Facebook in grave difficolta obbliga Mark Zuckerberg a fare pressioni personali sui legislatori UE
Il CEO di Facebook Mark Zuckerberg visiterà i legislatori europei a Bruxelles a febbraio, riferisce Bloomberg.
Un portavoce di Facebook ha dichiarato che Zuckerberg discuterà “un quadro per nuove regole e regolamenti per Internet” con i funzionari dell’UE.
Facebook deve affrontare una serie di potenziali difficoltà normative nell’UE, tra cui nuove tasse, regolamenti sull’intelligenza artificiale e due indagini antitrust.
Mark Zuckerberg sarà personalmente in missione di lobby a Bruxelles a febbraio.
“Il mese prossimo, Mark Zuckerberg si recherà in Europa per partecipare alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco e incontrerà i decisori europei a Bruxelles per discutere di un quadro per nuove regole e regolamenti per Internet”, ha confermato Facebook a Business Insider in una nota.
Bloomberg ha riportato per la prima volta la notizia .
“Nuove regole e regolamenti per Internet” lascia molto spazio all’interpretazione e Facebook non ha risposto immediatamente quando gli è stato chiesto da Business Insider di cosa esattamente il miliardario tecnologico discuterà con i legislatori, ma la società deve affrontare una serie di difficoltà.
La notizia del viaggio di Zuckerberg arriva appena una settimana dopo che il regolatore tecnologico dell’UE Margrethe Vestager ha dichiarato che l’UE potrebbe introdurre leggi che tassano le entrate che le grandi aziende tecnologiche realizzano nei paesi europei, analogamente ai piani fiscali radicali proposti in paesi come la Francia e il Regno Unito.
Problemi con la AI Intelligenza Artificiale
Il calendario della visita coinciderà anche con l’introduzione da parte dell’UE di un libro bianco sulla futura regolamentazione dell’intelligenza artificiale, come riportato da Bloomberg all’inizio di questo mese.
Facebook, insieme a Google e Twitter, ha anche respinto le mosse per rendere le aziende tecnologiche responsabili dei contenuti illegali ospitati sulle loro piattaforme. L’UE ha dichiarato in una dichiarazione l’anno scorso che avrebbe pubblicato la sua valutazione in materia all’inizio del 2020.
Il gigante dei social network si trova inoltre di fronte a due cause antitrust dell’UE.
Il primo riguarda i piani proposti da Facebook per il lancio della propria criptovaluta chiamata Libra , e il secondo riguarda il modo in cui raccoglie e monetizza i dati degli utenti .
Una cosa è certa: Zuckerberg non sarà a corto di argomenti di discussione, ma comunque questa volta rischia veramente grosso e dovrà essere molto abile a giocarsela in territorio ostile.