L’evoluzione delle case degli italiani dagli anni ’50 a oggi
Le case sono cambiate nel corso degli anni e la loro struttura oggi non ha niente a che fare con quella degli anni Cinquanta. Vediamo tutte le tappe.
Le case in cui viviamo oggi sono molto diverse da quelle in cui si abitava negli anni Cinquanta, così come si differenziano da quelle tipiche negli anni Settanta e Ottanta: si può dire insomma che ogni epoca abbia il proprio stile in fatto di case, che non cambiano solo nell’arredamento ma anche nella struttura e nella percezione dell’abitare.
Per capire meglio come sono cambiate le case degli italiani nel corso degli anni, Man Casa, azienda specializzata in soluzioni salvaspazio per l’arredamento, ha realizzato un’infografica che ripercorre le diverse tappe delle case dagli anni Cinquanta, quando ogni ambiente era adibito a un uso ben preciso, ad oggi, un periodo in cui i confini sono molto meno netti. Vediamo che cosa è cambiato, stanza per stanza.
La zona giorno
Negli anni Cinquanta la casa rispecchia pienamente la mentalità dell’epoca che presuppone una netta separazione tra la zona giorno, che dev’essere impeccabile, e la zona notte, a cui viene riservata la massima privacy.
Dobbiamo aspettare gli anni Settanta affinché queste barriere cadano e si cominci a vivere in loft e open space, finché negli anni Ottanta la zona giorno è di nuovo il centro della casa perché c’è un nuovo protagonista: in ogni appartamento arriva il televisore ed è abitudine comune ritrovarsi con amici e parenti per guardare tutti insieme i nuovi programmi.
Ancora oggi il soggiorno è la zona principale della casa, che occupa circa il 40% dello spazio totale e dove si trascorre la maggior parte del tempo.
La cucina
Se negli anni Cinquanta la cucina era considerata un locale riservato, dove si ritirava la padrona di casa quando doveva preparare i pasti e di conseguenza non era una zona accessibile agli ospiti, già dagli anni Settanta le cose cominciano a cambiare: i confini sono sempre più sfumati, non si tende più a nascondere quello che accade in cucina e negli anni Ottanta vediamo le prime cucine a vista in soggiorno.
Oggi la cucina è considerata un ambiente multitasking, dove non solo si prepara da mangiare ma si passa il tempo studiando, lavorando, giocando o chiacchierando anche con gli ospiti.
La zona notte
Per quanto riguarda la camera da letto e il bagno, negli anni Cinquanta erano nettamente separati dal resto della casa e non erano ambienti dove gli ospiti potessero accedere: erano stanze in cui si passava poco tempo, la camera serviva solo per dormire mentre il bagno era considerato un locale di servizio; tuttavia, sia camera che bagno erano solitamente molto grandi.
La camera da letto, da luogo chiuso e off-limits, diventa sempre meno privata ed oggi non è più considerata inaccessibile, anzi: è una stanza che viene adibita a diverse attività, dallo studio al fitness al lavoro.
Anche il bagno è diventato un luogo dove passare molto tempo dedicandosi alla cura di sé e del proprio benessere psicofisico, e sempre più spesso se ne trovano almeno due nelle case degli italiani
Guarda i cambiamenti delle case nell’infografica seguente: