Google brevetta il tecnocontrollo sulle email
Il Software
L’ultima novità proveniente dai laboratori di Mountain View si chiama Policy Violation Checker.
La nuova applicazione creata dal Team di Google ha lo scopo di tutelare, monitorare e proteggere il flusso dei messaggi di posta elettronica ed i documenti di vario genere in entrata e in uscita di una azienda.
Il software è in grado di segnalare al datore di lavoro o al responsabile di turno, eventuali file e contenuti dannosi per il proprio business aziendale.
E’ inoltre in grado di segnalare la violazione di varie normative e direttive legali e può controllare il comportamento dei propri dipendenti, provvedendo all’invio di segnalazioni alla parte dirigenziale dell’azienda nel caso in cui dovessero essere individuati comportamenti ed attività lesive di immagine e di interessi societari nei confronti dell’azienda stessa.
L’obiettivo del software è proprio quello dell’individuazione immediata, cosicché si possano fermare in tempo i problemi di vario genere che possono avvenire successivamente.
Attualmente il software esiste soltanto sotto forma di brevetto ed ancora non è stato commercializzato. Uno dei portavoci di Google, Matt Kallman, ha dichiarato che l’azienda registra regolarmente numerosi brevetti in base alla grande mole di idee che i propri tecnici presentano continuamente ai dirigenti, ma questo non implica automaticamente la scesa in campo di ogni tipo di brevetto.
Tutto però fa presupporre che il software sia stato concettualmente creato per essere lanciato nel mercato internazionale con lo scopo di offrire alle aziende un servizio maggiore di tutela.
Il funzionamento
Secondo il documento ufficiale mandato all’ufficio brevetti statunitense, il Policy Violation Checker fa utilizzo di un database nel quale all’interno ci sono una serie di termini considerati scomodi o potenzialmente pericolosi.
Il software quindi confronta le parole scritte nei messaggi delle persone “controllate” e fa una continua comparazione con il database di origine, individuando parole e terminologie particolari che possono diventare lesive e problematiche.
Le conseguenze
Alcuni affermano che questa tecnologia possa risultare stressante per coloro che ne sono vittima. In realtà lo scopo è puramente di tutela, finalizzato ad una maggiore collaborazione e ad un miglioramento delle pratiche aziendali.
Questo software potrebbe essere impiegato quindi per combattere fenomeni come lo spionaggio industriale, la violazione della proprietà intellettuale, la fuga di informazioni classificate e la tutela dell’immagine dell’azienda.