La condivisione dei brani su internet potrebbe aumentare il volume delle vendite della musica liquida?
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Secondo la legge con il termine “pirateria” si intende la violazione volontaria del diritto d’autore, con lo scopo principalmente di lucro. La pirateria è considerata in realtà un vero e proprio reato che può essere suddiviso in tre categorie a secondo della modalità con cui avviene. Può trattarsi di noleggio di copie esemplari senza avere però l’autorizzazione dell’autore dei diritti.
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Oppure, si può parlare di duplicazione dell’originale, senza nessuna autorizzazione al fine di trarne vantaggio economico. Infine abbiamo la contraffazione, che consiste nell’ottenere l’esatta copia dell’originale per spacciarla come tale. Secondo uno studio attuato da un gruppo di ricercatori della “scuola di economia Londinese” non sempre la pirateria produce effetti negativi, anzi! In particolare quando si vuol far crescere un determinato marchio. Tali effetti benefici si riscontrano in particolar modo nel mondo dell’intrattenimento audio e visivo.
Di fatti essi affermano che il fatturato dovuto alle vendite numeriche dimostra che si riesce tranquillamente a colmare il decremento economico per quanto concerne la vendita di CD e DVD. Anche per quanto riguarda la discografia si è dimostrato un notevole incremento di vendite sotto forma sul digitale. Tali studiosi sostengono che che il calo di vendita di CD fisici non dipende dalla presenza della musica pirata. Ma anzi ciò potrebbe aumentare la fama degli artisti.
Il governo Britannico, nella fase di controllo delle norme, in particolar modo sui diritti d’autore, dovrebbe prendere in seria considerazione l’assemblaggio degli artisti che condividono i propri brani su pagine come Youtube. I pirati potrebbero essere tra i maggiori visitatori, e di conseguenza i migliori ascoltatori di tale materiale, ma in questo caso del tutto legale. Mentre il governo Britannico, cerca di vedere gli effetti positivi della pirateria, il Giappone sta valutando sempre di più l’idea di istituire una legge che vada contro questa illegalità. In Giappone risulta essere un vero e proprio crimine punibile con il carcere fino a due anni.
Ebbene si una riduzione di circa il 10% nell’arco di 4 anni, a livello mondiale comporterebbe un incremento economico di 100 miliardi di euro. Con dei vantaggi del livello economico globale dell’80 %. Ovviamente si avrebbero tantissimi nuovi posti di lavoro, con innumerevoli entrate fiscali.
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