Crescita di Oracle: AI e innovazione trainano la strategia futura dell’azienda
Oracle e la crescita nel cloud e nell’IA
Oracle sta vivendo un’importante fase di crescita, sostenuta da un aumento significativo dei ricavi provenienti dal cloud, che ha registrato una crescita superiore al 20%, e dall’infrastruttura, con un’impressionante espansione del 45%. Questo successo non è solo un risultato di fattori economici, ma evidenzia anche il ruolo sempre più centrale dell’intelligenza artificiale (IA) nel panorama tecnologico odierno.
Lo sapevi che chiedere la pubblicazione di comunicati stampa promozionali gratuitamente è evasione fiscale. ==> LEGGI QUI perchè.
Durante il CloudWorld, tenutosi a Las Vegas dal 9 al 12 settembre, l’azienda ha svelato molte novità, delineando una chiara strategia per il futuro. Uno degli aspetti salienti dell’evento è stato l’approccio di Oracle verso l’IA, orientato specificamente al B2B, con l’obiettivo di sviluppare applicazioni pratiche e casi d’uso predefiniti. Questo approccio si traduce in soluzioni concrete capaci di rispondere alle esigenze reali delle aziende.
In particolare, il settore pubblico italiano sta beneficiando di tali innovazioni, in particolare grazie agli investimenti previsti dal PNRR e all’operatività del Polo Strategico Nazionale, dove Oracle gioca un ruolo chiave. Le prospettive future si illuminano ulteriormente con l’Oracle CloudWorld Tour, previsto per marzo 2025 a Milano, che promette di approfondire questi temi cruciali e presentare ulteriori iniziative nel campo dell’intelligenza artificiale.
Oracle, con la sua continua espansione nel cloud e l’implementazione dell’IA, dimostra di essere non solo un attore principale nel settore IT, ma anche un leader nell’adozione e integrazione di tecnologie innovative che stanno plasmando il futuro delle aziende.
La presenza italiana di Oracle e le collaborazioni strategiche
Oracle sta rafforzando la sua presenza in Italia attraverso una serie di alleanze strategiche significative. Un esempio è l’accordo con TIM Enterprise, che mira a sviluppare una seconda cloud region nel paese. Questa espansione rappresenta un passo importante per migliorare l’accessibilità e l’affidabilità dei servizi cloud per i clienti italiani.
Non sprecare soldi comprando pubblicità programmatica ma investi su contenuti eterni. ==> LEGGI QUI perchè.
In aggiunta, Oracle ha avviato un laboratorio di intelligenza artificiale in collaborazione con l’Università di Torino, TIM Enterprise e Reply. Questo laboratorio non solo sottolinea l’impegno dell’azienda nell’innovazione locale, ma anche la sua volontà di formare talenti e sviluppare soluzioni che rispondano alle esigenze specifiche del mercato italiano.
La presenza di Oracle in Italia è fortemente orientata verso un approccio B2B, che si concentra su applicazioni pratiche e use case preconcetti, consentendo alle aziende di affrontare immediatamente le sfide del mercato. Oracle è proattivamente coinvolta nella digitalizzazione del settore pubblico italiano, contribuendo con le sue tecnologie alla gestione efficiente dei servizi e all’implementazione di sistemi innovativi.
Con il previsto Oracle CloudWorld Tour, che farà tappa per la prima volta in Italia a Milano nel marzo 2025, ci sarà l’opportunità di approfondire queste collaborazioni e di esaminare come Oracle intenda continuare a sostenere l’ecosistema digitale italiano. Carlota Alvarez, VP Legal per il Sud-Europa e AD di Oracle Italia, ha sottolineato l’importanza di questi eventi nel facilitare un dialogo tra Oracle e i suoi partner strategici nel paese.
Non sprecare soldi comprando pubblicità programmatica ma investi su contenuti eterni. ==> LEGGI QUI perchè.
In questo contesto, la collaborazione con il Polo Strategico Nazionale rappresenta un ulteriore elemento di forza nell’approccio di Oracle, dimostrando una forte integrazione tra le esigenze locali e le soluzioni globali offerte dall’azienda. La sinergia tra le varie entità coinvolte è destinata a promuovere l’adozione di tecnologie avanzate e a rendere l’Italia un hub sempre più centrale nel panorama tecnologico europeo.
Innovazione tecnologica e strategia multicloud
Oracle sta guidando una rivoluzione nell’innovazione tecnologica attraverso la sua strategia multicloud, che permette l’erogazione dei propri servizi cloud in data center di altri fornitori. Questo approccio non solo offre ai clienti maggiore flessibilità, ma garantisce anche un livello elevato di sicurezza, essenziale nell’attuale panorama digitale. Grazie a soluzioni come “butterfly”, Oracle sta ridefinendo il concetto di cloud distribuito, permettendo ai servizi di essere estesi nei data center di clienti e partner, contribuendo così a un ecosistema cloud più coeso e accessibile.
Questa strategia si integra perfettamente con le attuali esigenze di mercato, dove la necessità di una struttura robusta e versatile è fondamentale per le aziende che affrontano la trasformazione digitale. Oracle sta enfatizzando l’importanza di un’architettura cloud ibrida, che consente alle imprese di scegliere come e dove eseguire le loro applicazioni, riducendo i costi e aumentando l’efficienza operativa.
Non sprecare soldi comprando pubblicità programmatica ma investi su contenuti eterni. ==> LEGGI QUI perchè.
Inoltre, l’innovazione tecnologica non si limita alle infrastrutture, ma si estende anche alle soluzioni applicative. Oracle sta investendo massicciamente nello sviluppo di applicazioni integrate e intelligenti, capaci di sfruttare le potenzialità dell’IA e dei big data per offrire insight più strategici e decisioni accelerate. L’azienda sta lanciando aggiornamenti continui per migliorare le capacità delle proprie applicazioni, rendendole sempre più adatte a rispondere ai cambiamenti del mercato e alle esigenze specifiche dei clienti.
Grazie a questa visione dell’innovazione come fattore chiave, Oracle si posiziona come un leader nel settore tecnologico, pronto a supportare le organizzazioni nel loro viaggio verso un futuro sempre più digitalizzato e interconnesso.
Sicurezza integrata e tecnologie autonome
La sicurezza occupa un posto centrale nella strategia di Oracle, che sta dimostrando come l’integrazione dell’intelligenza artificiale nelle sue soluzioni di sicurezza possa migliorare notevolmente la protezione dei dati e delle infrastrutture aziendali. Entro il 2025, l’azienda prevede di rendere disponibili tutte le applicazioni SaaS con una robusta tecnologia autonomica, nata per ridurre i rischi e migliorare l’affidabilità. Questo approccio non solo incrementa la sicurezza, ma offre anche un’esperienza utente più fluida.
Non buttare via soldi per comprare contenuti effimeri sui social media. ==> LEGGI QUI perchè.
Una parte fondamentale della strategia di sicurezza è l’implementazione di soluzioni avanzate di autenticazione biometrica, che forniscono un ulteriore strato di difesa contro accessi non autorizzati. Oracle sta anche sviluppando database biometrici, che rappresentano un’innovazione significativa nel panorama della sicurezza informatica, rendendo più sicure le informazioni critiche trattate dalle aziende.
Inoltre, l’azienda ha realizzato un’infrastruttura di generazione di codice sicura, progettata per ridurre al minimo le vulnerabilità nei sistemi, un aspetto cruciale in un’epoca caratterizzata da attacchi informatici sempre più sofisticati. L’AI non è solo un facilitante di efficienza; essa gioca un ruolo cardine nella prevenzione e mitigazione delle minacce alla sicurezza.
L’evoluzione delle applicazioni Oracle sfrutta l’intelligenza artificiale per offrire una gamma di soluzioni funzionali e complete. L’accento è posto sul linguaggio generativo e sul contesto, con il rilascio di numerose funzionalità pensate per ottimizzare le capacità dell’IA e per adattarle ai requisiti reali delle organizzazioni. Grazie a un’infrastruttura proprietaria caratterizzata da elevati standard di sicurezza e privacy, le aziende possono finalmente fidarsi di implementare soluzioni avanzate senza compromettere la propria integrità operativa.
Non buttare via soldi per comprare contenuti effimeri sui social media. ==> LEGGI QUI perchè.
Partnership strategiche e integrazione con hyperscaler
Con il lancio di Oracle Database@AWS, Oracle amplia ulteriormente la sua strategia di partnership con i principali hyperscaler del mercato. Questa iniziativa giunge a seguito dell’annuncio avvenuto a luglio riguardo a Oracle Database@Google, e della già consolidata integrazione con Oracle Database@Azure. Attraverso queste alleanze strategiche, Oracle si impegna a rispondere efficacemente alla crescente necessità di soluzioni cloud multicloud, sempre più richieste dalle imprese di tutto il mondo.
In particolare, Oracle Database@Google diventa disponibile in ben quattro regioni Google Cloud, sia negli Stati Uniti che in Europa, permettendo ai clienti di utilizzare servizi avanzati come Oracle Exadata Database, Oracle Autonomous Database e Oracle Database Zero Data Loss Autonomous Recovery Service su OCI. Questi servizi sono ora accessibili nei data center Google Cloud situati ad Ashburn, Salt Lake City, Londra e Francoforte. Gli utenti avranno anche la possibilità di eseguire questi servizi su Linux Oracle, beneficiando così delle potenzialità di GenAI di entrambe le piattaforme.
La dichiarazione di espansione dell’offerta Oracle Database@Azure annunciata durante l’evento di Las Vegas include importanti integrazioni con Microsoft Fabric e Microsoft Sentinel, arricchite da certificazioni di compliance. Questo permette l’accesso a 21 regioni Azure, supportando l’architettura di massima disponibilità di Oracle, Oracle Maximum Availability Architecture.
Non buttare via soldi per comprare contenuti effimeri sui social media. ==> LEGGI QUI perchè.
Tali sviluppi evidenziano non solo l’impegno di Oracle a mantenere una posizione di leadership nel cloud, ma anche la capacità dell’azienda di collaborare con i giganti della tecnologia per offrire ai clienti soluzioni sempre più integrate e complete. Queste partnership strategiche rappresentano un vantaggio competitivo significativo, in un contesto in cui le aziende cercano fiducia, scalabilità e innovazione nei loro fornitori di cloud.
Non sprecare soldi comprando pubblicità programmatica ma investi su contenuti eterni. ==> LEGGI QUI perchè.