Ecco come è nato il nuovo logo di Yahoo – Lo racconta Marissa Mayer sul suo Tumblr, con un video e una pagina di appunti foto e video
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Ecco il nuovo logo di Yahoo, ed ecco come è nato: linee, colore, proporzioni e il punto esclamativo.
Su Tumblr Marissa Mayer scrive
A livello personale, amo i marchi, loghi, colori, design, e, soprattutto, Adobe Illustrator. Penso che sia uno dei pacchetti software più incredibili mai realizzati. Io non sono una professionista, ma so abbastanza per essere pericolosa :)
Così, un fine settimana di questa estate, mi sono rimboccata le maniche e mi sono buttata in trincea con la nostra squadra dedicata al logo design: Bob Stohrer, Marc DeBartolomeis, Russ Khaydarov , e il nostro intern Max Ma. Abbiamo trascorso la maggior parte del sabato e della domenica a ridisegnare il logo dall’inizio alla fine, e ci siamo divertiti tantissimo a valutare ogni minimo dettaglio.
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Sapevamo di volere un logo che riflettesse Yahoo – fantasioso, ma sofisticato. Moderno e fresco, con un cenno alla nostra storia. Che avesse un tocco umano, personale. Fiero.
Altri elementi furono presi immediatamente in considerazione:
Non volevamo avere linee rette nel logo. Le linee rette non esistono in forma umana e sono estremamente rare in natura, così il tocco umano nel logo consiste nel fatto che tutte le linee e le forme abbiano almeno una leggera curva. (Continua sotto)
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Abbiamo preferito le lettere che avevano tratti più spessi e sottili – per comunicare la natura soggettiva e redazionale di alcune delle cose che facciamo.
I caratteri tipografici con grazie sono una grande parte del nostro vecchio logo. Sembrava sbagliato rinunciarvi del tutto, quindi abbiamo optato per un font sans serif (senza grazie, Ndr.) con “smerli” alle estremità delle lettere.
Il nostro logo precedente appariva come un iconico Yahoo yodel. Abbiamo voluto preservare questo aspetto e fare qualcosa di giocoso con l’OO’s.
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Volevamo che ci fosse una consistenza matematica nel logo, ricomponendolo davvero in un unico marchio coerente. Abbiamo giocato con minuscole e lettere. Ma, alla fine, siamo giunti alla conclusione che il logo era più leggibile se compariva tutto maiuscolo, soprattutto su schermi di piccole dimensioni. E ci siamo messi in marcia.
Ecco la cianografia di quello che abbiamo fatto, conclamando alcune delle cose che erano cool / matematiche: La nostra ultima mossa è stata quella di inclinare il punto esclamativo di 9 gradi, giusto per aggiungere un po’ di fantasia.
Prima del week-end, abbiamo anche intervistato i nostri dipendenti sulle modifiche che volevano vedere. E’ interessante notare che l’87 per cento dei nostri dipendenti ha voluto un certo tipo di cambiamento nel logo (o iterativo o radicale). In termini di attributi specifici, i nostri dipendenti avevano voluto:
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sans serif
lettere di dimensioni variabili
una linea di fondo variabile
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un punto esclamativo inclinato
e la maggior parte dei loro loghi preferiti erano maiuscoli.
Anche se non abbiamo inteso soddisfare in modo esplicito ogni richiesta, siamo andati molto incontro a ciò che le persone che ci conoscono meglio sentivano che si adattava meglio a noi.
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Colore e consistenza erano piuttosto facili. Il nostro viola è Pantone Violet C – un pantone che non ha bisogno di numero e di presentazioni ;). Per la consistenza ci è venuta la bella idea di creare uno spessore triangolare cesellato per il logo – questo fa sì che la lettera Y appaia nell’ombreggiatura alle estremità di ciascuna delle lettere.
Nel corso delle settimane successive, abbiamo lavorato su diverse applicazioni e trattamenti del logo (la favicon, app launchers, chiuse sotto il brand). Ha resistito bene. E, se nell’andare avanti siamo più propensi a fare piccole modifiche iterative lungo la strada piuttosto che cambiamenti radicali, siamo davvero contenti di dove siamo arrivati. Ci auguriamo che lo siate anche voi!
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