Google mobilegeddon, le cose importanti da sapere
E’ stato definito “Mobilegeddon” (da Mobile e Armageddon), ma per le piccole aziende potrebbe non trattarsi di un’esagerazione. Come detto in questo post dal 21 aprile Google esegue un aggiornamento primario al proprio algoritmo di ricerca sui terminali mobili, a favore dei siti web mobile-friendly, cioè adatti alla visualizzazione su dispositivi mobili.
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Si prevede che il nuovo algoritmo abbia un enorme impatto sulle piccole e medie imprese, in particolare quelle con una funzione di e-commerce sul proprio sito. “E’ enorme. L’effetto finanziario sui siti che ottengono traffico e introiti dai sistemi mobili sarà massiccio” – E’ il commento di Jim Stewart, uno dei principali esperti nell’ottimizzazione dei motori di ricerca. Egli sottolinea che circa il 50-60% del traffico attuale arriva dai terminali mobili, il che offre una ragione sufficiente a Google per implementare il cambiamento.
Ma nonostante Google abbia fissato il 21 aprile come il D-Day per i siti che non sono mobile-friendly, Stewart sostiene che il gigante dei motori di ricerca non abbia esattamente confermato il momento in cui il passaggio al nuovo sistema diverrà operativo. “Hanno detto che il 21 aprile è il giorno fissato, ma Google potrebbe anche non farlo in quella data. Per esempio noi in Australia non sappiamo quando questo avverrà“.
Stewart aggiunge che le aziende locali, come bar e ristoranti, eviteranno l’impatto più grosso, poiché Google ha scelto di non toccare i risultati delle ricerche locali. Ma gli operatori di e-commerce, che si affidano pesantemente ai SEO per distinguersi dalla concorrenza, noteranno un cambiamento drammatico non appena l’algoritmo verrà rilasciato.
E sebbene gli utenti saranno ancora in grado di trovare un marchio se lo cercano direttamente, le ricerche sui marchi saranno pesantemente influenzate se i rispettivi siti non saranno mobile-friendly. “Se nella ricerca si aggiunge qualcosa di leggermente più oscuro, potrebbe accadere di vedersi spinti verso un sito più rilevante e mobile-friendly“.
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Google mobilegeddon, i suggerimenti per restare al passo
Ecco i tre suggerimenti principali di Stewart per restare al passo con l’aggiornamento di Google.
1) Google mobilegeddon, conoscere i propri numeri
Sapere quanto traffico mobile s’intercetta e quanti introiti vengono generati dal mobile mostrerà esattamente quanto si viene influenzati dal cambiamento. “Accertatevi di conoscere il vostro traffico mobile in modo da avere un punto di riferimento. E’ anche importante monitorarlo regolarmente“.
2) Google mobilegeddon, ontrollare i tags di Google per scoprire se vi ritiene mobile-friendly
I tags di Google, che si trovano quando si compie una ricerca attraverso una parole chiave, possono mostrare quali pagine vengono considerate mobile-friendly dal gigante delle ricerche e quali invece non lo sono. “Quelle che non lo sono verranno scartate“. Il lato positivo è che le aziende taggate come pronte per il mobile guadagneranno una spinta in alto nei rankings. Google offre anche uno strumento gratuito di test per la compatibilità mobile, in modo da scoprire rapidamente come il gigante delle ricerche definisce i vostri siti.
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3) Google mobilegeddon, non prendere scorciatoie con i sottodomini
Per sfruttare al massimo il nuovo algoritmo, Stewart raccomanda una revisione completa sulla responsività del sito, invece di prendere la scorciatoia di aggiungere il sottodominio .
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