Il tributo di Barbara Crawford a Cy Twombly
Barbara Crawford, artista di Lexington, Virginia, ha dedicato due affascinanti installazioni al leggendario Cy Twombly, con cui ha condiviso una profonda amicizia sin dai tempi dell’università. La sua mostra, intitolata Transcending Blue, ospitata presso la Fondazione Nicola Del Roscio, celebra non solo il genio artistico di Twombly, ma anche il forte legame che lo univa a Crawford e a suo marito, entrambi collaboratori del maestro nella realizzazione del murale The Ceiling al Louvre.
Questa rassegna, iniziata nel 2017 in Italia, rappresenta un viaggio di esplorazione visiva e concettuale. Le opere di Crawford cercano di captare l’essenza del “Twomblue”, una tonalità di blu distintiva di Twombly, caratterizzando i suoi lavori. Crawford si propone di rievocare la magia del blu attraverso una serie di creazioni che riflettono la sua interpretazione personale dell’artista, sottolineando la connessione emotiva e intellettuale che ha influenzato la sua carriera.
Il viaggio espressivo di Barbara non si limita a rendere omaggio a un amico, ma si intreccia con temi più ampi, come la natura, l’architettura e la dualità tra il presente e l’antico. L’interazione di queste idee con un linguaggio artistico distintivo ha dato vita a opere che non solo celebrano Twombly, ma pongono anche interrogativi sulla relazione tra arte e memoria, invitando lo spettatore a riflettere sull’eredità culturale che l’artista ha lasciato dietro di sé.
La genesi delle opere e l’ispirazione
La creazione delle opere di Barbara Crawford nasce da un’ambiente ricco di suggestioni e ricordi legati alla sua amicizia con Cy Twombly. Nel 2017, durante il suo soggiorno in Italia, l’artista ha colto l’opportunità di immergersi nuovamente nel panorama culturale che aveva caratterizzato gli anni universitari, riscoprendo la potenza evocativa delle opere di Twombly. In particolare, la realizzazione di Blue Ridge Mountains Transfixed by a Roman Piazza (1962) ha avuto un ruolo cruciale nell’ispirazione di Crawford. Questo dipinto, con le sue colline rigogliose e il profondo blu che le attraversa, funge da simbolo per i continui spostamenti di Crawford tra Roma e la sua città natale, riproponendo la tensione tra elementi naturali e artificiali.
Le interazioni tra il contemporaneo e l’antico, così come tra la natura e la cittadinanza, hanno fatto emergere tematiche cruciali per l’artista. Le opere di Crawford, realizzate attraverso un uso sapiente di tecniche che spaziano dal disegno alla pittura, riflettono una modalità espressiva che è contemporaneamente personale e universale. Attraverso la rivisitazione del “Twomblue”, l’artista intende impossessarsi di una tonalità che è diventata emblematica del linguaggio visivo di Twombly, creando con essa un ponte tra il passato e il presente.
La genesi di queste installazioni è un processo dinamico, che non si limita alla semplice replica di stili ma si evolve attraverso un dialogo continuo con la memoria e le esperienze condivise. L’approccio collaborativo che ha caratterizzato le fasi di creazione delle opere, soprattutto con l’assistenza dei suoi studenti, arricchisce ulteriormente la narrazione, rendendo le installazioni non solo opere d’arte, ma anche momenti di condivisione e crescita collettiva.
Analisi delle installazioni: Long Wall Panel
La prima installazione di Barbara Crawford, Long Wall Panel, si presenta come un’opera di grande impatto visivo, concepita per risuonare con la gestualità e la poetica di Cy Twombly. Questa creazione è caratterizzata da un mosaico di linee e colori che rievoca, con un’intensità vibrante, il lavoro del maestro. Utilizzando un’interpretazione personale di elementi tratti dal linguaggio artistico di Twombly, Crawford riesce a rendere un tributo convincente e multidimensionale, che abbraccia diverse tecniche artistiche.
Il pannello è stato realizzato con l’aiuto dei suoi studenti, sottolineando il valore della collaborazione nel processo artistico. Attraverso il disegno a matita e la pittura a olio, Crawford ricrea una tensione dialogica tra passato e presente, unendo il gesto alle emozioni che caratterizzano l’opera di Twombly. La scelta di materiali e di modalità espressive rispecchia una ricerca approfondita sull’interazione tra arte e linguaggio, dove ogni lineamento del disegno diventa un verso di una poesia visiva.
La struttura del Long Wall Panel non è solamente un omaggio alla pittura di Twombly, ma si trasforma in un calligramma contemporaneo che riflette le influenze di poeti come Dean Rader, ampliandone il significato e connettendo la ripetizione di forme alla letteratura. Così, la dualità di significato presente nell’installazione non solo celebra l’arte di Twombly, ma invita anche il pubblico a riflettere sull’essenza stessa della comunicazione visiva e verbale, facendo eco al motto di Simonide di Ceo e Orazio sull’unione tra pittura e poesia.
Questo arricchimento di significati non è casuale, ma nasce da un’analisi profonda e personale della storia e delle esperienze comuni condivise con Twombly. I colori e le forme del pannello sembrano danzare, muovendosi tra ricordi e nuovi orizzonti, rendendo l’installazione un punto di partenza per ulteriori riflessioni sull’arte contemporanea e il suo potere di evocazione.
Pyramids: un’evoluzione semantica
La seconda istallazione di Barbara Crawford, Pyramids, rappresenta un ulteriore capitolo nel dialogo con l’opera di Cy Twombly, esplorando il tema della mutazione semantica attraverso un assemblaggio visivamente intrigante. Questo progetto è concepito come una serie di piccole piramidi iridescenti, caratterizzate da un uso sapiente di tre colori principali: blu, azzurro e verde. Queste tonalità non sono mera decorazione; esse veicolano significati distinti che si evolvono a seconda del contesto in cui l’opera è presentata.
Originariamente, i colori scelti da Crawford evocavano il legame con la terra e la cultura italiana. Tuttavia, con il ciclo espositivo che ha visto l’opera viaggiare in diverse location, come in Repubblica di Malta, i significati hanno subito una trasformazione. Qui, le piramidi hanno trovato una nuova interpretazione temporale, rappresentando la connessione tra passato, presente e futuro. In ogni nuova ambientazione, il lavoro di Crawford assorbe le energie locali, configurandosi come un’opera estremamente versatile e ricca di implicazioni.
Durante la sua esposizione ad Assisi e al Teatro di Andromeda in Sicilia, Pyramids ha assunto riferimenti a elementi naturali come il mare, il cielo e l’aria. Le montagne, simbolo presente nell’opera di Twombly, emergono in forma stilizzata all’interno dell’installazione, creando un legame visivo e concettuale con le opere del maestro. Questo rimando non si limita alla mera citazione estetica: è una celebrazione attiva dell’impatto duraturo di Twombly nell’immaginario artistico contemporaneo.
La complessità dei messaggi inclusi in Pyramids mette in evidenza come l’arte possa dialogare con il contesto e i sentimenti del pubblico. La dimensione interattiva di questa installazione, non solo come spazio fisico ma anche emotivo, invita spettatori a esplorare vari strati di significato, approfondendo la loro comprensione dell’interazione tra spazio, colore e simboli. In tal modo, Crawford non solo omaggia un amico e un maestro, ma inaugura un percorso di riflessione sull’essenza del cambiamento e della trasformazione all’interno della pratica artistica.
L’eredità di Cy Twombly nell’arte contemporanea
Cy Twombly ha lasciato un’impronta indelebile sull’arte contemporanea, influenzando non solo i suoi contemporanei ma anche generazioni successive di artisti. La sua capacità di combinare gesti pittorici con richiamo alla poesia, alla letteratura e alla mitologia ha creato un linguaggio visivo che trasmette emozioni profonde e riflessioni complesse. L’eredità di Twombly si manifesta in molte delle opere di Barbara Crawford, grazie alla loro comune storia e alla volontà di esplorare tematiche simili attraverso un prisma moderno e personale.
Le opere di Crawford rielaborano i concetti di spazio e tempo che caratterizzano fortemente il lavoro di Twombly, utilizzando colori e forme in modi che riflettono una sensibilità contemporanea. L’artista non si limita a imitare lo stile del maestro, ma lo riadatta a nuovi contesti, ponendo interrogativi sul ruolo dell’artista e sull’interpretazione dell’opera nel panorama attuale. In questo senso, la mostra Transcending Blue diventa un’occasione per riflettere sull’impatto di Twombly nel generare una forma di arte che continua a dialogare con il pubblico contemporaneo.
In una società in cui l’arte è spesso vista come un prodotto commerciale, la profondità delle opere di Twombly e le sue esplorazioni emotive sfidano questa concezione. La sua capacità di esprimere momenti di vulnerabilità e introspezione attraverso segni tracciati e semplici colori ha aperto la strada a una nuova forma di espressione artistica che celebra l’individualità. Barbara Crawford, nella sua ricerca di rendere omaggio a questo patrimonio, non solo evidenzia il legame tra il loro passato condiviso, ma si propone di continuare questa tradizione di autenticità e vulnerabilità.
La mostra di Crawford, inoltre, sottolinea come l’arte possa essere un veicolo per la memoria culturale e personale, fungendo da ponte tra passato e presente. Attraverso le sue installazioni, l’artista invita il pubblico a considerare la storia e la continuità nell’arte, ponendo l’accento su quanto possa essere significativa l’eredità di figure come Twombly. L’accostamento di elementi di diverse epoche e contesti nelle sue opere non solo onora il maestro, ma chiarisce anche come il suo linguaggio visivo continui a plasmare identità artistiche contemporanee e a ispirare una riflessione collettiva sull’arte e il suo significato.