Bonus luce e gas: ne hai diritto?
Il bonus luce e gas è stato introdotto dal governo già dal 2009 come politica di tipo redistributivo in modo da sostenere le famiglie che a causa della crisi versano in condizioni di difficoltà e di disagio economico; tale agevolazione non è quindi disponibile per tutti ma solamente per questi soggetti che rientrano in una particolare categoria.
Questo bonus si configura come una forma di compensazione della spesa sostenuta da parte dei consumatori per poter usufruire delle utenze relative a luce e gas, in modo da poter contenere l’incidenza che questa ha a livello economico sui soggetti già svantaggiati.
Infatti si tratta di una sorta di sconto di cui possono usufruire unicamente le famiglie a basso reddito che ne fanno richiesta; la domanda va presentata ogni anno, onde poter dimostrare il possesso dei requisiti necessari per l’accesso.
Come presentare la domanda per il bonus luce e gas
I moduli per presentare la domanda sono disponibili presso gli stessi Comuni, presso i Caf oppure sul sito dell’Autorità per l’energia elettrica, il gas ed il sistema idrico, tali moduli devono essere compilati in ogni loro parte e poi consegnati per la presentazione della domanda che è gratuita e può essere fatta direttamente presso il Comune di Residenza oppure al Caf che farà da intermediario.
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In questo secondo caso, il Caf provvederà ad inviare tutta la documentazione completa al Comune di competenza che dovrà adempiere alla gestione degli obblighi legislativi tramite il Sistema di Gestione delle Agevolazioni sulle Tariffe Energetiche (SGate).
Verrà poi fornito un riscontro direttamente alla persona che ha presentato la domanda tramite SGate, il quale invierà una comunicazione formale all’interno della quale saranno contenute tutte le informazioni relative alla data da cui il bonus verrà reso disponibile, quella di scadenza del bonus stesso e l’importo dell’agevolazione.
La validità dell’agevolazione ha durata annuale dal momento in cui la richiesta viene accettata, tuttavia la domanda può essere presentata nuovamente l’anno successivo per il rinnovo, anche se il valore dell’importo può variare per via degli aggiornamenti effettuati da parte dell’Autorità per l’energia elettrica ed il gas.
Quali sono i requisiti necessari per accedere al bonus luce e gas
Per poter avere accesso a questa modalità di sconto messa a disposizione dallo stato occorre soddisfare determinati requisiti, alcuni dei quali variabili in funzione del numero di persone che compongono il nucleo familiare.
In primo luogo è fondamentale che il reddito sia compreso entro determinati parametri, il cui indicatore preciso risulterà dal modello ISEE; nello specifico il reddito complessivo per l’anno 2016 non dovrà essere superiore ai € 7500 per le famiglie che hanno fino a due figli a carico; nel caso cui invece la famiglia abbia al suo interno 3 o più figli a carico tale reddito può non dovrà superare la soglia dei € 20.000.
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Risultano a carico i figli che percepiscono un reddito complessivo Irpef inferiore ai € 2340,51 lordi, indipendentemente dalla loro età anagrafica, dagli studi o dal fatto che siano o meno conviventi con il genitore che li mantiene.
Inoltre, per poter avere accesso alla presentazione della domanda è necessaria l’installazione nella propria residenza di un contatore elettrico con potenziale fino a 3kw per le famiglie composte da un massimo di 4 persone, mentre il contatore dovrà essere dotato di un potenziale superiore, ovvero fino a 4,5 Kw per famiglie composte delle cinque persone su.
Altri requisiti sono, ovviamente, l’avere attiva una fornitura di gas naturale presso la propria residenza, il cui contatore non sia superiore a G5.
Il bonus viene riconosciuto unicamente per le forniture di gas metano naturale distribuito dalla rete; qualora si tratti di impianti a livello condominiale, l’utente che non ha attivo un contratto stipulato direttamente con il fornitore riceverà il bonus tramite bonifico bancario.
Risulta infine disponibile anche l’opzione di usufruire del bonus a causa di disagio fisico, per le famiglie al cui interno si trova un soggetto affetto da grave patologia che lo costringe all’utilizzo di apparecchiature elettromedicali indispensabili ai fini della sopravvivenza.
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Oltre al modulo per la presentazione della domanda, sarà poi necessario fornire il documento d’identità, il codice fiscale, l’eventuale documento compilato relativo alla delega, l’ISEE, il modulo attestante il numero di componenti del nucleo familiare e nel caso di famiglia numerosa un ulteriore documento per il suo riconoscimento.
Oltre a ciò si dovrà fornire la potenza impegnata o disponibile della fornitura ed il codice POD, che consiste in un codice alfanumerico il grado di identificare fisicamente ed in modo univoco il punto di consegna dell’energia presso il quale il cliente finale la preleva perché non è soggetto a variazioni in caso di cambio del fornitore.
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Il valore del bonus dipende dal numero di persone che compongono il nucleo familiare, infatti per i nuclei composti da una o due persone di suo valore è di € 80 che aumenta a 93€ per i nuclei fino a 4 persone e per le famiglie più numerose, indipendentemente dal numero dei suoi componenti, raggiungerà un valore massimo di € 153.
Per coloro che non risiedono nei condomini, ma che hanno un contratto di fornitura sottoscritto personalmente fornitore la modalità di corresponsione del bonus è quella di uno sconto sull’importo della bolletta suddiviso equamente nei consumi corrispondenti ai 12 mesi successivi a quelli di accettazione della domanda.
Per verificare che il bonus si sia attivo e venga corrisposto è possibile controllare direttamente sulla bolletta la presenza della relativa dicitura.
In alcuni casi è possibile che l’erogazione del bonus venga interrotta qualora vengano rilevate alcune anomalie come la mancanza di una delle condizioni indispensabili per averne diritto oppure una sua variazione non tempestivamente comunicata, come nel caso in cui i dati anagrafici dichiarati non siano corretti oppure la dichiarazione ISEE non sia veritiera o conforme ai limiti stabiliti.
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Altri casi in cui l’erogazione può essere interrotta sono relativi ad un contratto che da “uso residente” passa a “non residente”, oppure qualora l’intestazione del contratto passi ad un altro soggetto come nel caso di voltura o subentro o infine se la tariffa inizialmente identificata come “uso domestico” diventi di “uso non domestico”
In tutti questi casi verrà comunicata l’interruzione al cliente tramite SGate, fornendo spiegazioni relativamente ai motivi per i quali la compensazione sia stata interrotta.