Calendario dell’Avvento, boom di ricerche in Italia: +22% nel 2024
Più di un milione di ricerche in Italia e una crescita del 57% dal 2020: i numeri di un successo che non si ferma (e che dilaga sui social)
Aumenta l’interesse degli italiani per il calendario dell’Avvento. Secondo i dati di Google Trends, nel 2024 sono state registrate 1,1 milioni di ricerche in Italia, con un aumento del 22% rispetto allo scorso anno (+57% sul 2020).
Questa è la fotografia scattata da Bennet – tra le principali aziende italiane operanti nel settore della grande distribuzione organizzata – che ha realizzato l’infografica “Calendario dell’Avvento: i numeri di un trend in crescita”.
il calendario dell’Avvento è diventato un fenomeno globale, capace di trasformarsi da simbolo religioso a leva di marketing, evidenziando le nuove abitudini di consumo e le aspettative dei consumatori.
Un successo che è stato amplificato dai social media dove, ad esempio, il fenomeno dell’unboxing è ormai virale. Ma i numeri dimostrano anche quanto l’effetto sorpresa, il concetto di gamification e la ritualità quotidiana abbiano conquistato il cuore (e i feed) dei consumatori.
Il 2024 è stato un anno di ulteriori trasformazioni per il calendario dell’Avvento. I brand hanno saputo valorizzarlo come uno strumento di brand awareness e di customer acquisition, capace di creare esperienze coinvolgenti e rafforzare la relazione tra marchio e consumatore. Sempre più rilevante è il tema della sostenibilità: i materiali eco-friendly e le iniziative green sono ormai imprescindibili per rispondere alla crescente consapevolezza ambientale.
La digitalizzazione ha segnato un altro importante punto di svolta. Molti calendari dell’Avvento integrano oggi strumenti interattivi come QR code, che offrono contenuti esclusivi, tutorial e quiz, migliorando l’engagement e creando nuove opportunità per i brand.
Non solamente un simbolo della tradizione natalizia, ma una vera opportunità per i brand di connettersi ai consumatori. E questo indipendentemente dalla regione di provenienza, anche se i dati delineano una speciale classifica sulla base dell’indice di popolarità.
La Campania guida il podio delle regioni più interessate, seguita da Basilicata e Sicilia. Nella Top 10 spazio anche alla Lombardia, al settimo posto, appena più basso della Puglia. Fanalino di coda il Trentino-Alto Adige, preceduto in ordine da Liguria e Friuli-Venezia Giulia.