La Rupia digitale presente nella bozza di strategia blockchain indiana
Appena una settimana dopo che la Reserve Bank of India ha confermato lo status legale di criptovaluta, un progetto di strategia nazionale sulla blockchain ha richiesto una rupia digitale ufficiale.
L’India avanza nella tecnologia Blockchain
Secondo i rapporti , il National Institute for Smart Governance (NISG) ha presentato una bozza di strategia sulla blockchain per i commenti delle parti interessate che aiuterà a definire l’ecosistema per la tecnologia di contabilità distribuita e criptovalute in India.
Il documento afferma che la blockchain era un argomento prioritario al Forum economico mondiale di Davos in cui un sondaggio ha suggerito che il 10% del PIL globale sarà archiviato su DLT entro il 2027.
La strategia prevede che l’India diventi uno dei paesi leader per innovazione, istruzione, commercializzazione e adozione della tecnologia blockchain e crittografica nei settori privato e pubblico entro il 2025.
Il documento raccomanda inoltre lo sviluppo di una criptovaluta ufficiale per l’India attraverso la collaborazione tra il governo e l’RBI.
“Si raccomanda vivamente che il governo dell’India e RBI escano con un INR (CBDR) della Banca centrale gestito su una Blockchain autorizzata dal pubblico”,
La banca centrale è una delle tante a rimuginare lo sviluppo del proprio CBDC. La Cina è attualmente la più avanti, anche se le banche europee stanno recuperando terreno. Gli Stati Uniti non si vedono da nessuna parte in questa corsa crittografica in quanto inciampano ancora sulla propria burocrazia.
Il progetto sottolinea che le leggi e i regolamenti dovrebbero essere basati sulle funzioni svolte da una blockchain e non sulla tecnologia stessa.
Attraverso una Blockchain autorizzata nazionale, il governo indiano può offrire “Trust as a Service” a una varietà di applicazioni decentralizzate e un numero qualsiasi di app blockchain autorizzate che ha aggiunto.
Nuovo entusiasmo dell’India verso la criptovaluta?
Un recente rapporto ha affermato che i regolatori in India allenteranno i controlli sui capitali consentendo ai cittadini di spostarsi ogni anno fino a $ 250.000 fuori dal paese, il che potrebbe consentire loro di utilizzare gli scambi di criptovalute all’estero.
Mentre questo non è un sostegno diretto al trading di criptovalute in India , è un passo nella giusta direzione. L’RBI ha confermato che le attività di criptovaluta non sono vietate in India, ma ha elaborato che alle entità regolamentate è vietato offrirle nel paese.
Le società di criptovalute indiane hanno fatto una campagna per abrogare il divieto. L’osservatore dell’industria locale “Crypto Kanoon” ha pubblicato aggiornamenti in tempo reale sulle recenti udienze giudiziarie alle quali si aspettano una decisione entro la fine del mese (questo venerdì).
Order passed by the Supreme Court today.#IndiaWantsCrypto pic.twitter.com/3MXE8ttcrT
— Crypto Kanoon (@cryptokanoon) January 28, 2020