Il futuro in mostra: Maker Faire, torna la fiera dell’hi- tech.
Droni, robot, domotica, stampa 3D e manifattura digitale. Immergiamoci nel mondo dell’alta tecnologia futuristica di Maker Faire, fiera degli artigiani digitali. Un esercito di creativi italiani ed europei pensano, disegnano, elaborano e producono la propria visione del futuro, in piccoli laboratori.
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Cosa offre Maker Faire?
Questa grande manifestazione propone le migliori innovazioni sparse per il mondo, senza spese eccessive e senza che la rassegna dia luogo a spiacevoli diatribe e caustici dibattiti pubblici. La fiera si rivolge al pubblico per mostrare il funzionamento di droni, robot e sensori che in un futuro non troppo remoto potrebbero trasferirsi dall’ambito dei prototipi a quello della produzione in serie.
Quali sono le novità di Marker Faire?
Per la quarta volta nella capitale italiana torna la kermesse dedicata all’ingegno umano, e quest’anno si ingrandisce.
Dopo l’Auditorium Parco della Musica e La Sapienza, l’edizione Maker Faire 2016 dal 14 al 16 ottobre occuperà la Fiera di Roma: oltre 100mila metri quadrati a disposizione di makers e visitatori. Ancora più ricca di padiglioni espositivi, metri quadri di creatività e iniziative dedicate alla robotica e alla tecnologia, e alla sua proiezione concreta in un’imminente quotidianità.
Come funzionerà Maker Faire.
Oltre settemila metri quadrati dedicati a tutto ciò che possa venire assimilato ad un futuro ad alto livello hi- tech, saranno suddivisi non solo per genere, ma anche per dimensioni delle invenzioni presentate e per tipologia di ideazione, grazie alle iniziative Call For Big Bang Project e Call for School, le quali si ripromettono di portare a Roma i migliori progetti elaborati dall’immaginazione visionaria e fantasmagorica di tutto il mondo, e quelli invece prodotti dagli istituti scolastici, anch’essi coinvolti da Maker Faire con prove tecniche di progettazione.
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In che modo saranno coinvolte le scuole in Maker Faire?
Presentata al Ministero dell’Istruzione, la manifestazione promossa dalla Camera di Commerico di Roma apre le porte al mondo della scuola. La Call For Schools, infatti, chiama gli istituti di secondo grado nazionali ed europei a presentare, entro il 20 maggio 2016, i propri progetti. Ne verranno selezionati cinquantacinque, che saranno poi esposti alla fiera in un’area dedicata proprio alle scuole.
Riguardo a Maker Faire, il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini si mostra felice che l’innovazione tecnologica sia vicina al mondo della scuola e della formazione, in continua evoluzione, ricordando i ventotto milioni stanziati per dotare un terzo delle scuole elementari e medie italiane di FabLab di stampanti 3D, kit per la robotica e per la programmazione informatica. A questa cifra iniziale si aggiungeranno quaranta milioni di fondi strutturali che arriveranno dal Pon.
Maker Faire: un evento sentito, partecipato, coinvolgente.
È grazie all’interesse, al coinvolgimento e al patrocinio del Ministero dell’Istruzione, dunque, che la Maker Faire 2016 si potrà fregiare di una patina di ufficialità e istituzionalità, anche senza gli esborsi e le polemiche che connotano la decisione di accogliere ogni evento dal richiamo planetario nel nostro Paese. La Call for Big Bang Projects invita i maker a sfruttare a tutto campo gli spazi espositivi per costruire pezzi interi della fiera: allestimenti, attrazioni, mostre, piste e voliere per droni. Con oltre seicento espositori, la Maker Faire sarà un enorme parco tematico in cui divertirsi e progettare il futuro. Riccardo Luna, curatore della fiera, assicura successo e partecipazione.
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Quali saranno le novità di quest’anno a Maker Faire?
Una serie di eventi in Italia e Ue di avvicinamento alla fiera. Tra questi, l’European Maker Week, la settimana europea dei maker che si celebrerà nei ventotto Paesi con eventi nelle scuole, aziende e mini- fiere: Lo ha spiegato Massimo Banzi, curatore della fiera e co- fondatore di Arduino.
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