La chiusura annunciata di LucasArts è purtroppo diventata una triste realtà: Disney chiude tutto e cancella i progetti
Trentuno anni di sogni creati e condivisi con appassionati sparsi in tutto il mondo: questo il bilancio della dolorosa chiusura di LucasArts, la software house che il colosso dell’animazione Disney aveva acquistato appena lo scorso autunno, insieme alla Lucas Film.
Tra i beninformati la notizia circolava già da tempo; si sperava fossero semplici illazioni, ma purtroppo la temuta conferma è arrivata proprio in questi giorni.
La chiusura definitiva di LucasArts comporta il licenziamento in tronco di ben 150 dipendenti, nonché la cancellazione dei progetti ancora in cantiere, come Star Wars 1313 e Star Wars: First Assault, attesissimi da fans di tutto il mondo che ora sono nel più completo sconforto.
In poco tempo la notizia ha fatto il giro del mondo: la casa produttrice di giochi nata all’inizio degli anni Ottanta aveva infatti letteralmente rivoluzionato il mondo dei giochi e della grafica, regalando al mondo sia capolavori come Monkey Island e Maniac Mansion, sia prodotti interamente dedicati ai molti appassionati della saga Guerre Stellari.
La notizia è arrivata nel cantiere solo ieri mattina: i dipendenti ancora non sanno quale sarà il loro destino, se verranno reintegrati o se dovranno reinventarsi una carriera altrove.
La Disney ha fatto sapere che continuerà a utilizzare il marchio LucasArts per la concessione delle licenze relative ai giochi, e che i titoli ancora in cantiere potrebbero essere affidati ad altri editori – dunque a un altro team di sviluppatori; ciò, tuttavia, sembra altamente improbabile.
La controversa decisione è stata presa in seguito a considerazioni di tipo economico, analizzando i trend di mercato e i rischi connessi all’impresa, non più remunerativa come un tempo.
Già dai tempi dell’acquisizione, a settembre, la Disney aveva dato alcuni segnali bloccando le nuove assunzioni e i comunicati stampa che parlavano dei nuovi giochi in arrivo.
Il declino della software house LucasArts del resto era in atto già da diversi anni: dopo i numerosi successi del ventenni Ottanta/Novanta, infatti, il passaggio al nuovo millennio è avvenuto non senza difficoltà, soprattutto per via della spietata concorrenza e dell’avanzare della tecnologia più sofisticata.
L’ultimo, importante successo, LucasArts l’ha riportato qualche anno fa, nel 2008, quando è stato lanciato “Star Wars: The Force Unleashed”, il cui secondo capitolo, fatto uscire due anni dopo, non è però stato all’altezza delle aspettative.
Il colpo finale, quello che probabilmente ha portato la Disney alla decisione di chiudere, è stato il fallimento dell’ultimo gioco commercializzato, “Kinect Star Wars”, dedicato alla Xbox 360 e fortemente criticato dagli esperti del settore. Nella memoria degli appassionati di giochi elettronici, tuttavia, capolavori come “X Wing”, “Dark Forces” e “Rebel Assault”, non potranno essere spazzati via da nessuna nuova tecnologia.