Bevi e degusta i migliori vini rossi da comprare con le migliori offerte online
Saper scegliere i vini non è così difficile, ecco quali sono i migliori vini rossi economici in commercio e quali sono le loro caratteristiche: dal sapore al colore, dal profumo all’etichetta. Ogni evento ha un vino perfetto per l’occasione e ogni occasione ha determinate caratteristiche, proprio come il vino. Scegliere il vino giusto non è mai un’operazione semplice, a meno che non siate degli esperti.
Se non lo siete, avete trovato l’articolo giusto. Il vino è un prodotto che piace alla stragrande maggioranza della popolazione, sia da bere, sia semplicemente da “avere”. Ma spesso le persone lamentano di non essere in grado di scegliere un vino, si affidano al prezzo alto per essere sicuri di non sbagliare, o ai nomi altisonanti di alcune marche famose.
Conoscere il vino e le sue proprietà è fondamentale per riuscire a trovare il prodotto perfetto per voi. Sapere quello che si starà per bere aumenterà il piacere della “bevuta”, che solo a quel punto potrete chiamare “degustazione”.
Innanzitutto dimenticate il prezzo come metro di giudizio, e dimenticate ogni alto pregiudizio che ha condotto le vostre scelte fino ad ora. Una falsa convinzione, diffusissima, riguarda l’abbinamento del vino con il cibo: se vi serve un vino per una cena di pesce non scartate automaticamente i vini rossi! Lo stesso vale per le cene di carne con i vini bianchi. Detto questo, anche se state cercando un vino per cucinare una cena di pesce, potete continuare a leggere per scoprire i segreti dei vini tinti.
Come iniziare a scegliere: il prezzo
I vini esistenti hanno un numero veramente esorbitante, quasi inimmaginabile. Ogni annata dello stesso vino ci dona un vino diverso, e ogni anno il suo sapore sarà differente. Insomma, in un certo senso potremmo quasi dire che è impossibile bere due volte lo stesso identico vino, proprio perché quest’ultimo è vivo e cresce, matura e invecchia.
Per non lasciarsi schiacciare dalle molteplici caratteristiche che possiede ogni vino, è opportuno imparare a effettuare una prima scrematura basandovi su un dato chiaro e semplice: il contenuto dell’etichetta. L’etichetta contiene una serie di informazioni che possono guidarci verso una scelta sicura. Certo, un vino lo si comprende solo iniziandolo a guardare una volta che è stato versato nel calice, ma -a meno che non siate in un’enoteca o in una cantina in cui sono permessi gli assaggi- questo non è possibile.
Prima abbiamo ricordato che l’equivalenza vino costoso significa vino buono è sbagliata, ma è vero che un vino troppo economico (in generale sotto i 5-6 euro) difficilmente sarà buono. Per i neofiti potrà sembrare un discorso snob, ma per fare un buon vino è necessaria la cura e la professionalità di esperti che si dedicano alla sua creazione per molto tempo. Il prezzo di questa attenzione ed esperienza non può essere troppo basso se si vuole un buon prodotto.
Come interpretare l’etichetta
Il dato sull’etichetta relativo al costo è quello più chiaro, ma il resto non sono informazioni immediatamente comprensibili da tutti. Le sigle DOP, DOC o DOPG sono, in generale, indice di una buona qualità. Servirci di queste semplici sigle può aiutarci senza troppa fatica a trovare il vino giusto. Ma attenzione, prestate attenzione al luogo di imbottigliamento. Spesso le uve provengono dal luogo che ci aspetteremmo, secondo quanto indicato dalla sigla DOC o DOP, ma alcune regioni rendono possibile l’imbottigliamento altrove, magari per ridurre i costi di produzione o per venderne una parte.
Per andare ancora più sul sicuro scartate i supermercati: spesso la scelta è ampia solo apparentemente e, a parte casi eccezionali, vige la mediocrità. Una buona alternativa è recarsi direttamente dai produttori, nelle cantine o nelle enoteche di fiducia. Se questo non dovesse essere possibile utilizzate internet. Gli acquisti di vino online dovrebbero diffondersi maggiormente, poiché è ora possibile raggiungere produttori lontani, magari meno conosciuti ma di altissima qualità.
Farsi un gusto
Dopo che avete acquistato un vino provate e riprovate. Capite cosa vi piace e cosa no, capite cosa vi piace di un vino rosso, cosa cercate in ogni prodotto. Mi raccomando, se un prodotto vi è piaciuto riprovatelo, assorbite le note positive che avete ricevuto, piano piano riuscirete a usarle come strumento per scegliere. Se siete appassionati di un determinato tipo di vino provate le sue varianti, provate vini da diversi territori e non lasciatevi spaventare dall’insolito.
Le uve possono essere tipiche di un determinato luogo, ma possono adattarsi anche ad altri ecosistemi, dando vita a vini leggermente diversi e spesso sorprendenti. Infine non lasciatevi spaventare dalle classifiche ufficiali, se vi piace un vino che è stato stroncato da fior fior di sommelier non è un problema. Alla fine si beve vino per farsi un piacere, non per far contenti gli altri.
I migliori vini rossi
Scartati i vini che non hanno passato la scrematura descritta sopra, si potrebbe parlare per ore di vini che valgono la pena di essere assaggiati. Perché non vi sono semplicemente vini migliori e vini peggiori. Esistono invece vini diversi tra loro in modi profondamente differenti, vini che rendono onore alle uve da cui provengono in modo totalmente diverso. Esiste una regola generale per stilare una classifica dei migliori? Teoricamente no, non stiamo parlando di prodotti che possono essere giudicati con sicurezza matematica, ma tendenzialmente gli esperti sono in grado di stilare una classifica più o meno oggettiva.
Il Gambero Rosso premia annualmente una serie di vini e di cantine, affidarvi a questa guida è sicuramente un buon inizio. Se volete risparmiare non mancano i vini premiati come miglior rapporto qualità-prezzo. Quest’anno i Barolo, e i Barbaresco hanno avuto una vasta produzione, di alta qualità. Passando al Veneto ben 14 Amaroni della Valpolicella hanno ottenuto tre bicchieri da Gambero Rosso, un Bertani del 2008 può essere una buon esempio. Andando in Alto Adige non perdetevi il Lagrein, sceglietelo di Novacella per andare sul sicuro. o un Lagrein Taber Ris del 2014, della Cantina di Bolzano, premiato con tre bicchieri nel 2017,
Il Brunello di Montalcino può essere una buona garanzia quando si parla di rosso, il Biondi Santi della tenuta “il Greppo” è sicuramente il migliore, anche se molto costoso. Se i vini più forti non vi spaventano allora potete contare su un Cannonau o sul Barbera, ma non usate mai la gradazione alcolica come metro di giudizio. Un Barbera che sull’etichetta ha indicata una gradazione alcolica maggiore di un altro non sarà assolutamente “più Barbera dell’altro”.
Potete andare sul sicuro con un Barbera D’Asti o d’Alba docg come il La Tota 2013, il Pomorosso del 2013 o il Barbera doc d’Alba di Pian Romualdo, del 2012. Fin ora poi abbiamo solo considerato l’Italia. Ma non lasciatevi spaventare da vini che provengono dalla Nuova Zelanda o dalla California, questi due territori stanno investendo moltissimo sulla produzione vinicola, spesso con risultati eccellenti. Certo, negli States manca la varietà di uve autoctone, ma le uve europee si sono adattate alla perfezione. Provate un Pinot Nero rosso californiano.
10 vini, consigliati dai nostri esperti, che meritano di essere provati
Perfetto se lasciato invecchiare per due anni, il Soprasasso mantiene l’intensità tipica dell’Amarone e il suo gusto quasi stucchevole. Servitelo a 16° gradi in media, ma si può scendere a 15°. Non servitelo a più di 18°. Se fa più caldo non abbiate paura di lasciarlo raffreddare un po’. Provieniente da uve di Corvina principalmente, ma anche di Rondinella e Molinara, l’Amarone è un celebre passito secco, dal colore granato, dal sapore pieno, vellutato e caldo. L’Amarone ha una gradazione alcolica che varia dai 14° ai 17°, questo Soprasaso ha 15%Vol.
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Il Brunello non è un vino accessibile a tutti per via del suo meritatissimo costo. Eppure questo Biondi Santi è uno dei Brunello di Montalcino migliori -ne abbiamo parlato sopra- senza che abbia un prezzo esorbitante. Può diventare anche molto longevo senza perdere di qualità. Il Biondi Santi è praticamente una garanzia quando si parla di Brunello di Montalcino, e si continua a confermare con la medesima alta qualità ogni anno. Anzi, con le annate a fine anni 2000 si è confermato come uno dei migliori vini in assoluto.
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Il Pinot Nero è una varietà di uva formidabile, e produrre vini rossi tramite essa è un compito arduo anche per i viticoltori più esperti. Questo vino proviene da uve cresciute sui colli sudtirolesi, all’ombra delle Alpi, nella val d’Adige e Valle Isarco. Ha un colore tra il rubino e il granato, al gusto e all’olfatto ha sentori di frutti di bosco. Il gusto è armonico, abbinatelo con carni dal gusto deciso o con i formaggi piccanti (provatelo con i formaggi al fieno tipici della zona).
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Il Cannonau è un must quando si parla di rossi, e il Costera della cantina Argiolas è un ottimo esempio di Cannonau. E’ un rosso purpureo il suo, all’olfatto presenta sentori di frutti di bosco, macchia mediterranea, uva spina. Al gusto è sapido, leggermente acidulo e strutturato.
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Il Merlot, amato o odiato per la sua vasta diffusione in vari territori del mondo, è sicuramente un rosso che non può mancare. Spesso infatti, nonostante non sia autoctono, appartiene da molto tempo alla tradizione vinicola di una regione, come per esempio il Friuli. Nel film Sideways, incentrato sull’amore per il vino, il personaggio di Paul Giamatti odia il Merlot proprio per la sua incredibile capacità di crescere quasi ovunque, a differenza del Pinot Nero, che cresce solo in particolari angoli del globo.
Sì, il Merlot cresce ovunque ma piace anche ovunque. Questo Merlot del Friuli può essere un buon modo di apprezzarlo. E’ un rosso dal colore intenso, quasi granata, il gusto è corposo e lascia un sentore di frutti di bosco e ciliegia, oltre che una piacevole freschezza.
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Abbiamo già ricordato che il prezzo alto non è garanzia di qualità, ma in questo caso ci troviamo di fronte a un Barbera d’eccezione, da grandi occasioni. Il Barbera d’Asti Pomorosso Coppo del 2013 è un prodotto premiato con ben tre bicchieri da Gambero Rosso.
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Lo Sforzato di Valtellina è un passito tipico dell’omonima valle in provincia di Sondrio. Una vino d’eccezione che proviene da uve autoctone di quella zona. E’ un rosso intenso con riflessi granata, ha un odore ampio e intenso. Al gusto è molto morbido con chiari sentori di legno.
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Il Barolo Chinato è un vino particolarissimo, assolutamente da provare se amate i vini liquorosi. Questo Chinato può essere il modo perfetto per chiudere un pasto in maniera elegante, in sostituzione ad altri celebri vini come Marsala e Porto. Il Barolo Chinato deriva da un Barolo DOCG lasciato a macerare con delle spezie, a cui vengono aggiunti zuccheri e alcol etilico. Il suo gusto è sotteso tra il dolce e l’amaro, i suoi sentori speziati al rabarbaro, genziana e cardamomo vi conquisteranno.
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Il Teroldego Rotaliano Zeni è stato premiato nel 2017 con 3 bicchieri da Gambero Rosso, affermandosi come vino trentino di altissima qualità. Il suo sapore è particolarmente intenso, il colore è di un rosso rubino tendente al mattone, e al gusto si presenta di corpo e tannico.
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Concludiamo con un prodotto eccezionale, che ha sorpreso i palati di tutto il mondo. Premiato da Wine Spectator come miglior vino del 2016 con il punteggio di 95/100, un risultato eccezionale. Un vino californiano che è destinato a fare la storia, un bello smacco per i concorrenti europei.
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