Dialogo con il mio corpo: come ho imparato ad ascoltarlo e comprendere me stesso
Cambiamenti nella vita di Vittorio Sgarbi
Vittorio Sgarbi, noto critico d’arte e figura poliedrica del panorama culturale italiano, ha vissuto un periodo di trasformazioni significative. Con la recente pubblicazione del suo libro “Natività, Madre e figlio nell’arte“, edito da La nave di Teseo, Sgarbi ha elucidato la sua attuale condizione di vita, caratterizzata da introspezione e riflessione. Un anno non privo di sfide, a seguito delle sue dimissioni da Sottosegretario alla Cultura e delle indagini riguardanti potenziali conflitti di interesse, ha portato il critico a rivalutare non solo la sua carriera, ma anche i suoi rapporti personali.
In una recente intervista al Corriere della Sera, Sgarbi ha condiviso la sua esperienza con la malattia, sottolineando come questa abbia influenzato profondamente non solo il suo approccio alla vita, ma anche le sue dinamiche familiari. Egli stesso ha descritto questo periodo come un “tempo di intimismo”, in cui è emerso un nuovo bisogno di connessione e comprensione nei confronti di sé stesso e delle persone a lui care. Attraverso la scrittura e le relazioni, Sgarbi sta navigando in un mare di emozioni e sfide, dimostrando una resilienza che lo ha sempre contraddistinto.
Il percorso di Sgarbi assume quindi una dimensione esistenziale più profonda, rendendolo non solo un critico d’arte, ma anche un osservatore attento delle sfide della vita quotidiana. La sua evoluzione personale è ora parte integrante della sua narrazione, una narrazione che non è solo professionale ma anche colma di umanità e vulnerabilità.
La malattia e la sua evoluzione
Vittorio Sgarbi ha affrontato un cambiamento radicale nella sua vita con la diagnosi di un cancro. Nel 2021, il critico d’arte ha rivelato in un’intervista al Corriere della Sera di essere affetto da una forma di tumore, specificando che l’area colpita è circoscritta e non presenta metastasi. Questi approfondimenti hanno messo in luce non solo il suo stato di salute, ma anche come questa condizione abbia alterato il suo modo di interagire con il mondo circostante.
Con una consapevolezza più profonda delle sue condizioni fisiche, Sgarbi ha espresso l’importanza della cura personale e della necessità di seguire con attenzione i segnali del corpo. «Farò la radioterapia» ha affermato, descrivendo il suo percorso terapeutico. L’operazione subita, che ha influito sul suo stato di salute, ha avuto un impatto diretto sulla sua vita quotidiana, in particolare sulla sua vita relazionale e sull’intimità, elementi che hanno assunto una nuova valenza.
Tuttavia, è interessante notare che, al di là della fragilità comportata dalla malattia, Sgarbi ha dimostrato una straordinaria resilienza. La sua esperienza non è soltanto quella di un uomo che deve fare i conti con un destino avverso, ma un’opportunità di crescita e riflessione, che lo ha spinto a riconsiderare i suoi legami e il suo posto nel mondo. In questo contesto, il critico d’arte ha trovato una nuova linfa: una forza interiore che lo motiva a trarre il massimo dall’esperienza vitale, nonostante le sfide sanitarie che si trova ad affrontare.
Il nuovo rapporto con il corpo
Il dialogo di Vittorio Sgarbi con il proprio corpo ha subito una metamorfosi radicale. Come ha rivelato in un’intervista, in precedenza non prestava attenzione alle proprie condizioni fisiche, ora invece è costretto a monitorare attentamente diversi aspetti della sua quotidianità. «Prima il mio corpo non lo vedevo neanche», ha affermato, evidenziando un indifferente distacco che caratterizzava il suo approccio. Oggi, invece, gestisce una relazione attenta e nuova con il corpo, osservando il sonno e le sue funzioni vitali, come l’andare in bagno. Questa consapevolezza, tuttavia, non evoca in lui una sensazione di piacere, anzi, rivela una certa nostalgia per l’assenza di tali preoccupazioni.
La malattia lo ha costretto a stabilire una connessione che prima non esisteva, un «dialogo» che, a suo avviso, non ha portato a esiti positivi. Sgarbi ha dichiarato senza mezzi termini che «era meglio prima», manifestando una preferenza per l’indifferenza verso il proprio corpo. Questo cambio di prospettiva non è solo una questione di salute, ma riflette anche un deeper engagement con la realtà della propria esistenza, trasformando l’attenzione al corpo in un’attività quasi necessaria: «In ogni caso mi tiene occupato sul piano dell’agibilità, della manutenzione» ha aggiunto. La dimensione esistenziale del corpo, quindi, si è fatta più presente e impegnativa nella sua vita, traendone il compito di prendersi cura di sé30. Questa nuova consapevolezza, sebbene difficile, costituisce un aspetto importante del suo attuale processo interiore.
Riflessioni sulla vecchiaia
Durante il suo colloquio con il Corriere della Sera, Vittorio Sgarbi ha affrontato il tema della vecchiaia con una franchezza che colpisce. Egli considera questa fase della vita intrinsecamente pericolosa, enfatizzando la fragilità che ne deriva. La consapevolezza che la morte si avvicina con l’avanzare dell’età è un pensiero che lo accompagna quotidianamente. “La vecchiaia è pericolosa perché si è più fragili, nel senso che la morte è più vicina”, ha dichiarato, evidenziando un aspetto spesso trascurato quando si discute di invecchiamento: la vulnerabilità.
Nonostante l’ombra della mortalità, Sgarbi evidenzia anche gli aspetti positivi di questa fase della vita. Parla del «ruolo di autorevolezza» che la vecchiaia può conferire, accanto al «rispetto per i saggi». Aggiunge che l’invecchiamento può rappresentare un’opportunità per rifondare relazioni e dedicare tempo a chi non si è avuto modo di apprezzare a sufficienza in passato. Con una certa malinconia, il critico osserva come ora sia più presente nei confronti dei suoi figli, riempiendo lacune relazionali che prima trascurava: “Li ho visti in tempi recenti con più frequenza”, afferma, esprimendo una soddisfazione per la loro crescita e il loro impegno attivo nel dare forma alle loro vite.
Queste riflessioni mettono in luce una trasformazione profonda nel modo di vedere la vita da parte di Sgarbi, frutto di una crescita personale che spazia oltre il singolo individuo. Egli sembra promuovere un messaggio di consapevolezza rispetto al passare del tempo, invitando a guardare alla vita come a un’opportunità continua di evoluzione e di connessione con gli altri. In questo senso, la sua visione della vecchiaia non è solamente un inno alla fragilità, ma anche una celebrazione della saggezza e della possibilità di riannodare i legami più significativi.
Ritorno ai legami familiari
Vittorio Sgarbi ha messo in evidenza come la malattia abbia avuto un impatto significativo sui suoi legami familiari. In particolare, il suo rapporto con la sorella si è intensificato, rivelando dinamiche di supporto emotivo e pratico. «La sua presenza è materna», ha dichiarato Sgarbi, sottolineando il ruolo attivo che la famiglia ha assunto nella sua vita quotidiana. La sorella e la compagna, Sabrina, si prendono cura di lui, monitorando i suoi bisogni e cercando di garantire che segua una routine di salute adeguata. Questo nuovo modo di vivere i legami ha portato la famiglia a riemergere come una rete di sostegno, evidenziando l’importanza del supporto reciproco nei momenti di difficoltà.
Sgarbi ha anche condiviso come questa situazione di fragilità abbia incentivato un’esplorazione più profonda delle relazioni familiari e un rinnovato rispetto per le emozioni e per i legami affettivi. Non solo i suoi familiari si sono avvicinati a lui, ma anche Sgarbi ha avvertito l’urgenza di avvicinarsi a loro. La sua riflessione sul legame con i figli rivela un nuovo desiderio di connessione e presenza, come dimostra il suo dichiarato impegno a trascorrere più tempo insieme. «Provo soddisfazione per la loro volontà di fare e dare forma alla loro vita», ha affermato, mostrando come l’interesse verso il loro sviluppo personale stia assumendo una nuova centralità nella sua vita.
In sostanza, la vulnerabilità portata dalla malattia ha agito come un catalizzatore per un rinnovato apprezzamento dei legami familiari. Attraverso un dialogo sincero e la riscoperta di affetti, Sgarbi sta affrontando una fase della vita in cui le relazioni più intime sono diventate un elemento cruciale per il suo benessere emotivo e mentale. Questa evoluzione sottolinea il potere dell’amore familiare nel superare le avversità e nel rafforzare un senso di comunità e appartenenza anche nei momenti più difficili.