Il re delle televendite torna in tv: la ritrovata genialità di Antonio Ricci
Roberto Da Crema: Il re delle televendite torna in tv
Roberto Da Crema, meglio conosciuto come il “Baffo” della televisione, ha fatto il suo ritorno sul piccolo schermo all’età di 71 anni, grazie all’invito di Antonio Ricci, il noto creatore di Striscia la notizia. In un’intervista rilasciata al Quotidiano Nazionale, Da Crema ha condiviso la sua emozione per questa nuova avventura e ha sottolineato l’importanza di Ricci, definendolo un “vero genio”. I due sono legati da un aneddoto risalente a trent’anni fa, quando Roberto vendette a Ricci un fornetto, che rappresenta solo uno dei tanti oggetti che ha messo sul mercato nel corso della sua carriera.
La carriera di Da Crema è caratterizzata da un rapporto peculiare con Mediaset, dove ha avuto modo di interagire con diversi volti noti del panorama italiano, inclusi personaggi come Silvio Berlusconi. Roberto ricorda con orgoglio di aver venduto orologi Swatch con il marchio ‘Watch’, raggiungendo vendite record di ben 1 milione e 750mila pezzi. Questo successo ha ulteriormente cementato la sua posizione di influencer nel mondo delle televendite e della vendita diretta.
Nel contesto del suo ritorno in televisione, Da Crema ha testimoniato come il mondo delle televendite abbia evoluto nel tempo, mostrando un’alto grado di competenza e esperienza nel suo campo. Con la sua storicità e personalità carismatica, Roberto è pronto ad affrontare nuove sfide, riproponendo il suo stile inconfondibile al servizio della nuova generazione di spettatori. Un capitolo affascinante della televisione italiana riscopre così un protagonista di spicco, dando l’opportunità a un vasto pubblico di rivivere le emozioni e i successi di un’epoca memorabile.
La carriera tra televendite e vendite dirette
Roberto Da Crema ha segnato un’era nelle televendite italiane, distinguendosi come un innovatore del settore fin dagli anni Ottanta e Novanta. La sua carriera non si limita solo al piccolo schermo; infatti, ha intrapreso la sua avventura lavorativa nel mondo delle vendite dirette. Ricorda con umiltà il periodo in cui bussava porta a porta, un’esperienza che lui stesso definisce “una palestra incredibile”. Questa fase di vita lo ha forgiato, fornendogli competenze fondamentali per il suo futuro nelle televendite.
Negli albori della sua carriera nel settore, Da Crema ha compreso l’importanza della fiducia nella vendita. Era evidente che i clienti non compravano solo un prodotto, ma spesso si lasciavano attrarre dalla personalità del venditore. Questa intuizione lo ha portato a sviluppare un suo marchio di aspirapolveri, un prodotto che commercializzava con successo grazie alla fiducia che il pubblico riponeva in lui, non necessariamente nel brand. La sua prima apparizione nel segmento delle televendite risale a quando ha realizzato una dimostrazione per Telecor, in uno studio che addirittura equivaleva a una cantina. Questo evento rappresentava l’inizio di una carriera che avrebbe portato a grandissimi successi.
Nel corso degli anni, Roberto Da Crema ha ampliato la sua offerta di prodotti, spaziando dagli elettrodomestici a una varietà di articoli di uso quotidiano. La sua capacità di sintonizzarsi sulle esigenze del mercato e di captare le tendenze emergenti gli ha permesso di stabilire un legame duraturo con il pubblico. La vendita mediante televendita ha mutato i suoi connotati, affinando le tecniche promozionali e rendendo il suo stile unico e immediatamente riconoscibile. Attraverso la sua dedizione e visione imprenditoriale, Da Crema è riuscito a diventare una figura iconica nel panorama delle vendite italiane, consolidando il suo status di leader nel settore, un viaggio che continua a ispirare le generazioni attuali e future.
Indagini e rinascita: la storia di Da Crema
Nel 2003, Roberto Da Crema ha vissuto un capitolo difficile della sua vita: l’indagine per bancarotta fraudolenta. Questo periodo buio lo ha portato a trascorrere sei notti in carcere, un’esperienza che ha segnato profondamente il suo percorso. Con umiltà, ricorda i momenti difficili, sottolineando come il magistrato Piero Calabrò gli avesse consigliato di mantenere un profilo basso durante il processo. Da Crema riflette sulla sua situazione con sincerità, ammettendo gli errori del passato e il prezzo che ha dovuto pagare, sia in termini emotivi che finanziari: una multa fastidiosa di ben 650.000 euro. Tuttavia, ha trovato la forza di rialzarsi, riscoprendo la sua vocazione e il suo talento per la vendita.
La vita professionale di Da Crema ha subito una svolta significativa nel 2013, grazie a una telefonata da parte di Pubblitalia. L’amministratore delegato gli ha proposto un’opportunità: reclamizzare prodotti in sovrappiù nei magazzini dell’azienda. Da Crema ha accolto questa sfida a cuor leggero, ritrovando la propria passione per le vendite. Durante questo nuovo incarico, si è ritrovato a indossare una camicia dal collo lungo e dalle forme particolari, un capo ormai desueto sul mercato. Con la sua consueta carisma e ironia, ha fatto leva sulla sua esperienza per attirare l’attenzione, concludendo la vendita di 12.000 camicie in tempi record.
Questa rinascita imprenditoriale è stata accompagnata da un’ulteriore ascesa: Da Crema ha tesserato i suoi clienti, aprendo cinque punti vendita in Lombardia, accogliendo un vasto pubblico di 450.000 tesserati. Dotato di una resilienza che lo contraddistingue, Roberto ha dimostrato che anche dopo un periodo di buio è possibile ripartire e riconquistare la fiducia del pubblico. La sua resilienza e capacità di adattamento nel periodo post-difficile sono diventati un’incredibile fonte d’ispirazione per molti, testimoniando che anche le esperienze più negative possono trasformarsi in opportunità di rinascita.
Episodi memorabili: dalla Porsche comprata al consiglio per i clienti
Una delle esperienze più clamorose di Roberto Da Crema si lega a un acquisto sfortunato: una Porsche usata che, inizialmente, sembrava il segno di uno status ritrovato. Tuttavia, la gioia si trasformò rapidamente in frustrazione. Da Crema racconta di aver percorso appena due chilometri dopo aver ritirato l’auto, quando improvvisamente si è trovato bloccato, incapace di proseguire. Questo imprevisto gli è costato tempo e denaro, rappresentando una lezione crocevia in un percorso ricco di alti e bassi. Riconosce che, nonostante il colpo ricevuto, ha saputo trasformare le difficoltà in insegnamenti, alimentando la sua saggezza nelle relazioni con i suoi clienti e nel suo lavoro futuro.
Oltre alle disavventure automobilistiche, Da Crema ha anche un’importante lezione da condividere riguardo alla vendita. Un aspetto fondamentale, da lui osservato nel corso degli anni, è l’attenzione al diritto di recesso per i clienti. A tal riguardo, mette in guardia i telespettatori sul fatto che la legge nazionale prevede requisiti ben precisi: «Il diritto di recesso deve essere chiaramente indicato sia sulla confezione sia all’interno del pacco». Un episodio particolarmente significativo si ricollega a una sua esperienza passata mentre gestiva un enorme volume di vendite, raggiungendo 70.000 spedizioni mensili. Un errore nella comunicazione dei diritti di recesso lo ha trascinato in una situazione complessa, con sanzioni che inizialmente ammontavano a una cifra stratosferica di mille miliardi di lire. È stata solo dopo otto mesi che questo errore è emerso, facendogli pagare milioni in sanzioni, ma curiosamente trasformando la situazione in una sorta di ‘pubblicità’ estemporanea, in grado di accrescere la sua notorietà.
Questa esperienza lo ha reso un commentatore privilegiato e una voce autorevole nel campo delle televendite, spingendolo a incoraggiare i potenziali acquirenti a verificare sempre i loro diritti. Considerato il suo respiro e la sua visione, Da Crema si riconferma una figura di riferimento, non solo per il suo retaggio di venditore, ma anche per il suo impegno a proteggere e informare i consumatori, un aspetto cruciale nell’interazione commerciale moderna. I suoi episodi, sia celebrativi che di avvertimento, costellano un cammino di crescita che continua a coinvolgere e ispirare il pubblico.
Un rapporto speciale con Antonio Ricci e Mediaset
Roberto Da Crema ha sempre avuto un legame particolare con Mediaset, un rapporto che ha fruttato collaborazioni significative. La chiamata di Antonio Ricci per il suo ritorno in Striscia la notizia rappresenta non solo un’ulteriore opportunità per Da Crema di riemergere nel panorama televisivo, ma anche una testimonianza del suo valore all’interno del settore. Ricci, riconosciuto come un maestro dell’intrattenimento televisivo, ha saputo individuare in Da Crema una figura capace di portare freschezza e nostalgia, un perfetto connubio tra passato e presente.
La disponibilità di Da Crema a ritornare sul piccolo schermo non può prescindere dalla sua storia professionale e dalle esperienze condivise con Mediaset. In particolare, Roberto ricorda con affetto un episodio risalente a trent’anni fa, quando, a lui trovandosi a vendere un fornetto a Ricci, si è instaurato un legame che ha saputo resistere alla prova del tempo. Da quel momento, la carriera di Da Crema prende slancio, portandolo a diventare uno dei volti più riconoscibili della televisione italiana, capace di attrarre oltre il prodotto stesso.
Un altro aspetto rilevante è il suo rapporto con Silvio Berlusconi, grazie al quale ha potuto espandere ulteriormente il proprio marchio. «All’epoca degli Swatch», racconta, «riuscì a creare una linea di orologi che vendette in maniera straordinaria, piazzando oltre 1 milione e 750 mila pezzi». Questo successo commerciale ha consolidato la sua reputazione, non solo come venditore, ma anche come imprenditore lungimirante. La sua storia è quindi carica di esperienze significative che intrecciano la sua vita personale e professionale con quella di alcuni dei nomi più influenti della televisione italiana.
Da Crema, con la sua personalità travolgente e il suo carisma unico, continua ad affascinare il pubblico, dimostrando che, nonostante le difficoltà affrontate nel corso della sua carriera, è sopravvissuto e si è reinventato. Il sostegno di Ricci e di Mediaset rappresenta un sostegno istituzionale non trascurabile in questo processo di rinascita, attestante come i legami professionali possano rivelarsi fondamentali per nuove opportunità.