Quando si acquista un immobile molto spesso la parte relativa al funzionamento delle utenze può creare qualche ansia dovuta all’incertezza relativa alle modalità con le quali procedere per ottenere l’attivazione o il subentro del contatore dell’energia e di quello del gas.
Questo avviene principalmente perché non sono chiare le tempistiche necessarie affinché le forniture vengano ripristinate se sono state interrotte o se sono utenze nuove.
Come prima cosa cerchiamo di chiarire esattamente a che cosa si riferiscono i termini attivazione, riattivazione e subentro: si tratta di un’attivazione se il contatore non era mai stato attivo in precedenza, per cui viene chiesta la “prima attivazione”.
Diversamente, se il contatore era già stato funzionante in precedenza si parla di riattivazione o subentro o voltura, che sono sinonimi e consistono nel chiedere al fornitore che la fornitura del servizio venga riattivata e che sia intestata ad un nuovo utente.
Le tempistiche per la riattivazione del contatore
Mentre le distinzioni sopra indicate valgono sia per che per il gas che per l’energia, quando si parla invece delle tempistiche necessarie si riscontrano delle differenze, che nel caso in cui non vi siano particolari problematiche rimangono comunque circoscritte nell’arco di una settimana lavorativa: il tempo necessario per la riattivazione del contatore dell’energia elettrica è di 10 giorni mentre quello per riattivare il gas è di 15 giorni, queste indicazioni temporali vanno comunque intese come valori approssimativi e al netto di eventuali ritardi che possono essere causati da richieste di chiarimenti, scambio di dati, eventuali imprevisti e calendarizzazione delle visite.
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Bisogna inoltre tenere in considerazione che se gli impianti sono stati fermi molto a lungo potrebbero essere necessarie delle tempistiche più dilatate dovute alle condizioni di salute degli impianti stessi; se invece la chiusura è di soli pochi giorni la pratica verrà probabilmente evasa molto velocemente.
Si rende invece necessario pazientare più a lungo quando la pratica viene catalogata come A40, in tal caso il Distributore richiede l’invio di alcuni moduli da parte del cliente, per verificare i quali ha tempo fino a 60 giorni, la tendenza in ogni caso è quella di non impiegarci mai meno di un mese.
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Le casistiche che vengono identificate come A40 riguardano i contatori non presenti o mai attivati in precedenza, i contatori chiusi da lungo tempo e quelli appartenenti ad impianti che hanno subito delle modifiche.
Da ultimo, anche nel caso in cui sia prevista l’istanza potrebbero verificarsi delle lungaggini. Questo documento è necessario ad attestare che non sono stati commessi abusi edilizi e dovrà essere inviato al comune di competenza della fornitura.
Gli step per attivare il contatore
Le pratiche di attivazione dei contatori di energia e gas sono abbastanza semplici e sono oltretutto identiche per la prima parte, si differenziano invece nella seconda.
È innanzitutto necessario comunicare il subentro al fornitore di energia elettrica o di gas metano, dopodiché questo invierà ai clienti tutta la modulistica da compilare e sottoscrivere in ogni sua parte che dovrà poi essere inoltrata nuovamente al fornitore, il quale ne verificherà la correttezza e la congruenza dei dati.
A questo punto le pratiche per l’attivazione dei contatori di energia e gas e si differenziano in quanto per ciò che concerne l’energia il passo successivo sarà ad opera del fornitore che provvederà direttamente ad inoltrare la pratica al distributore competente; il quale in breve tempo attiverà il contatore, normalmente telegestito.
Relativamente invece all’attivazione della fornitura di metano, dopo l’invio della pratica al distributore sarà onere di quest’ultimo comunicare al fornitore la prima data disponibile ed il relativo orario nel quale sarà possibile per lui recarsi fisicamente presso contatore per poter eseguire i lavori.
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Successivamente alla comunicazione spetterà quindi al fornitore comunicare al cliente la data e l’ora previste per l’intervento; è utile puntualizzare che l’arco di tempo nel quale verrà attuato l’intervento indicato dal distributore è generalmente di un paio d’ore, che sono da considerarsi indicative dell’orario d’arrivo del tecnico; tuttavia poiché è un orario più preciso non verrà fornita al cliente, è necessario che quest’ultimo sia presente presso il luogo quale verranno effettuati i lavori per tutte le due ore indicate e per evitare disguidi e ritardi è importante che sul citofono venga indicato espressamente il cognome di chi ha richiesto l’intervento per il subentro.
Al momento in cui il tecnico effettuerà la visita dovrà rilevare se sussistono meno le condizioni necessarie per la riattivazione del contatore, in caso la verifica di esito positivo l’apparecchio verrà direttamente riattivato; in caso contrario in distributore richiederà al cliente la compilazione di ulteriori moduli ed eventuali informazioni aggiuntive.
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Una volta che la fornitura è stata attivata, è importante che l’utente sia consapevole del fatto che può effettuare l’autolettura dei contatori e comunicarne direttamente i valori ai propri fornitori di energia elettrica e di gas.
Per poter fare ciò è sufficiente leggere i numeri del contatore del gas scritti su sfondo nero, senza tenere conto di quelli riportati su sfondo rosso che sono relativi alle frazioni di metro cubo e non vengono richieste per l’autolettura. Qualora l’ultima cifra prima della virgola (ovvero l’ultima a destra su sfondo nero) sia a metà tra un numero l’altro va considerato il numero inferiore, approssimando quindi per difetto.
Per leggere invece il contatore dell’energia elettrica bisogna premere sul bottone a destra del display per poter prendere nota del proprio numero cliente e successivamente schiacciare un’altra volta fino a quando apparirà la dicitura “lettura-potenza”, voce nella quale sono contenute le informazioni da riferire al fornitore.
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In questa sezione saranno indicati tre diversi valori, ovvero i codici relativi alle diverse fasce di consumo indicati come A1, A2 ed A3, che corrispondono alla suddivisione effettuata dalla tariffazione trifasica: la prima fascia riguarda infatti l’orario dei giorni feriali tra le ore 8.00 e le 19.00, la seconda fascia invece è quella della sera, della mattina presto e del sabato, ovvero dalle 19.00 all3 23.00, dalle 07.00 alle 8.00 per i giorni feriali e il sabato dalle 07.00 alle 23.00; infine la terza fascia è quella che comprende gli orari restanti relativi quindi alle ore notturne e festive.