I migliori suggerimenti per risparmiare sulla bolletta della corrente elettrica: la guida ed i consigli
Risparmiare sui costi dei propri consumi è un obiettivo diffuso, in molti cercano di ridurre gli importi della propria bolletta della corrente elettrica, del gas, dei telefoni e così via, con varie strategie più o meno efficaci.
Principalmente queste strategie si dividono in due grandi categorie: quelle che riguardano l’analisi delle proposte, la scelta del fornitore più conveniente e la scelta della tipologia di tariffa da una parte e quelle che riguardano l’adozione di abitudini più oculate dal punto di vista del dispendio di risorse.
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Nel primo caso si tratta di scelte ed azioni che, fatte una volta, poi producono effetti per lungo tempo, mentre nel secondo si cerca di mettere in atto diversi comportamenti ricorrenti che, diventando appunto abitudini, possono portare ad un’ottimizzazione e quindi ad una riduzione dei consumi; questa seconda tipologia è quella che richiede il maggior investimento in termini di impegno familiare, perché coinvolge tutti i componenti del nucleo familiare ed ha un impatto più importante sul proprio modo di agire.
Tuttavia, per un’efficace azione di abbattimento dei costi entrambe sono corrette e la cosa migliore sarebbe naturalmente quella di portarle avanti parallelamente in modo da ottenere il risparmio maggiore.
La scelta del fornitore e della tariffa più conveniente
Esistono vari comparatori di tariffe, alcuni anche molto conosciuti e pubblicizzati, tuttavia quello che è bene tener presente quando li si consulta non viene di solito fatto presente nella consultazione di questi siti: innanzitutto la durata delle tariffe proposte.
Molto spesso le tariffe proposte sembrano ultraconvenienti e da non lasciarsi sfuggire assolutamente… per un primo periodo di tempo decisamente limitato. Infatti, finito il periodo nel quale viene applicata la tariffa ridotta poi il prezzo reale è decisamente meno conveniente di quanto sembrava all’inizio, ma nello stesso tempo il vincolo contrattuale prevede un arco di tempo che è talvolta più lungo.
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Prendendo in esame nello specifico i costi relativi alla corrente elettrica, possiamo dire che considerato quanto sopra, potrebbe non essere effettivamente così saggio approfittare di queste “fantastiche” tariffe; in secondo luogo bisogna tenere presente che alcuni costi fissi, ed anche di entità piuttosto elevata, non sono eliminabili per motivi indipendenti dal fornitore stesso.
Infatti, negli ultimi anni la percentuale dell’importo della bolletta che effettivamente è in funzione dei consumi si è notevolmente assottigliato perché altri costi sono stati incorporati in questa voce, come ad esempio tasse, accise, trasporto, dispacciamento, oneri di sistema… insomma a conti fatti i consumi reali e variabili in bolletta contano solo per il 40%!
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Posto che su questo non è possibile intervenire in concreto, analizziamo i fattori sui quali intervenire sia possibile: in primo luogo il fornitore.
Ciò che fa la differenza tra i fornitori dipende da due elementi ben precisi: ovvero la bravura del fornitore ad acquistare all’ingrosso l’energia e quindi il prezzo che viene applicato a lui stesso in primis e poi la la sua capacità di ottimizzare le spese riducendo al minimo i costi vivi che deve sostenere per fare funzionare l’azienda.
Ne consegue che questi due fattori sono in grado di modificare l’offerta che il fornitore fa al cliente fino al 30%, che però va da calcolato sul 40% del totale dell’importo della bolletta, di conseguenza stiamo parlando di un risparmio massimo di circa il 15% sulla spesa periodica relativa al consumo di energia.
Aspetti importanti e qualche consiglio
Vediamo quindi come valutare al meglio le tariffe che vengono proposte dai comparatori di offerte.
Il consumatore deve sempre essere nelle condizioni di poter valutare nel modo più completo possibile le varie offerte, questo avviene unicamente nel caso in cui queste siano di facile comprensione e quindi esposte in modo chiaro e trasparente: qualora ci venissero prospettati risparmi molto elevati é probabile che la chiarezza non sia il punto forte di questo fornitore proprio per i motivi a cui abbiamo accennato prima riguardo ai costi ineliminabili.
Un altro aspetto estremamente importante è quello relativo servizio clienti, perché nel caso in cui si abbia bisogno dover avere a che fare con un centralino male organizzato può diventare problematico e frustrante.
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Allo stesso modo, poiché il prodotto che ci viene fornito é identico sia che ci venga offerto da un fornitore piuttosto che da un altro, è importante valutare se in qualche modo un ci offre dei vantaggi, non necessariamente di tipo economico, ma che magari ci semplifichino la vita.
Infine per poter valutare se sia meglio una tipologia di tariffa piuttosto che un’altra il fornitore può offrire consigli e/o strumenti per la valutazione dei propri consumi e per una riduzione dei costi.
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Un altro aspetto molto importante è quello del tipo di contratto ovvero la scelta di un prezzo fisso o variabile del costo dell’energia: in entrambi i casi è possibile perderci guadagnarci.
Scegliendo il prezzo variabile, se il costo dell’energia si abbassa, come avvenuto negli ultimi anni fino a ridursi del 30%, è possibile ottenere anche un elevato risparmio, tuttavia poiché il mercato segue un andamento scostante non è detto che ciò si verifichi nuovamente nell’immediato futuro, che potrebbe invece vedere una tendenza al rialzo nel breve periodo.
Di contro, una tariffa che é ancorata ad un costo fisso, contiene al suo interno il costo per l’eliminazione del rischio di variazione dei prezzi e di conseguenza un’ulteriore costo aggiuntivo, che è però logico in relazione al fatto che il rischio esiste a prescindere dal fatto che se lo assuma il consumatore o il fornitore; se si vuole fare ricadere sulle spalle del fornitore tale rischio è necessario pagare per questo.
In definitiva, la scelta migliore in valore assoluto non esiste in quanto dipende dalla nostra attitudine al rischio; in ogni caso mantenendo lo stesso fornitore per più di un anno alla lunga entrambe le scelte dovrebbero equivalersi in quanto gli andamenti altalenanti del mercato tendono ad equilibrare il costo nei diversi periodi.
Infine, molto importante é verificare a priori che il fornitore scelto non preveda l’applicazione di penali nel caso in cui si voglia cambiare tipo di prezzo dell’energia.
A questo punto, una valutazione imprescindibile è quella sulle proprie abitudini e sulla nostra possibilità di modificarle: in base a ciò mi deriva la scelta sul tipo di tariffa da chiedere: se in base alle fasce orarie e quindi trifasica o bifasica oppure se indistinta a seconda del giorno e dell’orario, ovvero monofasica.