Copiare durante i compiti in classe con lo Smartwatch: la nuova frontiera tecnologica per chi non ha voglia di studiare
L’arte del copiare si sa, ha origini antichissime, ma è sempre in continuo rinnovamento. Nel 2013 gli studenti hanno a disposizione più strade differenti per copiare che per studiare. Quella che risulta decisamente più proficua, comoda e sicura è decisamente lo Smartwatch.
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Questo apparecchio permette allo studente di poter rimanere in contatto con altri studenti in diretta durante l’esame, in quanto l’oggetto è collegato via bluetooth con lo smartphone, che può essere comodamente lasciato dentro la giacca (o la borsa) in maniera tale da non destare alcun tipo di sospetto.
Ebbene si, lo Smartwatch sembra proprio l’arma invincibile per imbrogliare i professori senza essere scoperti. Questo apparecchio non solo permette di usufruire di una quantità importante di informazioni, ma anche un dettagliato e diretto confronto con gli altri studenti che stanno affrontando lo stesso esame.Tramite questa comunicazione possono consultare le risposte date dagli altri e sapere quali di queste è stata la risposta più selezionata, che con molte probabilità sarà quella esatta.
Tutto ciò emerge da uno studio effettuato dal ricercatore dell’università del Michigan Alex Migicovsky, che servendosi di Pebble(il primo smartwatch di successo che ha portato ad un guadagno di oltre dieci milioni di dollari), ha ideato una applicazione che permette appunto questo scambio in tempo reale delle risposte più scelte dal gruppo di studenti durante il test, domanda per domanda.
Questo scambio di informazioni avviene in tutta sicurezza, senza che i professori possano avere sospetti riguardo quello che sta accadendo, perché questa sorta di comunicazione è criptata e viene scambiata tramite la visualizzazione dei pixel mancanti sullo schermo, rendendolo indecifrabile e privo di riferimenti logici.
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Ovviamente l’unica soluzione che hanno gli istituti per far fronte a questa “strategia”, è quella di vietare l’utilizzo di questi apparecchi durante le verifiche, soluzione che al momento appare difficile da applicare, in quanto lo smartwatch non presenta delle particolarità rispetto a un normale orologio analogico, quindi il divieto riguarderebbe gli orologi in generale.
Tuttavia, la diffusione di questo strumento è ancora limitata a pochi astuti studenti, quindi le probabilità che siano attuate contromisure a breve, sono davvero scarse.
Lo smartwatch è quindi, senza ombra di dubbio, il metodo più tecnologicamente avanzato accessibile a tutti gli studenti, una vera arma che può davvero far male agli istituti scolastici di tutto il mondo.
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