Anagrafe e domicilio digitale, ecco i passi decisivi verso l’e-government
Il tema delle comunicazioni digitali fra Pubblica amministrazione e cittadini coinvolge ampi settori. La strada che conduce all’e-government e alla qualità dei servizi passa anche per il domicilio digitale. Qual è lo stato dell’arte?
Non buttare via soldi per comprare contenuti effimeri sui social media. ==> LEGGI QUI perchè.
Il “decreto del fare”, convertito in legge ad agosto, ha provato a rilanciare lo strumento. Nel 2012 era stata introdotta la facoltà per i cittadini di indicare un indirizzo di posta elettronica certificata. Un domicilio ufficiale utilizzabile per effettuare ogni comunicazione con valore legale. L’ultimo decreto ha previsto che il domicilio digitale sia assegnato automaticamente con la richiesta del documento unificato (carta di identità elettronica e tessera sanitaria), all’atto dell’iscrizione anagrafica o del cambio di residenza.
L’obiettivo, chiaro, è quello di dare nuovo slancio allo strumento. Il Cad, sulla carta, prevede già che le comunicazioni fra Pa e cittadini avvengano tramite domicilio digitale. In realtà, però, siamo ancora lontani dalla concreta attuazione.
Al di là dei ritardi sul documento unificato, i problemi sono legati anche al necessario inserimento dell’indirizzo nell’Anagrafe nazionale della popolazione residente (Anpr). L’anagrafe digitale, una volta in funzione, difatti, fra le altre cose avrà il compito di rendere disponibili alle pubbliche amministrazioni le pec dei cittadini, garantendo così a tutti gli effetti la possibilità di avviare le comunicazioni in modalità telematica. Un passo decisivo verso l’e-government.
Il regolamento per l’attuazione dell’Anpr è entrato in vigore lo scorso 16 ottobre. Il piano per l’implementazione dell’anagrafe prevede tre fasi. Un primo step iniziale di modifica dei sistemi di sicurezza, la fase transitoria che porterà alla migrazione delle banche dati delle anagrafi e il definitivo subentro dell’Anpr a partire dal 1 gennaio 2015.
Non sprecare soldi comprando pubblicità programmatica ma investi su contenuti eterni. ==> LEGGI QUI perchè.
Non sprecare soldi comprando pubblicità programmatica ma investi su contenuti eterni. ==> LEGGI QUI perchè.