Facebook interessata a Waze, ma Apple potrebbe mettersi in mezzo
Dopo che ogni tentativo di acquisire WhatsApp è miseramente fallito, preferendo piuttosto sviluppare un programma di messaggistica istantanea mobile per conto proprio, ora Facebook ci riprova cercando di assorbire Waze, l’app di navigazione crowd-sourced creata da una società israeliana e che ha riscosso un feedback molto positivo tra gli utenti che l’hanno finora usata.
La cifra che la piattaforma di social network creata da Mark Zuckerberg intende sborsare dovrebbe essere la stessa con la quale Facebook ha rilevato la proprietà di Instagram, cioè un miliardo di dollari: ma non sarà un affare facile da concretizzare, poiché la società sviluppatrice di Waze non intende spostarsi da Israele, senza dimenticare che altri acquirenti di peso come la Apple si sono già affacciate all’orizzonte.
Ricordiamo che Waze è un’app unica nel suo genere, poiché mescola le funzionalità di un navigatore gps comprensivo di tutte le mappe stradale con quelle offerte dall’interattività di un social network: gli utenti, infatti, aggiornano praticamente in tempo reale le informazioni relative alla viabilità, segnalando eventuali rallentamenti, code, incidenti o lavori in corso che possano condizionare il traffico.
Per cui è facile immaginare che Facebook intenda sfruttare a fondo il gran successo che riscuote Waze proprio grazie all’interazione tra i suoi utenti che si danno una mano a vicenda in modo da evitare gli ingorghi mentre si trovano alla guida e percorrere strade libere e non intasate.
Altri rumors, provenienti dal quotidiano israeliano “Calcalist”, riferiscono inoltre che le trattative tra Facebook e Waze soo già a un buon punto e che tra le due parti sia stato siglato un accordo preliminare con tanto di firme in calce.
La questione più spinosa da risolvere, pertanto, sarà quella legata allo spostamento della sede di Waze, poiché gli uomini di vertice della società israeliana non intendono traslocare negli States, e per la precisione a Menlo Park dove è dislocato il quartier generale di Facebook.
Cosa c’entra, dunque, Apple in tutta questa storia?
La società di Cupertino, che nella vicenda ricopre il ruolo di terza incomoda, aveva già presentato lo scorso gennaio un’offerta di 500 milioni di dollari con l’intenzione, eventualmente, di integrare Waze all’interno del servizio di mapping offerto da iOs 6.
Un altro dettaglio non trascurabile è che la Apple, qualche anno fa, ha aperto un centro di ricerca proprio in Israele: ciò vuol dire che se Tim Cook dovesse finalizzare l’acquisizione di Waze, non ci sarebbe nemmeno bisogno di un cambio di sede.
Nonostante tutto, comuque, Facebook rimane ancora in vantaggio grazie all’offerta che raddoppia quella proposta da Apple e, una volta risolta la questione della sede, la strada sarà tutta in discesa per Zuckerberg.