L’avanguardia delle spedizioni secondo Amazon le consegne arrivano con i droni volanti
Che per Amazon la rapidità delle spedizioni sia sempre stato un chiodo fisso non lo scopriamo certo oggi, ma quel che bolle in pentola ai vertici del colosso di Seattle potrebbe davvero rivoluzionare il concetto di spedizione.
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E’ stato infatti presentato ufficialmente il progetto ‘Prime Air’, ovvero la possibilià di utilizzare dei piccoli quadricotteri per consegne inferiori ai 2.3 kg, entro un raggio di circa 15 chilometri. Questa innovativa soluzione consentirebbe alla società statunitense di soddisfare le richieste dei suoi clienti dopo soli 30 minuti dall’acquisto on-line.
L’entusiasmo per questa trovata avanguardista traspare nelle dichiarazioni di Jeff Bezos, il suo fondatore:”Sembra fantascienza ma tra qualche tempo vedere i velivoli di Prime Air sorvolare i cieli sarà normale”. A placare gli animi della più grande compagnia di commercio elettronico interviene però la FAA (Federal Aviation Administration), L’ente americano dovrà infatti esprimersi in merito alle numerose richieste di altrettante aziende, attratte dalla prospettiva futuristica di poter utilizzare piccoli droni per velocizzare sensibilimente i tempi di consegna.
Già l’estate scorsa “Domino’s” famosissima catena statunitense, aveva diffuso un video dimostrativo del suo ‘Domicopter’ http://www.youtube.com/watch?v=on4DRTUvst0 un mini-robot volante comandato a distanza, che si occupava di recapitare due pizze a domicilio sorvolando la città.
Attualmente sono state rilasciate autorizzazioni per circa 1.400 velivoli privi di pilota, limitandone l’utilizzo a scopi militari o governativi.
E se da una parte la burocrazia contrasta le intenzioni del CEO di Seattle, lo stesso Jeff Bezos manifesta qualche perplessità riguardo le eventuali complicazioni che potrebbe sorgere nel caso in cui qualche furfante provasse ad intercettare il volo del drone, per impossessarsi del contenuto del pacco.
I velivoli adottati da Amazon sono chiaramente identificabili, come si può notare dal video di presentazione che spopola su YouTube ed è facile presupporre che possano facilmente attirare l’attenzione dei curiosi. Tuttavia i droni a scopo commerciale hanno già fatto la loro comparsa tra i cieli della Cina, regolamentati da una legge apposita, mentre sarà imminente la loro diffusione in Australia. Le previsioni più generose auspicano l’apertura dei cieli americani per qualsiasi tipo di drone ad uso commerciale entro il 2015, seguito a ruota dall’ Europa che sposta la data al 2016, nonostante i dubbi a riguardo siano più consistenti delle certezze.
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Mentre i piani alti del colosso statunitense le provano tutti per migliorare l’efficienza delle consegne sotto il periodo natalizio, dalla Germania e dal Regno Unito (come testimonia un recente servizio ad opera della BBC) arrivano pesanti denunce da parte dei dipendenti. In tanti lamentano carichi di stress troppo elevati e condizioni lavorative “disumane”, spesso coperte da un silenzio rigoroso, parte integrante della politica lavorativa di Amazon. Minacce di sciopero in vista quindi, nel periodo più redditizio per il leader dell’ e-commerce.
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