Bonus Elettrodomestici 2025: l’Italia rilancia efficienza, industria e consumi

Un incentivo strategico per rinnovare il parco elettrodomestici
A partire dal 18 novembre 2025 prende ufficialmente il via il Bonus Elettrodomestici, la misura promossa dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy per accelerare il rinnovo degli apparecchi domestici in Italia. L’obiettivo è chiaro: favorire l’acquisto di dispositivi di nuova generazione, capaci di consumare meno energia e di garantire un’impronta ambientale nettamente più sostenibile.
Indice dei Contenuti:
▷ Lo sai che da oggi puoi MONETIZZARE FACILMENTE I TUOI ASSET TOKENIZZANDOLI SUBITO? Contatto per approfondire: CLICCA QUI
Il programma arriva in un momento delicato per il mercato interno, da tempo rallentato e bisognoso di leve capaci di stimolare la domanda. Proprio per questo, due attori centrali della filiera – APPLiA Italia, associazione dei produttori, e AIRES Confcommercio, che rappresenta le principali catene retail del Paese – hanno manifestato soddisfazione per l’avvio dell’iniziativa, sottolineando l’importanza di un provvedimento pensato per incidere tanto sui consumi quanto sulla competitività industriale.
In parallelo, le due organizzazioni lanciano una campagna di comunicazione dedicata ai consumatori: una pianificazione radiofonica su RTL 102.5 e una serie di contenuti digitali sui propri canali istituzionali. Una scelta strategica che mira a rendere il Bonus uno strumento realmente compreso e utilizzato dal pubblico, evitando disinformazione, fraintendimenti o attese fuorvianti.
Un sostegno concreto al comparto produttivo europeo
Uno degli elementi distintivi del provvedimento è la sua chiara impronta industriale: il Bonus potrà essere utilizzato solo per elettrodomestici prodotti all’interno dell’Unione Europea. Una scelta che tutela il valore del lavoro sul continente, rafforza le filiere strategiche e incentiva la localizzazione produttiva.


Nel comunicato ufficiale, Stefano Pasini, Presidente di APPLiA Italia, afferma: “Il Bonus Elettrodomestici rappresenta una misura intelligente e concreta: sostiene i consumatori nel rinnovamento tecnologico, riduce i consumi energetici e valorizza le produzioni europee. È un esempio virtuoso di politica industriale e ambientale che rafforza la competitività del settore.”
Una presa di posizione netta, soprattutto in un periodo in cui la concorrenza globale mette in difficoltà l’industria europea degli elettrodomestici, costretta a fronteggiare pressioni sui prezzi, supply chain instabili e investimenti crescenti in ricerca e sviluppo. La misura, dunque, non si limita a stimolare gli acquisti: sostiene un intero ecosistema di aziende, fornitori e centri logistici lungo la filiera.
Un impulso alla sostenibilità e alla circolarità
Il Bonus rappresenta anche un acceleratore verso un modello di consumo più responsabile. Favorendo la sostituzione dei vecchi apparecchi, il programma permette di ridurre i consumi energetici domestici e, al tempo stesso, garantisce un corretto smaltimento dei prodotti dismessi.
L’iniziativa mette al centro i principi della circolarità industriale, spingendo gli utenti a preferire dispositivi con etichette energetiche più efficienti e tecnologie avanzate in grado di limitare sprechi, emissioni e impatti ambientali. La riduzione del parco obsoleto è una delle sfide più rilevanti del settore, e questo incentivo costituisce un passo concreto in quella direzione.
Sulla stessa linea, Andrea Scozzoli, Presidente di AIRES Confcommercio, ribadisce: “La collaborazione tra distribuzione e industria, unita al sostegno delle istituzioni, è la chiave per stimolare la domanda e accompagnare le famiglie verso scelte di consumo più sostenibili. Il Bonus Elettrodomestici è una boccata d’ossigeno per il comparto e per tutto il sistema paese.”
Una visione che evidenzia la natura sinergica dell’iniziativa: istituzioni, industria e grandi catene retail lavorano insieme per trasformare un incentivo in un’opportunità concreta e diffusa.
Un progetto tecnologico avanzato al servizio dei cittadini
Non meno rilevante è la parte tecnologica del progetto, resa possibile dalla collaborazione con MIMIT, Invitalia e PagoPA. L’infrastruttura digitale dedicata consentirà ai consumatori di accedere agli incentivi in modo semplice, trasparente e tracciato, evitando lungaggini burocratiche e garantendo un percorso lineare dall’acquisto all’erogazione.
L’impegno delle due associazioni è stato riconosciuto anche dal coinvolgimento attivo di RTL, partner della campagna informativa nazionale.
APPLiA e AIRES auspicano che il Bonus possa trasformarsi in uno strumento strutturale e non temporaneo, diventando una leva stabile di politica industriale orientata alla sostenibilità, al rinnovamento tecnologico e alla competitività del sistema produttivo europeo.
Per ulteriori informazioni sulle attività delle associazioni:
- APPLiA Italia: www.appliaitalia.it
- AIRES: www.airesitalia.it
FAQ
Quali elettrodomestici rientrano nel Bonus Elettrodomestici 2025?
Rientrano i principali grandi elettrodomestici come lavatrici, frigoriferi, lavastoviglie, forni e altri apparecchi a elevata efficienza energetica prodotti all’interno dell’Unione Europea.
Quando entra in vigore il Bonus Elettrodomestici?
Il bonus è attivo dal 18 novembre 2025 e riguarda gli acquisti effettuati a partire da tale data secondo le modalità definite dal MIMIT.
Posso acquistare prodotti importati da Paesi extra UE?
No. Il bonus è utilizzabile esclusivamente per prodotti realizzati all’interno dell’Unione Europea, in linea con l’obiettivo di sostenere l’industria europea.
È prevista una piattaforma digitale per richiedere il bonus?
Sì, la piattaforma è stata sviluppata da Invitalia e PagoPA e consente ai consumatori di accedere all’incentivo in modo semplice e trasparente.
La misura ha impatto sulla sostenibilità ambientale?
Assolutamente sì: favorisce il rinnovo degli apparecchi obsoleti, riduce i consumi domestici e incentiva la circolarità e il riciclo dei materiali.
Il Bonus Elettrodomestici sarà rifinanziato?
APPLiA e AIRES auspicano che la misura diventi strutturale, ma il rifinanziamento dipenderà dalle future decisioni del Governo.



