Facebook Safety Check crea allarme per notizia falsa
Procurato allarme da Facebook Safety Check. L’algoritmo ha segnalato ai residenti nei pressi di Bangkok un attentato compiuto con degli esplosivi. Sul web dilaga la paura. Ma è tutto un falso.
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La notizia bufala divulgata più del previsto dagli utenti è diventata virale. Le date riportate risalirebbero persino ad un anno fa. Ad avvalorare la veridicità delle fonti sarebbe stato un link ad un sito erroneamente attribuito alla BBC.
Così Facebook è stato ingannato. L’alert è scattato alle 9 per essere poi annullato un’ora dopo. L’azienda di Zuckerberg riporta che un evento simile ad un attentato sia accaduto.
Fa riferimento ad un gesto di protesta politica contro una sede governativa, dove sono esplosi dei petardi. Ciononostante l’evento linkato all’interno di Safety Check è ben diverso.
Il nuovo Community Help di Facebook
Community Help è l’ultimo strumento di Facebook ad essere stato implementato per aumentare la sicurezza degli utenti. Si tratta di un’hub alla quale si accede solo dopo aver effettuato una segnalazione al Facebook Safety Check.
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Queste schermate ci aiutano a ritrovare i post che confermano lo stato di salute dei nostri amici. Inoltre potremo leggere le eventuali richieste d’aiuto da parte di utenti nella nostra zona.
La feature che ha dato il via all’ultima polemica sul falso attentato a Bangkok è il nuovo algoritmo. Facebook ha rinunciato ad attivare manualmente il servizio a causa di continui dissapori.
Gli utenti lamentavano che non tutti i disastri ambientali e gli attentati venivano segnalati sul social. Così venne affidato tutto al computer. Sembra però che la nuova versione non sia ancora in grado di riconoscere le bufale.
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Altri incidenti legati a Facebook Safety Check
Non è questo il primo errore importante di Facebook Safety Check a creare allarmismo nelle vite di persone estranee ai fatti. A Marzo 2016 un attentato in Pakistan ha ucciso donne e bambini all’interno di un parco giochi.
Il misfatto è avvenuto realmente. Si stimarono ben 60 vittime. Il problema è che Facebook ha notificato dell’accaduto persone che non si trovavano nei pressi della strage.
La segnalazione è arrivata persino a profili di utenti italiani senza nessun collegamento con la vicenda. L’inconveniente tuttavia ha solo implementato i falsi positivi, senza altri effetti collaterali.
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