L’Istituto Superiore di Sanità diffonde le ultime ricerche su COVID-19
Oggi presentiamo i risultati che riguardano il mondo della comunicazione – QUI IL LINK ALLA RICERCA COMPLETA
COVID ● Contents Pubblicazione a cura del Gruppo di lavoro ISS – “Aggiornamento scientifico COVID 19”
LE RICERCHE E I RISULTATI
Van Bavel JJ, Baicker K, Boggio PS et al. Using social and behavioural science to support COVID-19 pandemic response
Risultati Le evidenze riguardano “percezione del rischio”, “contesto sociale”, “comunicazione scientifica”, “interessi collettivi e individuali”, “stress e coping”. Tra queste: appellarsi alla paura produce risultati solo se si percepiscono come “efficaci” i comportamenti richiesti; la bias da “ottimismo” va contenuta senza sconfinare nella induzione di ansia. L’evidenza smentisce che nei disastri prevalga il panico distruttivo, dietro alla “cooperazione” ci sono concetti di “identificazione”. Norme “descrittive” di comportamento (es. il distanziamento sociale) senza informazioni sulla approvazione di larga parte della popolazione sono meno efficaci.Tecniche come “fact-checking”, “psychological inoculation” e “crowdsourcing” possono contribuire alla lotta alle “fake news”. La ricerca è concorde sulla necessità di fornire indicazioni chiare sullo stato pandemico perché induce maggiormente le persone “indecise” a adottare comportamenti “altruistici” (es. non tornare al lavoro se non richiesto). L’uso intelligente dei media, di IT diadico e sincrono può mitigare stress e favorire comportamenti prosociali. Urgenza di: informazioni di sanità pubblica più disegnate su diversi target socio-culturali di audience; maggiore cooperazione tra organizzazioni sul territorio e autorità; favorire lo sviluppo di atteggiamenti mentali positivi dimostratisi più efficaci in contesti pandemici del tentativo diretto di riduzione dello stress.
Orso D, et al., European Journal of Emergency Medicine 2020 Infodemic and the spread of fake news in the COVID-19-era
Risultati In molti casi, si è riscontrato come sia stato il prevalere di un’opinione personale, sia pure espressa da soggetti qualificati e affidabili, a far da cassa di risonanza sui media e i nuovi strumenti di comunicazione sociale. Ma queste sono realmente notizie false? In termini tecnici, no. Provengono da fonti ritenute affidabili e non c’è motivo di dubitare della loro “autenticità”. Non sono parole attribuite fittiziamente a qualcuno. Tuttavia, in gran parte, si tratta di notizie reali ma inesatte e non corroborate da solide argomentazioni scientifiche. La condivisione di dati scientifici ha due aspetti critici: la presenza o l’assenza di “filtri” in grado di aumentare l’affidabilità delle informazioni; e la responsabilità individuale di rendere pubbliche le informazioni e la diffusione. Occorre che entrambi gli aspetti vengano attentamente considerati da ogni membro della comunità scientifica.
Perez-Fuentes MDC, et al., J. Clin. Med. 2020, 9, 1196 Questionnaire on Perception of Threat from COVID-19
Risultati L’analisi di dati ha mostrato la validità del modello BIP-Q5 per valutare la percezione della minaccia dovuta all’epidemia COVID-19. Per completezza, gli autori riportano anche alcuni limiti riscontrati e che meritano di essere menzionati, quali la necessità di valutare l’adattabilità del modello in altri paesi o anche la distribuzione in base al sesso del campione, dato che nel caso in questione la campionatura è stata fatta sulla base delle caratteristiche della popolazione spagnola.
Finset A, et al., Patient Education and Counseling, vol.103, Issue 5, May 2020 Effective health communication – a key factor in fighting the COVID-19 pandemic https://linkinghub.elsevier.com/retrieve/pii/S0738399120301853
Risultati Sono suggerite una serie di indicazioni pratiche da attuare, quali: l’utilità di creare un modello di semplice comprensione su come funziona la contaminazione e su come prevenirla; la richiesta di un cambiamento di comportamento non deve limitarsi solo alle raccomandazioni verbali, ma comportare anche interventi concreti sull’ambiente e persino sulla legislazione; sostituire comportamenti usuali e consolidati con altri già esistenti e praticati, di facile apprendimento; stimolare la consapevolezza dell’importanza sociale dei comportamenti e il senso di appartenenza alla comunità; sottolineare l’importanza di superare il problema del mantenimento nel tempo dei comportamenti; rafforzare il rapporto di dialogo e fiducia tra medici, pazienti e parenti.
Ahmed W, Vidal-Alaball J, Downing J, López Seguí F, J Med Internet Res 2020;22(5):e19458 PMID: 32352383 COVID-19 and the 5G Conspiracy Theory: Social Network Analysis of Twitter Data https://www.jmir.org/2020/5/e19458/
Risultati Un interessante grafico a colori permette di visualizzare i diversi cluster di utenti, tra cui spiccano due grandi network, uno di utenti isolati che twittano senza menzionarsi gli uni con gli altri (per esprimere ad es. la propria personale opinione) e uno denominato appunto “broadcast” composto da una fitta rete di retweet che si sviluppa prevalentemente intorno a un centro ben definito (website) promotore della teoria. Da questa analisi è anche emersa la mancanza di una figura di riferimento in grado di contrastare in modo autorevole la trasmissione di informazioni non veritiere.