FTX ottiene l’approvazione del piano di ristrutturazione
Un giudice statunitense ha dato il via libera al piano di ristrutturazione di FTX, aprendo la strada al rimborso di miliardi di dollari ai clienti dell’exchange di criptovalute in bancarotta. Durante un’udienza tenutasi a Wilmington, Delaware, lunedì, il giudice John Dorsey ha approvato definitivamente il piano, i cui termini erano stati presentati ai creditori e approvati con un’ampia maggioranza. “Ritengo che questo sia un caso esemplare su come gestire una procedura di Chapter 11 molto complessa”, ha dichiarato Dorsey, elogiando gli sforzi di tutti i soggetti coinvolti nelle trattative.
FTX aveva presentato istanza di fallimento nel novembre 2022, dopo aver esaurito i fondi per elaborare i prelievi dei clienti. Una valutazione successiva ha rivelato che miliardi di dollari di depositi dei clienti erano scomparsi, con il denaro che era stato dirottato verso una società sorella e utilizzato per operazioni di trading ad alto rischio, investimenti, rimborsi di debiti, prestiti personali, contributi politici e acquisti immobiliari di lusso, tra le altre spese illecite.
A un anno di distanza, il fondatore di FTX, Sam Bankman-Fried, è stato condannato per vari reati di frode e cospirazione e condannato a 25 anni di carcere. Un’altra co-cospiratrice, Caroline Ellison, ha ricevuto una pena detentiva di due anni dopo aver testimoniato contro Bankman-Fried durante il processo.
Il piano di bancarotta, proposto per la prima volta a maggio, delinea una strada verso rimborsi completi, inclusi gli interessi, per i clienti di FTX – un livello di recupero raramente visto in casi di bancarotta. Secondo Yesha Yadav, vice decano e specialista in diritto fallimentare presso la Vanderbilt University Law School, “in genere, qualsiasi cosa oltre 100 centesimi sul dollaro è quasi miracolosa.” Di solito, i creditori non garantiti ricevono solo centesimi sul dollaro, se sono fortunati. Tuttavia, in questo caso, gli amministratori dell’azienda FTX sono stati in grado di recuperare miliardi liquidando investimenti detenuti dalla divisione di venture capital, FTX Ventures, e dalla società sorella, Alameda Research, insieme ad altri asset.
Inoltre, un incremento del prezzo delle criptovalute dal momento della dichiarazione di bancarotta ha contribuito a un aumento del valore dei fondi rimasti nelle casse dell’exchange. Con questa approvazione, FTX può procedere all’esecuzione del piano di ristrutturazione, mentre le aspettative dei creditori rimangono elevate rispetto ai rimborsi futuri.
Dettagli del piano di bancarotta e rimborso
Il piano di bancarotta approvato dal giudice prevede un rimborso straordinario per i clienti di FTX, un evento raro nel contesto delle procedure fallimentari. Questa iniziativa offre un’ottica positiva per i creditori, che potrebbero ricevere rimborsi pari o superiori al valore iniziale delle loro richieste. L’idea di restituire un importo così sostanzioso è supportata dalla pianificazione strategica degli amministratori del fallimento, i quali sono riusciti a generare risorse significative attraverso la liquidazione di attivi e investimenti precedentemente detenuti dall’azienda.
Particolarmente significativo è il fatto che gli amministratori siano riusciti a vendere le quote di FTX Ventures e Alameda Research, due entità che avevano promesso un potenziale di crescita elevato prima del crollo di FTX. Anche l’aumento recente del valore delle criptovalute ha avuto un ruolo fondamentale, contribuendo a incrementare gli attivi disponibili per il rimborso. Le stime correnti suggeriscono che i clienti di FTX potrebbero recuperare non solo tutto il capitale investito, ma anche interessi, un risultato senza precedenti in situazioni simili.
Il piano di risanamento prevede che vari enti governativi degli Stati Uniti, inclusi l’Internal Revenue Service e la Commodity Futures Trading Commission, sospendano le loro rivendicazioni di alto valore contro FTX finché i creditori non saranno stati rimborsati. Tuttavia, l’IRS riceverà una somma iniziale di 200 milioni di dollari come parte del concordato, il che evidenzia la complessità dei rapporti tra le bucce di fallimento aziendale e le esigenze fiscali statali.
È interessante notare come anche gli azionisti di FTX, di solito l’ultima categoria a recuperare fondi in un caso di bancarotta, potrebbero vedere un rimborso. Le proiezioni indicano che potrebbe esserci un recupero massimo di 230 milioni di dollari da distribuire tra gli azionisti, utilizzando le risorse recuperate dal Dipartimento della Giustizia, derivanti dalla condanna di alcuni ex funzionari di FTX.
Nonostante i risultati promettenti del piano di ristrutturazione, alcune preoccupazioni persistono tra i creditori. La questione centrale è come le rivendicazioni siano state valutate, in particolare per i clienti che hanno mantenuto criptovalute come bitcoin sulla piattaforma FTX. La pratica di “dollarizzazione”, che assegna un valore in dollari alle richieste basato sui prezzi al momento della bancarotta, ha suscitato dissentimenti. Molte criptovalute hanno ricominciato a crescere in valore, il che significa che i rimborsi, se calcolati al valore attuale, potrebbero risultare superiori rispetto alle stime correnti.
Questo elemento ha generato un dibattito sul fatto che, sebbene il piano di ristrutturazione apparisse generoso, molti creditori potrebbero non percepire un recupero equo rispetto al valore attuale delle loro richieste.
Reazioni e obiezioni dei clienti
Il recente piano di ristrutturazione per i clienti di FTX ha sollevato una serie di reazioni tra gli ex utenti della piattaforma di scambio di criptovalute. Molti di loro, che aspettavano con impazienza un esito favorevole, hanno espresso sia entusiasmo che preoccupazione. Alcuni clienti, pur riconoscendo i vantaggi del piano, hanno presentato formali opposizioni durante il processo di approvazione presso il tribunale fallimentare, segnalando aspetti che, a loro avviso, non garantiscono un recupero equo.
Le obiezioni formulate riguardano principalmente le protezioni legali che il piano offre ai gestori e agli amministratori del fallimento. Alcuni creditori ritengono che questa immunità possa ridurre la responsabilità di chi è stato coinvolto nella gestione fallimentare, lasciando incertezza sui reali benefici per i creditori. Molti di loro si sono detti insoddisfatti, soprattutto considerando che ci sono stati casi di gestione scorretta prima della bancarotta.
Un altro punto di interesse è rappresentato dalle implicazioni fiscali derivanti dai rimborsi. Alcuni clienti hanno manifestato timori riguardo a come i pagamenti in contante potrebbero attivare eventi fiscali costosi, rendendo di fatto il rimborso meno vantaggioso di quanto previsto inizialmente. Le preoccupazioni per la tassazione hanno colpito soprattutto coloro che non hanno la liquidità necessaria per far fronte a eventuali imposte sui rimborsi.
Sunil Kavuri, uno dei clienti di FTX, ha commentato: “Mi sono sentito vindicato quando Bankman-Fried è andato in prigione, e credevo che questo si sarebbe riflesso anche nel tribunale fallimentare. Sono rimasto invece spiacevolmente sorpreso.” Le sue parole rispecchiano i sentimenti di molti creditori che si aspettano un recupero più generoso, dati i nuovi sviluppi positivi nel mercato delle criptovalute.
Durante un’udienza durata cinque ore, Brian Glueckstein, avvocato di FTX, ha risposto a ciascuna delle obiezioni presentate, sostenendo che non ci sono prove che il piano non stia offrendo il massimo valore possibile ai creditori. Questa difesa ha preceduto l’approvazione finale del piano da parte del giudice, che ha respinto le istanze di opposizione. La posizione del tribunale si è dimostrata ferma nel voler procedere con l’esecuzione del piano di ristrutturazione, segnando un passaggio importante nella complessa vicenda di FTX.
Tuttavia, anche se la strada sembra spianata, rimangono delle incertezze. Esistono possibilità di appello limitate contro il piano dopo la sua conferma, e complicazioni logistiche potrebbero ritardare i rimborsi, previsti non prima di fine anno. È chiaro che ulteriori discussioni e contestazioni non sono da escludere, data la complessità di questa bancarotta.
Impatto sulle aziende di investimento
La recente approvazione del piano di ristrutturazione di FTX ha avuto ripercussioni significative per le aziende di investimento coinvolte nel contesto delle criptovalute e delle procedure fallimentari. Diverse di queste aziende hanno acquisito crediti da clienti di FTX, approfittando della situazione difficile in cui si trovavano gli investitori, molti dei quali necessitavano di liquidità immediata. Attraverso acquistare crediti a sconto, queste società ora si trovano in una posizione favorevole rispetto all’esito del piano di rimborso.
Thomas Braziel, cofondatore della 507 Capital, ha espresso in modo chiaro l’entusiasmo degli investitori in questo contesto, commentando che “in termini di tasso interno di rendimento—è il miglior affare che abbia mai visto nella mia vita”. Con l’approvazione del piano, le aziende che hanno acquistato crediti a tariffe ridotte ora prevedono di realizzare profitti consistenti, grazie al rimborsi superiori rispetto a quanto inizialmente previsto quando hanno effettuato tali acquisti.
Il valore di alcuni crediti, venduti a meno di 10 centesimi sul dollaro, potrebbe ora fruttare molteplici volte rispetto a quanto speso, rendendo queste transazioni incredibilmente redditizie. Questo fenomeno ha sollevato interrogativi sulla natura delle operazioni di acquisto dei crediti, in quanto le società di investimento si sono ritrovate a speculare sulla difficoltà finanziaria degli investitori di FTX.
Inoltre, l’attenzione si è concentrata su come la liquidazione delle attività di FTX Ventures e Alameda Research stia influenzando le aspettative dei creditori e di conseguenza delle aziende di investimento. Il piano di rimborso, che include gli interessi, potrebbe stabilire un precedente nella gestione di casi di fallimento di criptovalute, soprattutto in un periodo in cui i mercati delle criptovalute hanno iniziato a riprendersi. Gli investitori ora vedono questa situazione come un’opportunità per ottimizzare i rendimenti e diversificare i rischi, di fronte a una scenari di mercato generalmente instabile.
Questa inversione di fortuna, tuttavia, non è esente da critiche. Mentre alcune aziende di investimento si preparano a capitalizzare la situazione, altri creditori, in particolare i clienti che hanno mantenuto i loro fondi in criptovalute, ritengono di essere stati svantaggiati dalla “dollarizzazione” delle loro rivendicazioni. Questo approccio ha portato a un valore delle richieste che non tiene conto dell’attuale valore di mercato delle criptovalute, penalizzando ulteriormente coloro che hanno riposto fiducia in FTX.
Con il proseguire della procedura fallimentare e l’attuazione del piano approvato, tutte le parti coinvolte – comprese le aziende di investimento – stanno monitorando attentamente gli sviluppi, sperando in una risoluzione che favorisca i loro interessi economici nel frenetico panorama delle criptovalute.
Prossimi passi e tempistiche per i rimborsi
Con l’approvazione finale del piano di ristrutturazione da parte del giudice Dorsey, si aprono ora nuovi orizzonti per i rimborso ai creditori e agli ex clienti di FTX. Sebbene le tempistiche precise per l’inizio dei pagamenti non siano state confermate, è stato indicato che le operazioni di rimborso potrebbero cominciare non prima della fine dell’anno in corso. Gli amministratori del fallimento stanno ora preparando i dettagli logistici necessari per l’esecuzione del piano, un compito che si preannuncia complesso considerando il numero elevato di creditori coinvolti e la varietà delle loro richieste.
Il procedimento di rimborso sarà articolato e dovrà rispettare le disposizioni delineate nel piano approvato, incluse le modalità di calcolo degli importi da rimborsare. Le autorità governative, come l’Internal Revenue Service, hanno accettato di sospendere le loro richieste di alto valore fino a quando i rimborsi non saranno stati effettuati, ma questo richiederà comunque una pianificazione attenta per evitare complicazioni legali e fiscali.
In un contesto di continua instabilità delle criptovalute, i prevalentemente positivi sviluppi di FTX, e in particolare l’aumento dei valori delle criptovalute, potrebbero influenzare ulteriormente il timing e l’importo effettivo dei rimborsi. Gli ex clienti possono dunque aspettarsi di ricevere restituzioni che superano le aspettative iniziali, oltre agli interessi accumulati, a condizione che il valore degli asset rimasti nella tesoreria di FTX continui a crescere.
Dopo l’approvazione, resta comunque possibile presentare ricorsi limitati contro il piano, il che non esclude la possibilità di ulteriori complicazioni legali. Questi aspetti rallenterebbero ulteriormente le già lunghe tempistiche di rimborso. Tuttavia, l’impressione generale è che ci siano poche alternative realistiche per rivedere le decisioni prese in sede di approvazione del piano, considerando il forte sostegno ricevuto da parte dei creditori.
Nel frattempo, l’attenzione si concentra sulle modalità di comunicazione tra gli amministratori fallimentari e i creditori. La trasparenza nelle operazioni di rimborso sarà cruciale per mantenere la fiducia degli ex clienti in questo processo, così come la pianificazione di eventuali ulteriori aggiornamenti riguardanti tempistiche e modalità di pagamento. Mentre i creditori attendono l’inizio delle restituzioni, la gestione adeguata di questi passaggi potrebbe rappresentare un passo significativo verso la risoluzione definitiva delle problematiche legate al fallimento di FTX.