Giuliana De Sio, la sua storia
Originaria di Cava de’ Tirreni, Giuliana De Sio inizia la sua carriera a soli 18 anni, quando si trasferisce a Roma per immergersi nel mondo dello spettacolo televisivo. Un ambiente che, a suo dire, «coccola» di più rispetto al teatro, dove l’attrice sente di essere «sola, a diretto contatto con il pubblico». Il suo esordio nel panorama televisivo è avvenuto con uno sceneggiato su Sibilla Aleramo, che ha riscosso un incredibile successo, attirando «20 milioni di spettatori su Rai 1». De Sio lo definisce «un debutto pazzesco» e ricorda che si trattava del «primo sceneggiato sul femminismo», e per questo motivo sono stati invitati nelle università a discutere l’argomento.
Nel presente, Giuliana si prepara a tornare in scena al Teatro Carignano con “Cose che so essere vere”, di Andrew Bovell. Sotto la direzione di Valerio Binasco, l’attrice ripercorre la sua carriera e riflette sul suo approccio alla recitazione, rivelando una certa difficoltà con il trattamento dei sentimenti, nonostante questi siano elementi chiave nel suo mestiere. Descrive l’arte della recitazione come un viaggio nell’anima: «Ci vorrebbe uno speleologo dell’anima capace di scendere nelle viscere». Per De Sio, la ricerca di questi sentimenti in scena è un processo spesso doloroso.
Nonostante le difficoltà e le complessità della sua professione, Giuliana De Sio continua a affrontare con coraggio le sfide che la vita le pone davanti, portando sul palcoscenico storie di grande umanità e verità.
La famiglia e il suo dramma
Un tema delicato che Giuliana De Sio affronta con la sincerità che la contraddistingue è quello della sua famiglia. Il suo passato è segnato da esperienze difficili che l’hanno sin da giovane costretta a fare i conti con divisioni e assenze. «Mio padre è andato via che avevo 11 anni», racconta, evidenziando il vuoto che ha lasciato nella sua vita. La figura paterna, considerata «inutile» dalla madre, ha generato un clima di instabilità e dolore. La De Sio descrive sua madre come una donna alcolista e a tratti violenta, il che ha reso l’atmosfera familiare ancora più complessa. «Non ci sentivamo accuditi», afferma, sottolineando la mancanza di protezione e supporto emotivo durante la crescita.
Il padre ha poi avuto altri tre matrimoni, e il nuovo compagno di sua madre ha ricoperto un ruolo importante, diventando il “padre” che Giuliana non ha mai avuto. Questa dinamica familiare l’ha spinta a lasciare Cava de’ Tirreni e successivamente Salerno, in cerca di una propria identità.
Un altro aspetto significativo è la sua relazione con la sorella, Teresa. «Abbiamo preso strade diverse. Oggi siamo più unite, abitiamo nella stessa strada a Roma, ci sentiamo quotidianamente. Una conquista recente», afferma De Sio, mettendo in evidenza un legame che, pur essendo stato fragile in passato, si è fortificato nel tempo. Il desiderio di costruire una famiglia propria ha però rappresentato per l’attrice un sogno complesso e in parte irrealizzabile. Ha dovuto affrontare tre aborti spontanei, esperienze che le hanno causato un grande dolore e che, come lei stessa racconta, cerca di affrontare con resilienza: «Li sdrammatizzo, li depotenzio, sono cose che capitano ai vivi», dice, riflettendo sulla sua capacità di vivere il presente senza essere dominata dai passati traumi.
Esperienza a Ballando con le stelle
Giuliana De Sio ha avuto un’esperienza molto intensa partecipando a “Ballando con le stelle”, un percorso che si è rivelato tanto formativo quanto difficile. In un’intervista ha dichiarato che questa esperienza le ha fatto comprendere di sé più cose di quante ne avrebbe potute apprendere in 30 anni di analisi psicologica. Con un tono quasi ironico, De Sio racconta il suo stato d’animo nel competere in un contesto così sfidante: «Ero felice». Tuttavia, la parte critica è riservata alla trasmissione stessa, che ha definito «una tortura» e un «luogo molesto». Ha spiegato come, durante i quattro mesi di preparazione, fosse costretta a ballare per sette ore al giorno, un allenamento estenuante che l’ha portata ai limiti delle sue forze.
Nonostante i momenti bui, De Sio non ha escluso l’importanza dell’esperienza dal punto di vista antropologico, considerandola un grande studio sulle dinamiche umane e sulle interazioni all’interno di un contesto competitivo. “Non metto “Ballando” tra le esperienze da buttare”, ha affermato, ma ha anche confessato che fisicamente è stata un «disastro». Ha vissuto un incidente in sala prove che l’ha costretta a un intervento chirurgico al tendine, un problema che le ha privato la possibilità di praticare uno sport che ama: il tennis.
La sua partecipazione al programma ha avuto un impatto profondo sulla sua vita personale e professionale. Giuliana ha messo a nudo le sue vulnerabilità, rivelando un lato di sé che raramente emerge sulle scene. La De Sio si è trovata a fronteggiare non solo l’esibizione pubblica, ma anche l’umiliazione in situazioni che, a suo avviso, le hanno inflitto un duro colpo alla sua autostima. “Mi sono messa in un pasticcio da servizio militare”, ha riflettuto, suggerendo un paradosso tra la disciplina necessaria e la sensazione di impotenza che ha provato durante il programma.
La resilienza dopo i dolori
Giuliana De Sio ha dimostrato una resilienza straordinaria di fronte ai dolori e alle perdite che ha affrontato nella sua vita. Nonostante le esperienze traumatiche, come i tre aborti spontanei, l’attrice riesce a mantenere un atteggiamento positivo: «Riesco a metabolizzare gli eventi negativi, li sdrammatizzo, e li depotenzio. Sono cose che capitano ai vivi, mi dico». Questa sua capacità di affrontare il dolore e di non permettere che influenzi la sua vita quotidiana è un segno di grande forza interiore.
Il percorso verso la guarigione emotiva non è semplice, ma De Sio racconta di come sia stata in grado di non lasciarsi sopraffare da questi eventi. «Non li faccio tornare nella mia testa mai», afferma, tranne quando è costretta a riviverli attraverso le interazioni con gli altri. Questo approccio pragmatico le consente di proseguire, anche quando le cicatrici del passato si fanno sentire. La resilienza diventa così un tema ricorrente nella sua narrazione, un contrappunto alla fragilità umana che caratterizza la vita di molti.
Giuliana riflette anche sulla necessità di affrontare il proprio dolore attraverso l’arte. Per lei, rimanere in contatto con le emozioni, anche quelle più dolorose, è fondamentale per la sua professione. «Cercarli in scena, questi sentimenti, è doloroso», ammette, evidenziando il paradosso tra il mestiere dell’attrice e la vulnerabilità personale. Tuttavia, in questo processo di esplorazione della propria anima, De Sio riesce a trovare un equilibrio tra il dolore e la creatività, tra il passato e il presente.
Il suo modo di affrontare le perdite e i traumi, senza rimpianti ma con una certa saggezza, è ispirazione per molti. La De Sio si dimostra un esempio di come sia possibile trasformare il dolore in forza, non solo nella vita personale, ma anche nella carriera artistica, portando sul palcoscenico non solo performance, ma storie di vera umanità, in grado di toccare le corde più profonde del pubblico.
Progetti futuri e nuove sfide
Giuliana De Sio guarda al futuro con rinnovato entusiasmo, pronta a tuffarsi in nuove avventure artistiche e professionali. La sua prossima apparizione al Teatro Carignano con “Cose che so essere vere” rappresenta solo l’inizio di una fase vibrante della sua carriera. Questo progetto, incentrato sulle dinamiche familiari e sulle fragilità umane, è quanto mai rilevante per l’attrice, che sente una forte connessione con il testo e i suoi temi. De Sio descrive la sua interpretazione come l’opportunità di dare voce a una donna comune, la cui ricerca di una famiglia perfetta rispecchia le aspirazioni di tanti.
Inoltre, Giuliana non esclude di esplorare ulteriormente il suo legame con il teatro, un campo che l’ha sempre affascinata e che le permette di esprimere al meglio il suo talento. «Il teatro è la mia vera casa», confessa, evidenziando la sua preferenza per un palcoscenico dove l’immediata interazione con il pubblico le consente di mettere in scena emozioni autentiche e vissute. Un sogno che l’accompagna è la possibilità di produrre o dirigere uno spettacolo, esplorando così ulteriormente la sua creatività.
Parallelamente, la De Sio si sente pronta per affrontare nuove sfide televisive e cinematografiche, pur mantenendo una certa riservatezza nei confronti delle produzioni che intende accettare. La sua esperienza recente le ha insegnato a discernere ciò che è meglio per la sua carriera: «Non voglio compromettere la mia dignità artistica», dice con decisione, facendo riferimento anche al suo disagio in alcune situazioni passate.
Con un rinnovato spirito di resilienza e la sua innata voglia di approfondire la propria arte, Giuliana De Sio si appresta quindi a scrivere i prossimi capitoli di una carriera che continua a sorprendere e a toccare il cuore degli spettatori.