Così come nel mercato dell’energia elettrica, anche quelle del gas presenta il dilemma della scelta relativa al prezzo di tutela o di mercato e, sebbene alcune somiglianze ci siano in questi settori, di fatto le differenze sono quelle che rendono più complicata una valutazione consapevole.
Ciò che può creare confusione è la presenza del servizio di tutela del gas naturale che consiste in una fornitura di questo bene a prezzi controllati da parte dell’Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gas la quale stabilisce quali siano i parametri entro quali i fornitori possono muoversi per poter dire di praticare il servizio di tutela.
Generalmente chi sceglie servizio di tutela è colui che non ha mai cambiato fornitore o che pur avendolo fatto preferisce mantenersi all’interno di quest’ambito per evitare di sobbarcarsi dei rischi.
Prezzo del gas nel mercato di tutela
Le tabelle tariffarie di tutela del gas (riportate sul sito dell’Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gas ed aggiornate periodicamente) appaiono a prima vista piuttosto complicate, tuttavia analizzandole con calma risulta comunque evidente che il prezzo di interesse del singolo cittadino si colloca in un’area piuttosto univoca.
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Infatti le tabelle riportano una divisione territoriale a seconda della regione, da cui si dividono in utenze domestiche e condominiali, una volta quindi individuata la tabella competente è possibile vedere che al suo interno il prezzo viene suddiviso in servizi di vendita che consistono in due voci, la prima è relativa alla materia prima del gas, alla commercializzazione al dettaglio, agli oneri aggiuntivi e di gradualità; la seconda voce invece concerne i servizi di rete e oneri, ovvero distribuzione e misura, oneri, trasporto.
Mentre la materia prima mantiene un costo fisso indipendentemente dal quantitativo consumato, i servizi di rete e gli oneri sono invece variabili a seconda degli scaglioni.
Per capire invece la convenienza tra i prezzi di tutela il mercato esiste una scheda di confrontabilità che deve essere allegata al contratto e contenere informazioni relative al prezzo praticato dal fornitore e a quello del servizio di tutela accompagnati dall’indicazione di maggiore o minore spesa per il consumatore sia in valore assoluto (euro) che percentuale, con diverse ipotesi in base alle previsioni di consumo e naturalmente mirate alla zona di fornitura.
Ciò che fa la differenza è la quotazione del gas all’ingrosso, chi si forma sulla piattaforma di scambio virtuale, ma rispetto quello dell’energia elettrica questo valore è più complesso da verificare poiché mentre il prezzo dell’energia all’ingrosso viene definito dalle contrattazioni che si svolgono sul mercato regolato gestito dal Gestore del Mercato Elettrico e vengono pubblicate sul suo sito quotidianamente, per quanto riguarda il gas questa modalità così trasparente non viene praticata.
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Infatti gli scambi relativi al gas sono gestiti dalla piattaforma privata della società Snam Rete Gas e pertanto Risultano più affini alle contrattazioni private; le pubblicazioni del prezzo non sono regolari come nel caso dell’energia e non sempre vengono rese pubbliche.
Tuttavia è possibile per i consumatori rivolgersi al proprio fornitore per chiedere la quotazione del gas naturale all’ingrosso, poiché quelli che si possono trovare navigando non è detto che siano gli stessi praticati da quello specifico fornitore.
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Il prezzo del gas è soggetto fluttuazioni che sono frutto delle variazioni stagionali legate ai consumi quali naturalmente aumentano in inverno a causa delle riscaldamento per poi flettersi in estate quando questo è spento, anche se dal momento che il gas naturale viene utilizzato anche per produrre energia elettrica, negli ultimi anni si è verificato l’innalzamento dei sei consumi anche nella stagione calda per via dell’utilizzo degli impianti di condizionamento della temperatura interna alle abitazioni e non solo.
Tuttavia si può dire che negli ultimi anni il prezzo del gas è stato relativamente basso anche per via del suo ancoraggio al prezzo del petrolio che recentemente calato, si può infatti dire che siamo ai minimi storici rispetto all’ultimi cinque anni di conseguenza si può dire che un cambio di fornitura di gas oggi è tendenzialmente più conveniente rispetto ai periodi passati.
Come confrontare il prezzo del gas dei fornitori
Ci sono poi dei fornitori che si offrono di valutare per ogni singolo potenziale cliente se sono in grado di fornirgli un contratto più conveniente rispetto a quello che ha già in essere in base ad una precisa valutazione; come ad esempio Wekiwi che ha attivato un servizio di analisi personalizzato tramite il quale i consumatori possono inviare un e-mail al loro indirizzo con la bolletta in allegato.
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In questi esami si propongono di identificare il prezzo unitario applicato al gas che purtroppo non è sempre evidente ed in alcuni casi va calcolato per poter essere confrontato con le condizioni proposte dal nuovo fornitore.
Successivamente si provvederà ad effettuare una stima del consumo annuale basandosi su una delle bollette ricevute, che a seconda del periodo dovranno essere moltiplicate per i bimestri rimanenti: nel caso in cui la bolletta ricevuta sia relativa al periodo invernale il fornitore dovrà comunque tenere conto che in estate il consumo inferiore; a queste voci dovranno poi essere aggiunti i costi aggiuntivi relativi alla commercializzazione ed ai vari oneri previsti.
Una volta ricavate tutte queste informazioni il totale annuale verrà confrontato con la stima del totale annuale che verrà elaborato per la fornitura da parte del potenziale nuovo trader.
Alcuni fornitori, come nel caso di Wekiwi, offrono ulteriori possibilità di risparmio legate a comportamenti virtuosi messi in pratica da parte del consumatore che non vengono però conteggiate ai fini della valutazione di cui sopra.
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Nel caso di Wekiwi appunto, i clienti in fase di sottoscrizione del contratto devono scegliere un importo di spesa che prevedono di rispettare in base ai propri consumi; un simulatore di calcolo li aiuta ad individuare quale potrebbe essere un importo similare, ma successivamente i consumatori mantengono la possibilità di modificarlo per adeguarlo alla spesa effettiva tramite il portale o l’App che consente di monitorare la propria spesa.
Questo meccanismo consente a Wekiwi di evitare di dover sostenere la spesa relativa al personale che deve elaborare le stime dei consumi e quindi trasferisce tale risparmio sui propri clienti; allo stesso modo il fornitore propone ulteriori sconti legati all’utilizzo dell’assistenza online ed ad una bollettazione quadrimestrale.