Garden Sharing. Il portale che si rivolge agli appassionati outdoor
di Chiara Zaraga – Tratto da ActionNews Agenzia di stampa
Garden Sharing si rivolge agli appassionati outdoor: predisposto come un vero e proprio Airbnb degli spazi all’aperto, il portale permette a tutti di vivere un’esperienza alternativa rispetto all’offerta presente sui canali tradizionali. Oltre agli spazi è possibile condividere anche i servizi: i Gardensharer possono offrire un angolo barbecue in giardino per cucinare, una doccia all’aperto, una presa elettrica, un bagno e tanti altri servizi.
La piattaforma si rivolge anche ad agriturismi, agricamping e fattorie, i quali possono (oltre a ricevere prenotazioni da parte di camperisti e campeggiatori), promuovere i propri prodotti biologici a km zero e tutte le varie attività organizzate all’aria aperta (fattorie didattiche, escursioni, assaggi enogastronomici, sport acquatici, ecc…).
Garden Sharing, online da inizio 2017, attualmente conta più di 4.000 spazi disponibili, con oltre 3.000 iscritti e più di 5.000 follower sui canali social. Garden Sharing ha ottenuto importanti riconoscimenti e traguardi, a livello nazionale e internazionale.
Garden Sharing ha inoltre stretto Partnership con molte Associazioni e Federazioni del settore en plein air, tra cui:
- Federcampeggio – Confederazione Italiana Campeggiatori: racchiude più di 200 club/federazioni ed oltre 21.000 nuclei familiari
- Federtrek – Escursionismo e Ambiente: racchiude 40 associazioni, oltre 4.000 soci iscritti più di 1.500 viaggi ed escursioni organizzati l’anno
- FIAB – Federazione Italiana Amici della Bicicletta onlus: racchiude 160 associazioni ed oltre 17.500 associati.
IL MERCATO DELL’OSPITALITA’
Il mercato dell’ospitalità en plein air mostra trend di sviluppo in continua crescita a livello nazionale ed internazionale. Il giro di affari generato annualmente a livello europeo sfiora i 16 miliardi di euro. L’obiettivo triennale di Garden Sharing è di consolidarsi in Italia, per poi lanciare il portale in Germania e Francia, i paesi europei con maggiori arrivi en plein air.
La società si pone come first mover sul mercato nazionale non essendoci ancora nessun competitor diretto che operi nel settore “en plein air”. Il business model, che prevede l’applicazione di una fee del 15% sui volumi transati, risulta ampiamente testato da piattaforme già esistenti per il booking. La società può contare su una compagine societaria ed un management team dinamico e motivato che vanta solide esperienze professionali ed imprenditoriali.
La campagna di crowdfunding ha l’obiettivo di sostenere il piano operativo, che prevede investimenti in pubblicità e marketing, l’assunzione di nuove figure operative e alcune implementazioni IT per ottimizzare la piattaforma.
Chiara Zaraga