Kazakhstan chiude 36 scambi di criptovalute illegali in una dura repressione
Chiusura di scambi di criptovalute illegali in Kazakhstan
Kazakhstan ha avviato una significativa operazione di repressione nei confronti degli scambi di criptovalute non autorizzati, con la chiusura di 36 piattaforme illegali nel 2024. Questa azione, comunicata il 6 gennaio dalla **Financial Monitoring Agency** del paese, segna una diminuzione del 96% rispetto all’anno precedente, dimostrando un impegno crescente nella lotta contro attività illecite nel settore delle criptovalute.
Le piattaforme chiuse sono state accusate di facilitare operazioni di riciclaggio di denaro, operando senza le necessarie licenze e non effettuando controlli sui propri clienti. La dichiarazione dell’agenzia ha sottolineato l’assenza di identificazione e monitoraggio di transazioni sospette, rendendo queste entità vulnerabili all’uso da parte di criminali informatici e trafficanti di droga. La totalità delle transazioni delle 36 piattaforme è stata stimata in circa 60 miliardi di tenge kazaki, equivalenti a oltre 112 milioni di dollari.
Nel contesto della chiusura, le autorità hanno sequestrato beni per un valore di circa 2,5 miliardi di tenge, pari a circa 4,8 milioni di dollari. Questo intervento rappresenta un passo importante per garantire un ambiente di mercato più sicuro e regolamentato in Kazakhstan, mirando a ripristinare la fiducia nei servizi di criptovaluta all’interno del paese.
Impatto della chiusura sulle operazioni di riciclaggio
La chiusura di 36 scambi di criptovalute illegali in Kazakhstan ha avuto un notevole impatto sulle operazioni di riciclaggio di denaro nel paese. Le autorità nazionali, in particolare l’**Financial Monitoring Agency**, hanno sottolineato che queste piattaforme agivano come canali privilegiati per la movimentazione di fondi illeciti, poiché erano in grado di eseguire scambi di fiat in criptovalute senza alcun controllo sull’identità degli utenti. La mancanza di procedure di identificazione ha reso tali scambi estremamente attraenti per i criminali, incentivando una profonda infiltrazione delle attività illegali nel panorama finanziario.
In base alle dichiarazioni ufficiali, l’operazione ha portato a un significativo abbattimento delle transazioni non tracciate, stimando che oltre 112 milioni di dollari fossero stati movimentati attraverso queste piattaforme non autorizzate. Questo ha permesso di scongiurare l’opacità che ha caratterizzato fino a poco tempo fa il settore delle criptovalute nel paese, favorendo una maggiore trasparenza e legittimità.
La rapida azione delle autorità non solo consente di ridurre le opportunità per le attività di riciclaggio ma rappresenta anche un deterrente per altre piattaforme non autorizzate. La chiusura di questi scambi illegali, insieme al sequestro di beni illeciti, contribuisce a porre un freno al flusso di denaro sporco e potenzia le capacità delle forze dell’ordine e dell’intelligence finanziaria di investigare e identificare ulteriori crimini finanziari. Questo intervento rafforza anche gli sforzi in corso per costruire un ecosistema di criptovalute più sicuro e responsabile in Kazakhstan.
Le indagini del 2023 e l’andamento della repressione
Il 2023 è stato un anno cruciale per la Financial Monitoring Agency del Kazakhstan, che ha intensificato le proprie attività di indagine e repressione nei confronti degli scambi di criptovalute non autorizzati. A seguito della crescente preoccupazione per le operazioni di riciclaggio e il traffico di fondi illeciti, sono stati bloccati ben 980 scambi di criptovalute non in regola, con concomitanti indagini su operazioni illegali. Tali azioni hanno evidenziato un notevole incremento dell’attività di enforcement, moderando l’intensità di transazioni non verificate e riducendo il rischio di attacchi criminali associati al settore.
La strategia di repressione ha visto non solo la chiusura dei servizi non autorizzati, ma anche un monitoraggio sistematico delle piattaforme ancora operative. In collaborazione con altre agenzie governative, tra cui il National Security Committee e il Ministry of Culture and Information, le indagini hanno portato alla scoperta di due piattaforme coinvolte in schemi piramidali. Le autorità hanno prontamente intrapreso azioni legali, garantendo il rimborso agli investitori per un totale di 545.000 USDt (USDT) e congelando ulteriori 120.000 USDT destinati a vittime di frodi.
Questo approccio proattivo si è rivelato efficace nel dissuadere la proliferazione di piattaforme illegali e nel creare un ambiente di fiducia per gli scambi di criptovalute regolamentati. La lotta contro le attività illegali nel settore continuerà a essere un obiettivo primario per il Kazakhstan, nonostante la presenza di exchange globali come Binance e Bybit, i quali operano sotto rigorose normative. La sinergia tra le agenzie di vigilanza e la comunità internazionale sarà fondamentale per mantenere l’integrità del mercato delle criptovalute nel paese.
Collaborazioni internazionali contro l’uso illegale delle criptovalute
Le autorità kazake stanno intensificando gli sforzi per combattere l’uso illecito delle criptovalute attraverso la realizzazione di collaborazioni con organizzazioni internazionali. L’obiettivo principale è quello di sviluppare strategie più efficaci e condividere informazioni utili che perseguano il contrasto a pratiche illegali. In un contesto globale in cui il crimine informatico sta diventando sempre più sofisticato, il Kazakhstan riconosce l’importanza di alleanze strategiche per migliorare la propria capacità di intervento.
Il *Financial Monitoring Agency* (FMA) del Kazakhstan ha già avviato dialoghi con agenzie di regolamentazione di altri paesi, con l’intento di armonizzare le normative e le prassi di enforcement nel settore delle criptovalute. Questo approccio mira a garantire che le piattaforme di scambio operino sotto controlli di conformità simili, facilitando così una sorveglianza più rigorosa delle operazioni finanziarie. Inoltre, il Kazakhstan sta collaborando con istituzioni come INTERPOL, per prevenire e perseguire il riciclaggio di denaro e altri reati finanziari transnazionali.
Le collaborazioni internazionali si estendono anche all’adozione di tecnologie avanzate per il monitoraggio delle transazioni. Attraverso scambi di best practices e l’implementazione di strumenti di analisi dei dati, il Kazakhstan si prefigge di sviluppare un’infrastruttura adeguata per rilevare comportamenti sospetti nelle piattaforme di scambio. Tali misure non solo contribuiscono a mantenere l’integrità del mercato delle criptovalute, ma rafforzano anche la fiducia delle istituzioni e degli investitori. Con una rete di collaborazioni in crescita e un focus sulla regolamentazione, il Kazakhstan si sta posizionando come un attore chiave nella lotta contro l’abuso delle criptovalute sul piano internazionale.
Progetto di lancio del tenge digitale per il 2025
Il Kazakhstan sta preparando un’iniziativa significativa per l’introduzione del **tenge digitale**, con l’obiettivo di lanciare una valuta digitale ufficiale entro il 2025. Questo progetto, avviato nel febbraio 2023, mira a modernizzare il sistema di pagamento del paese e a migliorare la tracciabilità delle transazioni finanziarie. Con l’emergere delle criptovalute e la crescente preoccupazione per il riciclaggio di denaro, il Kazakhstan riconosce la necessità di adottare una forma di valuta che possa facilitare transazioni più sicure e controllate.
Il **National Payment Corporation** sta collaborando con enti internazionali, tra cui **Visa** e **Mastercard**, per integrare il tenge digitale nei circuiti di pagamento esistenti. Questo approccio congiunto permette di garantire che il nuovo sistema di pagamento sia non solo compatibile ma anche innovativo. Come sottolineato dal presidente della National Payment Corporation, **Binur Zhalenov**, il tenge digitale avrà la potenzialità di essere utilizzato via dispositivi mobili, interfacce come **Apple Pay** e **Samsung Pay**, aumentando così la comodità per gli utenti.
In aggiunta alle funzionalità accattivanti del tenge digitale, il progetto prevede anche misure di sorveglianza avanzate per garantire un monitoraggio efficace delle transazioni, minimizzando le opportunità di frodi e riciclaggio. Le autorità kazake si impegnano a costruire un ecosistema finanziario più sicuro e resiliente, nel quale il tenge digitale gioca un ruolo fondamentale nel rendere più trasparenti i flussi monetari e nel combattere le operazioni illecite.
Questa iniziativa non rappresenta solo un passo verso l’innovazione tecnologica, ma segna anche un impegno chiaro da parte del Kazakhstan nella regolamentazione del settore delle criptovalute e nell’adozione di standard più elevati per le operazioni finanziarie. Con l’approccio strategico e la cooperazione internazionale, il Kazakistan punta a posizionarsi come un leader nel settore delle valute digitali emergenti.