Guadagnare su Threads: il segreto dell’algoritmo per i creator svelato
Creatori e programma di bonus su Threads
Meta ha recentemente lanciato un programma di incentivazione per i creatori su Threads, un’applicazione di social media che sta tentando di affermarsi nel panorama digitale. Questo programma, attualmente ad accesso limitato, ha attratto una varietà di creatori che vanno da fotografi e artisti a blogger di cibo, ognuno con l’obiettivo di monetizzare la propria presenza online. Tra coloro che hanno aderito al programma, alcuni sono riusciti a ripagare debiti, mentre altri hanno trovato un modo per guadagnare un reddito aggiuntivo attraverso interazioni mirate.
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Il programma di bonus, introdotto in aprile, offre ai creatori la possibilità di ricevere compensi in base all’engagement generato dai loro post. Tuttavia, i dettagli su come il programma funzioni rimangono piuttosto vaghi. Creatori come Audrey Woulard, fotografa con un seguito già consolidato su Instagram, stanno esplorando nuove forme di contenuto per soddisfare i requisiti di coinvolgimento stabiliti da Meta. La sua scelta di focalizzarsi sulle risposte ai post di altri utenti, piuttosto che sulla creazione di contenuti originali, le ha permesso di accumulare le visualizzazioni necessarie per massimizzare i benefici del programma.
I partecipanti vengono suddivisi in diversi livelli, con bonus che variano in base a metriche specifiche da raggiungere. Ciò che emerge è che nessuno dei creatori intervistati sembra comprendere completamente il processo di selezione per il programma di bonus, sebbene un requisito noto sia possedere un account professionale su Instagram. Questo porta a una certa frustrazione e confusione tra i creatori, che si trovano spesso a speculare su come e perché il loro lavoro venga premiato.
Un esempio significativo è fornito da Josh Kirkham, un artista che ha un vasto seguito su Instagram e che ha trovato successo anche su Threads. Nonostante ciò, anche lui non riesce a individuare alcun schema chiaro riguardo al tipo di video che attireranno più visualizzazioni, evidenziando l’aspetto casuale dell’algoritmo di raccomandazione di Threads. Questa incertezza alimenta le speculazioni su come i creatori possano ottimizzare i loro contenuti in modo efficiente per catturare l’attenzione del pubblico.
Oltre ai successi, rimane da osservare come Meta gestirà in futuro questo programma e se la struttura attuale dei bonus riuscirà a mantenere l’interesse dei creatori. Con oltre 200 milioni di utenti, il potenziale per la crescita è notevole, ma gli operatori della piattaforma devono affrontare le domande fondamentali su come posizionare Threads nel contesto più ampio dei social media.
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Strategie per massimizzare i guadagni
I creatori che partecipano al programma di bonus su Threads si trovano ad affrontare una sfida unica nel tentativo di massimizzare i loro guadagni attraverso strategie mirate. Con un algoritmo che premia l’engagement, molti di loro hanno dovuto adattare le proprie tecniche di contenuto per affermarsi in un ambiente in continua evoluzione. La differenziazione rispetto ad altre piattaforme social è fondamentale, e ogni creatore ha sviluppato il proprio approccio per sfruttare al meglio le opportunità offerte da Threads.
Audrey Woulard, famosa fotografa, ad esempio, ha scelto di concentrare i suoi sforzi esclusivamente sulle risposte ad altre pubblicazioni. Questa scelta le ha permesso di accumulare il numero richiesto di post con almeno 750 visualizzazioni, ottenendo così un bonus mensile di 500 dollari. Woulard ha identificato che l’engagement più alto si verifica su contenuti polarizzanti, argomenti che ispirano discussioni accese e dibattiti tra gli utenti. Si è focalizzata su temi come matrimonio, genitorialità, invecchiamento e politica, evitando però le pubblicazioni che sembrano essere progettate esclusivamente per incoraggiare l’engagement in modo artificiale.
Altri creatori, come Josh Kirkham, seguono un percorso diverso. Con un seguito di 800.000 utenti su Instagram, Kirkham utilizza estratti delle sue sessioni di pittura per massimizzare il suo bonus su Threads. Tuttavia, nonostante i numerosi tentativi, non è riuscito a stabilire un modello chiaro per i tipi di video che funzionano meglio. Questa incertezza si riflette sul comportamento degli utenti, rendendo difficile prevedere quali contenuti genereranno maggiore engagement.
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Molti degli artisti coinvolti nel programma hanno scoperto che rispondere attivamente a post che già generano discussioni è una strategia efficace per massimizzare la propria visibilità. Tuttavia, questo porta con sé un certo grado di frustrazione poiché i post che catturano la loro attenzione possono anche essere di natura generica o poco rilevante. La sfida principale resta l’ottimizzazione dei contenuti in un ambiente algoritmico che sembra premiare il caso piuttosto che la strategia deliberata.
Nonostante queste difficoltà, i creatori si dichiarano entusiasti della relativa semplicità del sistema di bonus e della possibilità di guadagnare senza dover dedicare ore infinite alla creazione di contenuti originali. L’opportunità di guadagnare attraverso interazioni rapide rappresenta un venire incontro alle esigenze di un settore in cui la competitività è alle stelle. A questo punto, rimane da vedere come Meta svilupperà e modificherà le sue politiche per i creatori, mantenendo l’interesse e la motivazione in un panorama che continua a cambiare.
Comprendere l’algoritmo di Threads
La comprensione dell’algoritmo di Threads si rivela complessa per i creatori, che spesso si trovano a dover navigare tra le sfide e le opportunità offerte dalla piattaforma. Threads, infatti, utilizza un feed di tipo “per te”, il quale fa largo affidamento sulla raccomandazione di post piuttosto che sulle pubblicazioni provenienti dagli account seguiti. Questa impostazione ha reso il contenuto virale un fattore determinante per il successo sulla piattaforma. Gli utenti si imbattono spesso in post che trattano argomenti banali o quotidiani, ma con un alto numero di risposte, il che porta a una varietà sorprendente e talvolta confusa di contenuti raccomandati.
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Per comprendere meglio la logica dell’algoritmo, è essenziale considerare come Meta intenda favorire le “conversazioni pubbliche”. Ad esempio, l’algoritmo pone un forte accento su contenuti che generano un elevato livello di interazione, premiano i post che raccolgono risposte, anche quando l’argomento trattato non è di particolare rilevanza. Questo ha portato a una tendenza, particolarmente notata da alcuni blogger, a vedere post apparentemente insignificanti guadagnare visibilità a discapito di contenuti che potrebbero essere ritenuti più significativi o elaborati.
Questa preferenza per i contenuti ad alto tasso di interazione può creare una distorsione nel panorama dei post consigliati, incoraggiando a volte pubblicazioni di tipo spam o che mirano solo all’attenzione senza offrire contenuti sostanziali. In tal senso, è emersa una razionalizzazione dell’uso della piattaforma da parte degli utenti, che cercano di capitalizzare su questo meccanismo per attrarre più visualizzazioni e risposte.
Tuttavia, come attestato da Woulard e da altri creatori, la regolarità nell’impatto dell’algoritmo può essere frustrante. Anche i contenuti di alta qualità e ben pensati possono non ricevere il riconoscimento sperato, mentre post meno raffinati ottengono un’elevata visibilità. Ciò ha portato molti creatori a considerare altre strategie, come focalizzarsi sulle risposte piuttosto che sulla creazione di post originali. Questo cambiamento, sebbene fruttuoso per alcuni, evidenzia quanto sia difficile per i creatori identificare corrispondenze chiare tra il tipo di contenuto pubblicato e i risultati in termini di engagement.
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Inoltre, l’ambiguità dell’algoritmo di Threads ha reso il contesto sociale sulla piattaforma particolarmente fluido e incerto. Creatori come Josh Kirkham, che ha un ampio seguito e buoni risultati, si trovano comunque a dover fronteggiare l’imprevedibilità del feed, evidenziando come anche un pubblico consistente non garantisca sempre il successo dei post. La risoluzione di queste sfide sarà cruciale per il futuro dei creatori su Threads, man mano che la piattaforma evolve e tenta di assestarsi nel competitivo ecosistema dei social media.
Le sfide della creazione di contenuti su Threads
I creatori che partecipano al programma di bonus di Threads si trovano ad affrontare notevoli difficoltà nel produrre contenuti che possano garantire un alto tasso di coinvolgimento. La variabilità dell’algoritmo di raccomandazione rappresenta un’incognita costante, rendendo complicato per i partecipanti anticipare quali post saranno ben accolti dal pubblico. Ad esempio, Joshua Kirkham, un artista di successo, ha riscontrato che i video di pittura che inizialmente attiravano molte visualizzazioni possono improvvisamente perdere il loro appeal senza apparenti spiegazioni. Questo drammatico cambiamento di interesse mette in luce l’instabilità del sistema di valutazione di Threads, portando i creatori a dover adattare frequentemente le loro strategie.
In una piattaforma dove il contenuto si mixa liberamente, i creatori devono essere astuti nell’individuare i tipi di argomenti che generano discussione. Tuttavia, questo non è semplice, poiché spesso i post che scrollano l’attenzione degli utenti non sono necessariamente quelli più significativi. L’artista Audrey Woulard, per esempio, ha trovato che le interazioni sulle sue risposte ai post di altri sono più facilmente monetizzabili, ma riconosce che questo approccio la porta a lavorare su contenuti che possono sembrare di minor valore rispetto a una creazione originale più elaborata.
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Le sfide non si limitano solo alla comprensione dell’algoritmo, ma anche alla gestione dell’identità del contenuto. Creatori come Logan Reavis, una fotografa, si trovano a navigare tra la necessità di generare interesse e la frustrazione di dover rispondere a contenuti di clickbait per ottenere visibilità, cose che possono deprimere la qualità del loro lavoro. Questo fenomeno suggerisce che, sebbene gli utenti possano ottenere buoni risultati cercando di capitalizzare su post che generano molte interazioni, tutto ciò può non riflettere il valore reale della creazione.
Oltre a queste complicazioni, molti creatori riportano una certa confusione e insicurezza riguardo al valore del loro tempo impiegato sulla piattaforma. Con il passare del tempo, potrebbero sorgere preoccupazioni sul fatto di dover dedicare sempre più sforzi per ottenere risultati soddisfacenti. La percezione di Threads come un ambiente sperimentale rende difficile costruire una pianificazione strategica a lungo termine, portando a un senso di precarietà che per molti potrebbe diventare insostenibile.
L’incertezza sulla durata e sull’evoluzione del programma di bonus di Meta aggrava ulteriormente la situazione. Creatori di contenuti ambiziosi potrebbero ritrovarsi a fare i conti con un cambiamento repentino delle regole del gioco, poiché Meta ha storicamente modificato le sue politiche in risposta all’uso e all’interesse degli utenti. Questo clima di costante cambiamento e instabilità richiede quindi una flessibilità che potrebbe risultare estenuante per molti artisti e creatori, determinando un delicato equilibrio tra l’innovazione e l’adattamento a un ambiente in evoluzione.
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Futuro incerto del programma di bonus di Meta
Il futuro del programma di bonus di Meta su Threads è avvolto da un alone di incertezza, alimentato dalle esperienze e dalle preoccupazioni espresse dai creatori che vi partecipano. Nonostante il successo iniziale nel coinvolgere una varietà di creatori, molti dei quali sono stati attratti dall’opportunità di monetizzare il loro lavoro, esiste una crescente preoccupazione che Meta possa modificare drasticamente le sue politiche in risposta all’evoluzione del mercato e della concorrenza.
Una questione cruciale è la sostenibilità del programma. Storie passate di altri progetti di Meta, come Instagram Reels e Facebook Live, hanno dimostrato che iniziali incentivi generosi possono rapidamente ridursi man mano che la piattaforma cerca di bilanciare finanziamenti e interessi strategici. Per molti creatori, questo solleva dubbi sulla fiducia a lungo termine nella continuità dei bonus e sulla loro capacità di pianificare efficacemente le proprie carriere professionali in un ambiente così instabile.
I creatori stessi spesso avvertono la pressione di adattarsi costantemente alle richieste di un algoritmo mutevole. Logan Reavis, ad esempio, pur con un buon seguito su Threads, ha segnalato come la capacità di guadagnare attraverso la piattaforma sia influenzata da fattori che sembrano al di fuori della sua portata. Questo solleva la questione di quanto effettivamente i creatori possano controllare la loro visibilità e, di conseguenza, il loro potenziale di guadagno. L’emergere di contenuti clickbait e di altre strategie tendenti a massimizzare l’engagement ha ulteriormente complicato la situazione, rendendo difficile differenziare il contenuto di qualità da quello concepito esclusivamente per attirare attenzione.
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Un altro aspetto preoccupante è la percezione che i creatori hanno del valore del loro tempo e delle proprie risorse. Molti temono di dedicare sforzi significativi a una piattaforma la cui direzione futura rimane incerta. Come evidenziato da Matt Navarra, social media consultant, la mancanza di un’identità chiara e di un posto definito nel panorama social potrebbe rappresentare uno dei maggiori limiti di Threads. Questa confusione potrebbe rendere difficile per la piattaforma attrarre e trattenere i creatori di contenuti, che potrebbero iniziare a cercare opportunità più stabili altrove, riducendo l’attrattiva di Threads come ambiente di lavoro creativo.
Si aggiunge a questo il dibattito sull’identità della piattaforma stessa. Creatori e osservatori hanno osservato che Threads fatica a trovare una sua unicità nella vasta gamma di social media disponibili. La sua dipendenza da Instagram per crescere e attrarre utenti ha suscitato domande armoniche circa il suo scopo reale, alimentando ulteriormente l’incertezza sul lungo periodo. Senza una strategia chiara e un senso di scopo ben definito, il programma di bonus rischia di trovarsi in una posizione vulnerabile, con una comunità di creatori potenzialmente disillusa.
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