Bryan Johnson: Il magnate anti-invecchiamento che ha sfidato il mondo crypto
Stato attuale della carriera di Bryan Johnson
Bryan Johnson, noto per la sua determinazione nel campo delle tecnologie anti-invecchiamento, è un personaggio affermato nel mondo imprenditoriale e tecnologico. Dopo aver co-fondato Braintree nel 2007 e venduto l’azienda a PayPal nel 2013 per circa 800 milioni di dollari, la sua attenzione si è progressivamente spostata verso l’ottimizzazione della longevità umana, un viaggio che ha catturato l’immaginazione di molti. Con un patrimonio netto stimato intorno ai 400 milioni di dollari, Johnson ha creato un’operazione ambiziosa e innovativa per promuovere non solo la sua salute personale, ma anche quella delle generazioni future.
Attualmente, oltre a gestire le sue iniziative nel campo della longevità, ha co-fondato la Network School insieme all’ex Chief Technology Officer di Coinbase, Balaji Srinivasan. La scuola rappresenta un forum inedito dove i capitalisti libertari e i tech enthusiast possono unirsi per esplorare nuove idee e sviluppare approcci innovativi alla governance e alla società. Questo progetto ha luogo nell’affascinante contesto di Forest City, una città artificiale in Malesia, e delinea un percorso verso la creazione di un Network State che riflette valori orientati all’open-source e alla libertà.
Nel suo impegno per la longevità, Johnson ha anche sviluppato il programma “Don’t Die”, un’iniziativa che si propone di prolungare la vita attraverso una combinazione di dieta, esercizio fisico, e tecniche di biohacking. La sua routine volta a invertire l’invecchiamento include non solo un’alimentazione meticolosa ma anche sofisticati allenamenti e un’attenzione maniacale al riposo. Johnson sostiene di investire milioni per collaborare con esperti del settore, da nutrizionisti a specialisti di imaging, per ottimizzare il suo benessere fisico e stare in grado di esplorare le frontiere della scienza della longevità.
Il suo status di innovatore nel campo della salute e tecnologia è ulteriormente accentuato dalle sue affermazioni su come la scienza possa essere utilizzata come strumento di progresso non solo per l’individuo, ma per l’intera società. Egli sostiene infatti che la comunità crypto, così come i pionieri della tecnologia, possano contribuire a questa visione di vita prolungata, rendendo alla luceinsieme possibilità inedite per l’umanità.
Interesse iniziale per le criptovalute
Il percorso di Bryan Johnson verso la criptovaluta è iniziato in un periodo di rapida crescita e innovazione nel settore tecnologico. Ispirato dai successi ottenuti con Braintree, Johnson ha dimostrato un forte interesse per le criptovalute già nel 2013, proprio durante i suoi primi passi nel panorama delle startup tecnologiche. Durante questo periodo, stava lavorando a un accordo strategico tra Braintree e Coinbase, una mossa che avrebbe permesso ai merchant di accettare pagamenti in Bitcoin, mettendo Braintree tra i pionieri dell’integrazione della criptovaluta nei servizi di pagamento mainstream.
Il suo entusiasmo per la criptovaluta non era affatto casuale. Johnson afferma: “Eravamo tra i primi nell’industria ad adottare la crypto.” L’interesse di Johnson era radicato in una convinzione più ampia riguardo al potenziale delle criptovalute di rivoluzionare il sistema finanziario tradizionale. Credeva fermamente nel concetto di decentralizzazione e nelle opportunità che la blockchain poteva offrire come alternativa valida ai tradizionali circuiti bancari e ai sistemi di pagamento centralizzati.
Dopo la vendita di Braintree, le sue ambizioni nel cripto-spazio non si sono affievolite. In effetti, la sua affermazione secondo cui “c’era una realtà in cui la mia intera vita avrebbe potuto essere dedicata al crypto” dimostra quanto fosse visceralmente attratto da queste tecnologie emergenti. In un certo senso, Johnson ha sempre visto in Bitcoin e nelle altre criptovalute non solo un bene da investire, ma un passaggio verso una nuova era economica che avrebbe potuto cambiare profondamente la società.
La sua visione preveggente su cosa sarebbe potuto accadere nel panorama cripto è diventata palese nei suoi investimenti e nel suo lavoro successivo. In particolare, il suo impegno nel lanciare la Network School riflette la fusione delle sue aspirazioni libertarie e tecnologiche, dove gli individui sono incoraggiati a esplorare idee radicali e a costruire comunità indipendenti. Quest’iniziativa non è una mera coincidenza nel suo viaggio; rappresenta piuttosto un tentativo di unire il suo amore per l’innovazione con un desiderio di creare spazi in cui idee all’avanguardia possano prosperare.
In questo contesto, l’interesse di Johnson per le criptovalute si intreccia con il suo impegno per la longevità e l’ottimizzazione della salute, suggerendo una visione olistica di come le tecnologie possano essere sfruttate per migliorare non solo l’economia, ma anche la qualità della vita umana. La sua esperienza nel cripto-spazio continua ad influenzare le sue idee e iniziative, creando un legame indissolubile tra la tecnologia, la salute e la libertà di innovare.
Impatto della vendita di Braintree alla crescita di Johnson
La vendita di Braintree a PayPal nel 2013 ha segnato un punto di svolta cruciale nella carriera di Bryan Johnson, catapultandolo da imprenditore di successo a figura eminente nel panorama delle tecnologie avanzate. Con un guadagno di 300 milioni di dollari, Johnson ha avuto a disposizione non solo risorse finanziarie, ma anche la libertà di perseguire visioni più audaci, in particolare nel campo della salute e del benessere. Dopo la vendita, il suo interesse si è spostato verso l’ottimizzazione della longevità, un settore in rapida espansione e ricco di potenzialità. Questa transizione non è stata meramente casuale, ma piuttosto frutto di una riflessione profonda su come utilizzare il patrimonio acquisito per un impatto positivo a lungo termine.
Il suo passato come fondatore di una delle aziende di pagamenti in più rapida crescita ha fornito a Johnson un bagaglio di competenze invidiabile, rendendolo non solo un imprenditore esperto, ma anche un innovatore capace di vedere opportunità dove molti vedono sfide. Johnson ha rintracciato un parallelismo tra la rivoluzione che ha vissuto nel settore dei pagamenti e il futuro potenziale della scienza della longevità. La sua convinzione che l’innovazione possa e debba estendersi oltre il profitto immediato verso il miglioramento della vita umana è evidente nella sua attuale missione.
Con questo nuovo focus, ha avviato progetti ambiziosi come “Don’t Die”, un’iniziativa che combina ricerca scientifica e pratiche di vita salutari, mirata non solo a prolungare la vita degli individui ma a rivoluzionare il concetto di invecchiamento. investendo in questo progetto e collaborando con un team di esperti, Johnson ha tratto ispirazione anche dagli sviluppi nel campo della biotecnologia, cercando di applicare scoperte scientifiche all’ottimizzazione della salute umana. Questo approccio riflette una visione più ampia, in cui la propria vita e quella degli altri possono essere migliorate attraverso l’applicazione della tecnologia e della ricerca.
La vendita di Braintree non ha quindi rappresentato la fine di un capitolo, ma l’inizio di un altro, caratterizzato da sperimentazioni audaci e passioni rinnovate. Johnson è convinto che ciò che ha imparato nel suo percorso imprenditoriale possa essere applicato alla lotta contro l’invecchiamento e alla promozione del benessere. Mentre la sua reputazione nel settore della tecnologia cresce, egli si è posto l’obiettivo di far progredire il fronte della salute umana, rendendo il suo impegno per la longevità non solo un’aspirazione personale, ma un movimento culturale in grado di ispirare una nuova generazione di innovatori.
Iniziativa della Network School e connessione con la crypto
L’inaugurazione della Network School ha rappresentato un passo significativo nel percorso professionale di Bryan Johnson, integrando il suo forte interesse per le criptovalute con il desiderio di promuovere ideali libertari attraverso l’istruzione. In collaborazione con Balaji Srinivasan, ex Chief Technology Officer di Coinbase, la Network School si propone come un programma di tre mesi rivolto a 150 individui con un background tecnologico e una mentalità imprenditoriale libertaria. Situata in Forest City, un’isola artificiale in Malesia, la scuola è concepita come un incubatore di idee per coloro che aspirano a costruire una nuova forma di governance che si distacchi dai confini tradizionali.
La prima impressione di Johnson sulla nascita di quest’iniziativa è chiara: “Portare insieme pensatori liberi con l’intento di creare qualcosa di nuovo è essenziale. La storia ci insegna che l’innovazione nasce spesso ai margini, non all’interno delle istituzioni consolidate.” Questo riflette la sua visione di un ambiente in cui si possono coltivare idee che sfidano lo status quo e che potrebbero dare origine a stirpi di innovazioni. La connessione con il mondo cripto è quindi intrinseca all’identità della Network School, poiché si propone di esplorare come gli ideali libertari possano fondersi con le potenzialità offerte dalla blockchain e dalle criptovalute.
Un aspetto cruciale del programma è l’integrazione degli ideali di Srinivasan riguardo alla creazione di uno “Stato della Rete”, un’entità autonoma che si fonda su principi di decentralizzazione e libertà individuale. L’obiettivo è non solo quello di sviluppare idee legate alla tecnologia e alla governance, ma anche di affrontare la sfida dell’invecchiamento attraverso la ricerca scientifica e il biohacking. Johnson vede una sovrapposizione naturale tra le comunità interessate alla longevità e quelle della crypto, dato che entrambe cercano di superare i confini tradizionali e di costruire un futuro che migliori la vita umana.
La Network School rappresenta, pertanto, un tentativo di unire le aspirazioni di innovatori nel campo della tecnologia e della salute, permettendo a leader emergenti di connettersi, collaborare e sviluppare progetti che potrebbero avere un impatto profondo sulla società. Johnson ritiene che la condivisione di idee e l’interazione tra esperti del settore possano catalizzare cambiamenti significativi, portando avanti una visione che rifiuta l’inevitabilità dell’invecchiamento e abbraccia l’idea di una vita più lunga e sana per tutti.
Adattandosi al contesto della Network School, evita di esprimere giudizi definitivi sulla visione di Srinivasan, ma esprime entusiasmo per la creazione di uno spazio dove l’innovazione possa prosperare. Nella sua mente, non esiste un confine tra le iniziative volte alla longevità e quelle incentrate sulle criptovalute, entrambe rappresentano movimenti che cercano di distaccarsi dai vincoli imposti dalle istituzioni esistenti, esplorando nuove possibilità per il progresso umano. Concetti di decentralizzazione in ambito finanziario e di biohacking per l’ottimizzazione della vita si intrecciano, rendendo la Network School un punto di incontro affascinante per gli investitori in ricerca di frontiere mai esplorate.
Visione di Johnson sulla longevità e l’immortalità biologica
La concezione di Bryan Johnson riguardo alla longevità e all’immortalità biologica trascende le tradizionali nozioni di invecchiamento, proponendo una visione che sfida il destino biologico dell’umanità. Johnson ha condiviso con frenesia le sue idee audaci, affermando che l’immortalità biologica non solo è un obiettivo raggiungibile, ma che alcune scoperte scientifiche già in atto ne sono la dimostrazione. La convinzione che possa essere possibile ottenere il prolungamento della vita rivela una passione radicale per il potenziale umano e per le frontiere della scienza.
Una delle motivazioni che sostiene questa idea è l’osservazione di organismi come la “medusa immortale” (Turritopsis dohrnii), che riesce a trasformarsi nel suo stadio giovanile, ricominciando il ciclo vitale. Johnson enfatizza l’importanza di tali esempi naturali, sottolineando che la biologia ha già dimostrato la possibilità di esistenza senza fine in alcune forme di vita. “Se la biologia ha risolto il problema dell’immortalità in determinati organismi, perché non dovrebbe farlo anche per noi umani?”, chiede provocatoriamente.
L’ottimizzazione della vita umana, secondo Johnson, passa attraverso investimenti significativi in ricerca e sviluppo. La sua iniziativa “Don’t Die” si basa su un approccio data-driven e scientifico, combinando strategie innovative di dieta, esercizio fisico, e tecniche avanzate di monitoraggio della salute. Il suo impegno include, fra l’altro, l’assunzione di 1.500 mg di metformina al giorno, un farmaco la cui potenziale efficacia nel rallentare l’invecchiamento è attivamente studiata. In aggiunta, Johnson ha affermato di assumere vari integratori e di collaborare con un team di 30 esperti per valutare e ottimizzare ogni aspetto della sua vita quotidiana.
Il focus di Johnson sulla misurazione e sulla quantificazione dei dati legati alla salute è fondamentale per la sua filosofia. Ha dichiarato che la sua velocità di invecchiamento è rilevata a 0.64, attribuendo questa matematica ai suoi investimenti in uno stile di vita preciso e controllato. Questo approccio rigoroso rappresenta uno dei tanti sfondi scientifici del suo progetto, con l’idea che, se vigilato con attenzione, l’invecchiamento possa essere visto come una malattia curabile.
L’entusiasmo di Johnson per i progressi nel campo della biotecnologia e delle scienze della salute non è solo una manifestazione del desiderio di migliorare se stesso, ma una chiamata a una rivoluzione culturale. Piuttosto che accettare passivamente il destino dell’invecchiamento, il suo messaggio è chiaro: l’umanità ha il potere di sfidare e modificare la propria biologia, aprendo la strada a una nuova era di vita umana estesa. In questo contesto, la speranza di una soluzione all’invecchiamento non è solo un sogno, ma un compito attivo e un imperativo morale per la sua generazione e quelle a venire.