta, generando onde sonore a frequenza ultra-bassa.
Le linee di energia sonora hanno radici storiche, essendo state associate a siti antichi e sacri come Stonehenge e la Grande Piramide di Giza. Questi luoghi sono considerati nodi energetici che amplificano le vibrazioni, influenzando gli stati biologici ed emotivi degli esseri viventi in prossimità. Ogni portale progettato da GG-loop sarà concepito come uno spazio architettonico in grado di generare vibrazioni nel complesso mente-corpo-spirito del visitatore, favorendo il benessere e promuovendo una connessione più profonda con le energie primitive e pure della Terra.
Il design di questi portali non si limita a una mera funzione estetica, ma ha l’obiettivo di creare esperienze immersive che risuonino a livello personale e collettivo. Ogni portale sarà un’applicazione unica di tecnica e arte, capace di attrarre e condurre il visitatore in un viaggio di scoperta interiore, invitandolo a esplorare il proprio mondo sensoriale e a riconnettersi con la natura in un modo profondamente evocativo.
Portal Universalis si profila quindi come un’iniziativa che trascende il singolo progetto, dando vita a un nuovo paradigma in cui architettura, suono e natura si intrecciano, creando opportunità per esperienze trasformative e rigeneratrici. Ogni portale non sarà solamente un’opera architettonica, ma un’opportunità per l’interazione umana e per la riscoperta della relazione con l’universo che ci circonda.
Il progetto futuro di Portal Universalis
Il significato culturale e simbolico di Omne Vivum
Omne Vivum non è soltanto un’opera d’arte scultorea, ma rappresenta un profondo simbolismo culturale che invita alla riflessione sulla condizione umana e sul nostro legame con la natura. L’iconografia dell’uovo cosmico, da cui trae ispirazione, è per molti versi uno dei simboli più antichi e universali legati alla creazione, alla vita e alla rinascita. Questo design evocativo sollecita il visitatore a considerare il proprio rapporto con l’esistenza, la spiritualità e l’ambiente.
La scelta del marmo di Fior di Pesco Carnico non è casuale; questo materiale naturale non solo conferisce un’estetica straordinaria all’installazione, ma è intriso di storia e tradizione. Il marmo, simbolo di eternità e regalità, diventa il veicolo attraverso il quale si esprime una profonda risonanza interiore. Il contrasto tra la durezza del marmo e la dolcezza delle esperienze umane sottolinea la fragilità della vita e l’importanza di trovare un rifugio meditativo all’interno di questa realtà complessa e tumultuosa che ci circonda.
Inoltre, il design interattivo invita i visitatori a utilizzare la propria voce per attivare l’opera, creando una connessione diretta tra l’individuo e l’installazione. Ogni suono emesso non è soltanto una manifestazione della personalità di chi lo produce, ma diventa una parte integrante della conversazione tra il pubblico e l’opera, contribuendo a dare vita a un’esperienza collettiva. In questo spazio, il visitatore è incoraggiato a riflettere non solo sui propri sentimenti, ma anche sul potere del suono e della vibrazione come strumenti di connessione e comunicazione.
Omne Vivum, pertanto, si pone come una sorta di catalizzatore per l’esplorazione delle emozioni e della coscienza, invitando a una rivalutazione delle interazioni umane con la natura e con il mondo circostante. Questo invito alla contemplazione rappresenta un passo verso un’armonia più profonda con l’ambiente, creando uno spazio di riconnessione tra l’umanità e l’essenza primordiale della vita stessa.
Il significato culturale e simbolico di Omne Vivum
Omne Vivum non è soltanto un’opera d’arte scultorea, ma rappresenta un profondo simbolismo culturale che invita alla riflessione sulla condizione umana e sul nostro legame con la natura. L’iconografia dell’uovo cosmico, da cui trae ispirazione, è per molti versi uno dei simboli più antichi e universali legati alla creazione, alla vita e alla rinascita. Questo design evocativo sollecita il visitatore a considerare il proprio rapporto con l’esistenza, la spiritualità e l’ambiente.
La scelta del marmo di Fior di Pesco Carnico non è casuale; questo materiale naturale non solo conferisce un’estetica straordinaria all’installazione, ma è intriso di storia e tradizione. Il marmo, simbolo di eternità e regalità, diventa il veicolo attraverso il quale si esprime una profonda risonanza interiore. Il contrasto tra la durezza del marmo e la dolcezza delle esperienze umane sottolinea la fragilità della vita e l’importanza di trovare un rifugio meditativo all’interno di questa realtà complessa e tumultuosa che ci circonda.
Inoltre, il design interattivo invita i visitatori a utilizzare la propria voce per attivare l’opera, creando una connessione diretta tra l’individuo e l’installazione. Ogni suono emesso non è soltanto una manifestazione della personalità di chi lo produce, ma diventa una parte integrante della conversazione tra il pubblico e l’opera, contribuendo a dare vita a un’esperienza collettiva. In questo spazio, il visitatore è incoraggiato a riflettere non solo sui propri sentimenti, ma anche sul potere del suono e della vibrazione come strumenti di connessione e comunicazione.
Omne Vivum, pertanto, si pone come una sorta di catalizzatore per l’esplorazione delle emozioni e della coscienza, invitando a una rivalutazione delle interazioni umane con la natura e con il mondo circostante. Questo invito alla contemplazione rappresenta un passo verso un’armonia più profonda con l’ambiente, creando uno spazio di riconnessione tra l’umanità e l’essenza primordiale della vita stessa.