Google compra Twitter, c’è bisogno di social per Big G
Google compra Twitter: la voce torna a farsi insistente. Lo scrive questa volta Briefing.com: due colossi avrebbero contrattato Market Street, interessandosi all’acquisizione di Twitter. Uno di questi sarebbe appunto Google, che ha visto nell’operazione margini importanti (l’uccellino blu ha avuto un incremento di valore di un miliardo e mezzo di dollari).
BigG vorrebbe potenziare la sua presenza nel mondo dei social network, dove è già sbarcato con Google+ nel 2011 (oggi conta 300 milioni di utenti mensili, ma pare non andare più di moda).
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Twitter ne ha 288 milioni, pur essendo nata nel 2007. Questi ultimi (arrivati in Borsa nel 2013), per difendersi dalla scalata, avrebbero ingaggiato Goldman Sachs.
Già nel 2011 erano uscite voci di questo tipo. Indiscrezioni che fanno bene a Twitter, che martedì in Borsa ha fatto registrare un +4 per cento. Dall’inizio dell’anno, il titolo ha guadagnato ben 47 punti, anche grazie all’acquisizione di Periscope. Nelle prossime settimane, vedremo se da parte di Google partirà davvero l’Offerta Pubblica di Acquisto.
Google dispone di liquidità ottima – intorno ai 60 miliardi di dollari – dunque le basi per provarci ci sono eccome. Integrare Twitter porterebbe vantaggi indubbi: i tweet verrebbero lanciati nei risultati delle ricerche, sfruttando la dote d’istantaneità tipica dell’uccellino. Nel suo algoritmo, a quel punto, Google inserirebbe dettagli ulteriori, aggiungendo un’interessante componete social per stabilire l’importante e l’ordinamento nei propri risultati di ricerca.
I 140 caratteri di Twitter, naturalmente, si prestano benissimo anche alla rivoluzione Mobile in corso. Google avrebbe solo da guadagnarci da questa operazione. Ed è anche per questo che l’altra parte si sta tutelando per evitare di venire inglobata; in questo secondo caso, infatti, i vantaggi sarebbero minori. Se non assenti completamente. L’Antitrust vigila.
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